Con il governo Conte ormai è superata ogni misura, e quando è troppo è troppo. Gli italiani sono stanchi di Conte, della sua equipe tecnica, di Casalino, della Bellanova, di Speranza, della Morgese, della Azzolina, e via  andare. Ci mancava la chiusura di discoteche e locali nelle ore serali.  Il settore sta sprofondando nel baratro. “L’ordinanza vale per tutto il territorio nazionale indistintamente. È chiaro che stanno preparando il terreno per un nuovo lockdown”. Così Paolo Becchi ha commentato il documento ufficiale venuto fuori dopo il vertice tra il governo presieduto da Giuseppe Conte e le Regioni. Quest’ultime hanno provato ad evitare la chiusura totale delle discoteche, che per la verità ormai per l’esecutivo rappresentano il pericolo pubblico numero uno: e quindi sono state sospese tutte le attività di sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Vedo ciò dal vivo, visto che sono in questi giorni in Salento dalle parti di Santa Maria di Leuca, ma si stringono i denti per le amare decisioni a Otranto, Gallipoli, Castro, ecc. Inoltre non sono ammesse deroghe con ordinanze regionali: ciò significa che i governatori non possono far altro che subire le decisioni imposte dall’alto. Ma non è tutto, perché è stato anche ordinato di istituire l’obbligo dalle 18 alle 6 sull’intero territorio nazionale di utilizzare la mascherina anche all’aperto. “Ragazzi la pacchia è finita – è il commento di Becchi – dalle 18 di sera c’è il coprifuoco. Il virus circola anche all’aperto ma solo col calar del sole”. Allora diciamola tutta,  il governo chiude locali e discoteche sull’intero territorio nazionale ma lascia aperti i porti dove sbarcano migliaia di immigrati positivi al Covid. Chiude agli italiani, apre agli immigrati clandestini. E’ una vergogna senza limite. Ma gli italiani presto si ribelleranno, checchè ne dica Giuseppi Conte.   “Anche i gatti sanno che io non vado in discoteca, però un giovane che è in vacanza ha il diritto di andarci e ci sono molte ragioni per pensare che è una pura invenzione che lì possa passare il contagio”. Così Vittorio Sgarbi commenta la decisione del governo presieduto da Giuseppe Conte, che ha deciso la chiusura di tutte le discoteche d’Italia, sia all’aperto che al chiuso. Un provvedimento che arriva dopo Ferragosto insieme ad una nuova stretta sulle mascherine, che andranno indossate anche all’aperto in una fascia oraria ben precisa: dalle 18 alle 6.

 “Il contagiato non è un malato – aggiunge Sgarbi – per cui raccontano balle tutto il giorno. Impedire ai giovani di andare in discoteca è un atteggiamento da dittatura. Dal virus non si esce morti ma vivi, soltanto se si è già malati o particolarmente debilitati il virus può pesare su altre patologie, ma non è la causa essenziale o fondamentale. Altrimenti dovremmo anche dire di non sco***e e non mangiare più. Tutte le cose che si fanno normalmente possiamo farle anche con il Covid che non va fatto passare per la peste. Chi prova a far credere questo – è la chiosa di Sgarbi – ha in mente qualcos’altro”.

“Il prossimo passo ad inizio settembre sarà il divieto di fare campagna elettorale nelle piazze a causa di assembramenti. Elezioni senza campagne elettorali: la fine della democrazia”. È questo lo scenario immaginato da Paolo Becchi dopo aver appreso che il governo ha deciso di chiudere tutte le discoteche d’Italia e di istituire l’obbligo di uso della mascherina dalle 18 alle 6 anche all’aperto. Secondo l’editorialista di Libero siamo dinanzi ad una sorta di coprifuoco che potrebbe essere il preavviso di nuove stringenti misure anti-Covid: “Il virus circola anche all’aperto ma solo col calar del sole. È chiaro che stanno preparando il terreno per un nuovo lockdown”. Ma soprattutto potrebbe arrivare una stretta sulla campagna elettorale in vista delle elezioni regionali e del referendum, che si terranno tra il 20 e il 21 settembre.

Il governo chiude le discoteche e invita “caldamente” le Regioni a rispettare il dpcm del 7 agosto scorso. Negli ultimi giorni l’argomento è diventato scottante e ha spaccato l’opinione pubblica, ma l’esecutivo è determinato a imporre lo stop a tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali simili, all’aperto o al chiuso. “Non si tratta di bufale – commenta ironicamente Nicola Porrovertice di governo sulle discoteche e Elettra Lamborghini cancella i concerti. La febbre del Covid sera”. Il conduttore di Quarta Repubblica fa chiaramente riferimento alle due principali notizie di giornata, ovvero alla riunione tra il governo e le Regioni per assumere una volta per tutte una linea sulle discoteche e soprattutto alla decisione della nota ereditiera di annullare il suo tour estivo a causa del coronavirus. La Lamborghini è finita nell’occhio del ciclone per i concerti a Gallipoli in Puglia ed a Castelvetrano in Sicilia, dove i fan erano accalcati, ballavano e cantavano quasi tutti senza mascherina e senza distanziamento sociale. “Riconosco che non è il momento – ha dichiarato Elettra – ci è stata data l’opportunità e vi ringrazio tutti ma non siamo ancora pronti”. La strana coppia di Palazzo Chigi, Giuseppe Conte e la premiere dame Olivia Paladino, così ci viene descritta.  “Lui meridionale, lei romana con sangue svedese – nota Simonetta Sciandivasci sul Foglio – ecco perché Olivia e Giuseppe non li vediamo abbracciati mai, mano nella mano neppure”. “Su qualche copertina estiva – prosegue – quest’anno siedono in spiaggia, abbracciati in modo lasco, molto ma molto paritario, diciamo nordeuropeo, tutti e due con gli occhi verso il mare, verso l’orizzonte, tutti e due concentrati su altro”. Insomma, una coppia finta? Non proprio, certo poco poco  poco italiana. “Lei è inarrivabile, inavvicinabile, alta, seria, adeguata, inespugnabile. Lui la porta a fare la spesa in loden in giacca e cappotto blu servitore dello Stato, e lei sbuffa. Lui è carico di sacchetti, lei ha le braccia conserte e la faccia contrariata, così contrariata che i giornali scrivono che i bellissimi sono ai ferri corti. È il novembre del 2019, di Holly (Olivia Paladino) si sa ancora così poco che la cantonata è inevitabile. Invece, e lo abbiamo imparato col tempo, quella fotografia è la radiografia della coppia, di Conte, del governo”. Il loro rapporto è molto, molto particolare: “Lui si sforza di sorridere, di mostrarsi agile. Lei, libera da ogni obbligo, se ne fotte completamente e fa chi è, è chi fa. Lui ne esce da eroe, compagno accorto e liberale, progressista gentile. Lei ne esce da Regina delle Nevi”. Poi la spifferata un po’ velenosa: “Dicono alcuni che in privato Olivia sia assai imperiosa, e suggerisca (intimi?) a Conte tutto o quasi tutto, ne sia consigliera, timoniera, maestra. Anche se a noi non sembra, perché a noi sembra che quel ruolo spetti a Rocco Casalino, che lo desidera con lo stesso ardore che lacerava Marilyn Monroe quando cantava Happy Birthday, Mr President“. La strana coppia presidenziale a Palazzo Chigi, vale a dire  Giuseppe Conte e la premiere dame Olivia Paladino, scandali a parte (dalla – finta? – borsa da 80mila euro di lei ai regalini milionari di lui al suocero) sono quanto di più lontano possibile dal gossip e proprio per questo chiacchieratissimi e vivisezionati in ogni loro apparizione pubblica, più o meno concordata. “Lui meridionale, lei romana con sangue svedese – nota Simonetta Sciandivasci sul Foglio – ecco perché Olivia e Giuseppe non li vediamo abbracciati mai, mano nella mano neppure”. “Su qualche copertina estiva – prosegue – quest’anno siedono in spiaggia, abbracciati in modo lasco, molto ma molto paritario, diciamo nordeuropeo, tutti e due con gli occhi verso il mare, verso l’orizzonte, tutti e due concentrati su altro”. Insomma, una coppia finta? Non proprio, diciamo poco italiana. “Lei è inarrivabile, inavvicinabile, alta, seria, adeguata, inespugnabile. Lui la porta a fare la spesa in loden in giacca e cappotto blu servitore dello Stato, e lei sbuffa. Lui è carico di sacchetti, lei ha le braccia conserte e la faccia contrariata, così contrariata che i giornali scrivono che i bellissimi sono ai ferri corti. È il novembre del 2019, di Holly si sa ancora così poco che la cantonata è inevitabile. Invece, e lo abbiamo imparato col tempo, quella fotografia è la radiografia della coppia, di Conte, del governo”. Il loro rapporto è particolare: “Lui si sforza di sorridere, di mostrarsi agile. Lei, libera da ogni obbligo, se ne fotte completamente e fa chi è, è chi fa. Lui ne esce da eroe, compagno accorto e liberale, progressista gentile. Lei ne esce da Regina delle Nevi”. Poi la collega Sciandivasci  ci offre una spifferata un po’ velenosa: “Dicono alcuni che in privato Olivia sia assai imperiosa, e suggerisca (intimi?) a Conte tutto o quasi tutto, ne sia consigliera, timoniera, maestra. Anche se a noi non sembra, perché a noi sembra che quel ruolo spetti a Rocco Casalino, che lo desidera con lo stesso ardore che lacerava Marilyn Monroe quando cantava Happy Birthday, Mr President”. Ora la chiusura delle discoteche forse è stata dettata dalla signora Paladino invece che da Casalino, ma i giovani sono imbufaliti. Piomberanno nelle strade. Prepariamoci.

Carlo Franza

 

 

 

 

Tag: , , , , , , , , ,