Ben pochi  sanno che il principe Filippo, duca di Edimburgo e marito della regina Elisabetta II d’Inghilterra scomparso il 9 aprile 2021 all’età di 99 anni – due mesi a cent’anni-,  che le è  stato al fianco  per ben 73 anni; ebbene  Sua Altezza Reale Filippo  dipingeva con pittura ad olio.  Ma è stato tra l’altro  anche un  grande e illustre mecenate e per tutta la vita ha sempre mostrato un costante apprezzamento per le arti. Nel corso degli anni il principe ha realizzato numerosi ritratti e paesaggi, alcuni dei quali sono conservati nella sua collezione privata, altri si trovano nel Royal Collection Trust. The Queen at Breakfast (Prince Philip, Duke of Edinburgh, The Queen at Breakfast (1965). Courtesy of the Royal Collection Trust), del 1965, è il suo dipinto più noto in cui coglie un momento informale della regina mentre fa colazione leggendo un giornale nella sala da pranzo del Castello di Windsor,   e riassume perfettamente l’arte del pittore  principe  e Duca Filippo. Nel dipinto storico la  sovrana è colta nell’intimità, quella  quotidiana, semplice e  modesta di tutti i giorni, pur  circondata dallo sfarzo degli appartamenti reali. Il biografo Robert Lacey ha parlato di “un tenero ritratto, di stile impressionistico, con pennellate che sono affascinanti e morbide”, mentre Robin Simon, editore del British Art Journal, ha fatto notare che “allude all’amore dei cavalli per la regina replicando due dei suoi grandi dipinti di George Stubbs sullo sfondo, Soldiers of the Light Dragoons e The Prince of Wales’s Phaeton.” Protagonista del dipinto è la Regina  Elisabetta II, immortalata durante il momento della colazione;  la Regina legge il giornale, e davanti a lei c’è una tavola imbandita.

Le sue opere  realizzate ad olio su tela, lasciano leggere soggetti  vari, dai contorni sfumati, svaporati, distesi,  nonostante i colori molto intensi, e  rammentanti  il pastello,  oserei dire una sorta di pittura che chiamerei depisisiana.  Ho avuto la fortuna di accedere in anni passati alla corte inglese e mi furono mostrati questi dipinti che destarono in me uno stupore inatteso, non pensavo che il Principe Duca  Filippo fosse un vero artista. E di fatti lo era. Molti dei suoi dipinti raffigurano paesaggi visti mentre viaggiava sull’HMY Britannia, il panfilo reale, e nelle proprietà della Corona. Ma non solo il rammentato dipinto qui sopra descritto raccontava della vita della regina, altri ve n’erano,  proprio Elisabetta II sembrava essere la sua musa ispiratrice. Un altro dei suoi dipinti è stato esposto alla Queen’s Gallery a Buckingham Palace, sebbene il Principe all’inizio non fosse del tutto d’accordo: l’opera raffigura il suo amico Edward Seago seduto su un cavalletto a bordo del Royal Yacht Britannia, durante il tour mondiale del Duca del 1956-57. In cambio anche l’amico lo ha ritratto, e le due immagini sono state incorniciate l’una accanto all’altra. Il critico Hugh Casson ha descritto la sua arte come “esattamente ciò che ti aspetteresti… totalmente diretta, senza giri di parole. Colori forti, pennellate vigorose”. Per firmare le sue opere  il Principe Filippo usava  una φ, la “phi” greca, che oltre a ricordare il suo nome – Philip – rimandava  anche alle sue origini, quando, prima di essere nominato Duca di Edimburgo e Principe Consorte britannico, era “solo” Principe di Grecia e Danimarca. La creatività del Principe si è espressa anche nel canpo del Design, sicchè  negli anni Cinquanta  progettò  gli interni del Royal Yatch Britannia,  disegnò  monete e gioielli per la sua consorte la Regina Elisabetta II, tra cui un bracciale d’oro tempestato di gemme in occasione del loro quinto anniversario di matrimonio, caratterizzato dalla presenza delle iniziali E e P intrecciate. Filippo ha inoltre disegnato le vetrate della cappella privata del Castello di Windsor, distrutte a causa dell’incendio del 1992. Il Principe era inoltre un collezionista d’arte contemporanea – le sue raccolte sono custodite a Buckingham Palace, al Castello di Windsor, a Sandringham House e al Castello di Balmora, senza dimenticare il suo essere  anche scrittore: è stato autore di 21 libri,  e  possedeva  una biblioteca personale di oltre 13mila tomi ( mi sono detto: altro che i nostri politici  -taluni analfabeti  e lontani dalla cultura-, questi reali sono esempi tangibili di come la sensibilità culturale muova sempre la vera politica).

Nel 2007 una selezione degli oli del duca è stata esposta accanto agli acquerelli del Principe Carlo, a Sandringham House. In molti hanno azzardato l’ipotesi che, se non fossero stati reali, Filippo ed il figlio avrebbero potuto avere veramente  successo come pittori: in fondo, come si suol dire, buon sangue non mente, poiché sembrerebbe che anche il  padre di Filippo, il principe Andrea di Grecia, avesse un discreto talento artistico. Fondamentale il suo ruolo di padre, nonno e di uomo delle istituzioni, ma forse non tutti sanno che il Principe Filippo Duca di Edimburgo   era nato a Corfù nel 192,  è stato anche pittore e designer, oltre a essere un impegnato sostenitore della causa ambientalista, cui si dedicò specie dal 2017 quandò andò in pensione.

Carlo Franza

 

 

 

 

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