Ricorre il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e gli Stati Uniti , e l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, in collaborazione con l’Archivio Storico Diplomatico e la Biblioteca del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno presentato  una mostra documentale sull’inizio delle relazioni  diplomatiche  tra Italia e Stati Uniti, a cura della dott.ssa Federica Ornelli, archivista di stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Questa mostra ripercorre una fase particolarmente significativa dello straordinario  percorso che ha portato l’Italia  e gli Stati Uniti ad essere, oggi, paesi amici e forti alleati”, ha detto l’Ambasciatore a Washington DC, Armando Varricchio, “una storia fatta di relazioni politiche, diplomatiche, economiche e culturali,  di   valori e principi condivisi, nonchè di consistenti flussi migratori”.

La mostra dà  ai visitatori la possibilità di approfondire un’affascinante pagina della storia delle relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti, esplorando lettere, dispacci, rapporti, libri e accordi, a partire dalla prima espressione di interesse del Regno di Sardegna per il rafforzamento dei legami politici con gli Stati Uniti nel 1838, fino al riconoscimento da parte degli Stati Uniti del Regno

d’Italia il 13 aprile 1861, un giorno dopo lo scoppio della guerra civile americana. A questo punto è da ricordare che il libro  “Il Palazzo  sul Potomac” sull’Ambasciata d’Italia a Washington DC  a cura dell’Illustrissimo Ambasciatore Gaetano Cortese, libro che fa parte della collana sulle ambasciate italiane nel mondo, dell’Editore Colombo di Roma,  in versione italiana ed inglese e’ stato realizzato nel 2011 per celebrare il 150 anniversario.  La storia diplomatica tra i due Paesi con relativi  documenti diplomatici sono  per l’appunto descritti a partire dalle pp.93 e seguenti nel libro citato, ove tra l’altro sono riprodotti in anteprima i documenti della Farnesina; e in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia nel 2011,  sul sito della Farnesina  furono  pubblicati, per tutto il corso dell’anno, una serie di documenti ufficiali relativi al riconoscimento dell’Italia quale nuovo Stato nazionale. Custoditi presso l’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri, i manoscritti originali con cui le autorità dei diversi Paesi manifestavano l’intenzione di instaurare formali relazioni diplomatiche con il nuovo Stato italiano rappresentano una testimonianza diretta, dall’elevato valore storico e simbolico, del coronamento di quel disegno unitario che il 17 marzo del 1861 vedeva la Nazione italiana, sino ad allora artificiosamente divisa in una serie di piccoli e medi stati regionali, farsi Patria e progetto comune. Tributo alla memoria del momento fondativo del nostro percorso unitario e vivida testimonianza della centralità della dimensione internazionale per la vicenda nazionale, le pubblicazioni che accompagneranno, settimana dopo settimana, la presentazione di tutti gli eventi dedicati al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, rappresentano un modo, fra i tanti, scelto dal Ministero degli Affari Esteri per augurare all’Italia “buon compleanno”. Pubblico qui il documento scritto  -riportato anche nel libro dell’Ambasciatore Gaetano Cortese sopra citato-  attestante tali rispettose e storiche relazioni fra i due paesi; d’ altronde nessuno meglio dell’Ambasciatore Cortese, autore  del libro, poteva conoscere tali realtà diplomatiche,   come dimostra la foto qui riprodotta,  in cui lo ritrae  diplomatico con la consorte Ambasciatrice Sidsel Hover nella vecchia cancelleria diplomatica di Fuller Street  durante la missione diplomatica a Washington dal 1984 al 1989.

Ecco il documento-madre delle relazioni Italia-Usa

13 aprile 1861 – Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, William H. Seward, al Ministro residente d’Italia a Washington, Giuseppe Bertinatti

Gli Stati Uniti erano ancora considerati, a metà del XIX secolo, una terra di confine e scarsamente rilevante a livello politico internazionale. Tuttavia l’emigrazione di numerosi patrioti del risorgimento italiano al di là dell’Atlantico (quali Silvio Pellico e Pietro Maroncelli) costituì un fenomeno di rilevo in particolare per i rapporti tra causa italiana e Stati Uniti d’America. Del resto la simpatia delle élites americane verso la causa italiana fu evidenziata dall’apporto di combattenti statunitensi nell’impresa dei mille di Garibaldi, cui trovò riscontro, qualche anno dopo, la partecipazione di volontari italiani nei due eserciti americani, in prevalenza in quello nordista, durante la guerra di secessione. Rappresentante diplomatico del Regno Sardo, poi confermato del Regno d’Italia, era, al momento dell’Unità, Giuseppe Bertinatti, il quale, proveniente da studi filosofici e giuridici nonché allievo e amico di Gioberti, era definito “un’irregolare” nel mondo diplomatico. Tuttavia a lui si deve il formale riconoscimento del Governo statunitense, qui riprodotto, in luogo della semplice accusa di ricevimento del dispaccio di Cavour con il quale si annunciava l’assunzione da parte del monarca sabaudo del titolo di Re d’Italia. Le sue buone relazioni all’interno degli ambienti governativi degli Stati Uniti gli valsero questo successo diplomatico, primo atto dell’amicizia e dei buoni rapporti esistenti, e destinati a rimanere tali nel tempo, tra i due paesi.

Il documento è tratto dal fondo “Le scritture del Ministero degli Affari Esteri del Regno d’Italia”, b. 852, f. “Legazione d’Italia a Washington. Rapporti politici 1861”.

Trascrizione: Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, William H. Seward, al Ministro residente d’Italia a Washington, Giuseppe Bertinatti

Washington, 13aprile 1861

The Undersigned, Secretary of State of the United States, has the honor to acknowledge the receipt of the Cavalier Bertinatti’s note of the 11th instant, communicating a copy of Count Cavour’s despatch to him of the 19th ultimo, announcing that His Majesty Victor Emmanuel II, in virtue of the law voted by the national Parliament, has assumed the title of the King of Italy.

The Undersigned, cannot doubt that the extended authority of his Majesty, so entirely in accordance with the wishes of the Italian people, will be exercised with the moderation and wisdom for which he has ever been conspicuous; ad he trusts that his Majesty’s reign may be prosperous and happy to himself ad acceptable to his subjects.

The Undersigned has the honor, in conclusion, to announce to the Cavalier Bertinatti that Mr. Marsh, the newly appointed Envoy Extraordinary and Minister Plenipotentiary of United States of Sardinia, as been accredited to His Majesty Victor Emmanuel II as King of Italy.

The undersigned offers to the Chevalier Bertinatti renewed assurances of his high consideration.

William M. Seward

Traduzione:

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, William H. Seward, al Ministro residente d’Italia a Washington, Giuseppe Bertinatti

Washington, 13 Aprile, 1861

Il sottoscritto, Segretario di Stato degli Stati Uniti, ha l’onore di accusare ricevuta al sig. Cav. Bertinatti della sua Nota dell’11 corrente, con la quale gli comunica copia di un dispaccio a lui diretto dal conte di Cavour il 19 ultimo, annunziante che S. M. il Re Vittorio Emanuele II, in virtù della legge votata dal Parlamento nazionale, ha assunto il titolo di Re d’Italia. Il sottoscritto, non può dubitare che l’ampliata autorità di S.M., così ampiamente conforme ai desideri del popolo italiano, sarà esercitata con la moderazione e saggezza per le quali la M.S. è sempre stata insigne; e crede che il Regno di S.M. possa essere prospero e felice a Lei, ed eccetto ai suoi sudditi. Il sottoscritto ha, infine, l’onore di annunciare al sig. Cav. Bertinatti che il sig. Marsh, recentemente nominato inviato straordinario e ministro plenipotenziario degli Stati Uniti in Sardegna, è stato accreditato presso S.M. Vittorio Emanuele II, come Re D’Italia.

Ora torniamo  ai festeggiamenti di oggi, con la data del 13 aprile, per il 160°,  1861 – 2021.  

E per celebrare il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti, l’Orchestra Sinfonica Nazionale (NSO), sotto la direzione del maestro Gianandrea Noseda, ha eseguito  un concerto speciale con una selezione di brani classici di Maderna, Copland, Stravinsky, Respighi e Verdi. Il concerto, organizzato dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con il Kennedy Center for the Performing Arts, si è aperto con gli interventi dell’Ambasciatore Armando Varricchio e del Maestro Gianandrea Noseda,  celebrando il contributo della Musica alla significativa storia di amicizia tra i due Paesi.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha  detto per l’occasione storica: “Nell’anno in cui la Repubblica Italiana celebra il 160mo anniversario di vita dell’unità del Paese, ricorrono anche i 160 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti d’America, avviate il 13 aprile del 1861. Un lungo cammino abbiamo percorso insieme da allora. La nostra profonda amicizia si è progressivamente rafforzata negli ultimi settantacinque anni, radicandosi nella comune adesione ai valori di libertà, pace, democrazia. I costanti e fecondi scambi sociali e culturali tra i nostri popoli la alimentano, così come il contributo fornito dalla ampia e operosa comunità di origine italiana negli Usa e dai cittadini statunitensi residenti nel nostro Paese. Un legame che ci vede impegnati, in una prospettiva convintamente transatlantica, a sostenere e promuovere le libertà civili e i principi democratici, in un quadro di sicurezza e stabilità internazionale teso a promuovere lo sviluppo economico e il progresso sociale. Sfide globali senza precedenti ci spingono, ancora una volta, a unire volontà ed energie a livello nazionale, internazionale e nei consessi multilaterali che hanno dimostrato, nei decenni, efficacia di azione. E’ mio vivo auspicio che Washington e Roma, insieme anche nel rispondere alle sfide di questo momento, possano costantemente rinsaldare la loro vicinanza e sviluppare sempre più la loro collaborazione a sostegno dell’affermazione dei comuni valori. Con questo spirito, sono lieto di rivolgere i miei più calorosi auguri per il futuro delle relazioni tra i nostri due popoli e il più vivo apprezzamento a quanti, con il loro impegno, contribuiscono a incrementare il legame tra Italia e Stati Uniti”.

L’evento e la ricorrenza è talmente miliare  da coinvolgere tutti i settori delle nostre società nelle celebrazioni per il 160esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti. È questo l’obiettivo del nuovo sito “italyus160.org” lanciato  in questi giorni dall’Ambasciata d’Italia a Washington DC, in occasione della Giornata dell’Unità d’Italia, per commemorare l’antica e vitale amicizia tra i nostri due Paesi e i nostri Popoli. Il portale consentirà di essere informati sul calendario di eventi e sulle attività legate a queste celebrazioni, che si fregiano dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

“Le nostre solide democrazie sono fondate su valori comuni e le nostre società si alimentano di uno scambio continuo in tutti i settori”, ha dichiarato l’Ambasciatore italiano a Washington, Armando Varricchio,  “per celebrare quest’importante anniversario, nel corso dell’anno l’Ambasciata, in raccordo con la rete dei Consolati, degli Istituti Italiani di Cultura, dell’Agenzia ICE e insieme ai protagonisti del Sistema Paese negli Usa, promuoverà un intenso programma di iniziative che riguarderanno molteplici ambiti: storia e politica; economia e industria; arte e archeologia, musica e cinema; lingua e letteratura; innovazione e tecnologia; scienza e spazio”. Un’attenzione particolare -ha proseguito Varricchio- verrà posta sul ruolo delle “nostre bellissime comunità nel rinsaldare un rapporto reso speciale proprio grazie a loro”.

Il programma per i festeggiamenti include una conferenza di alto livello politico e un Foro economico-industriale; concerti, mostre ed eventi dedicati all’Innovazione e all’Intelligenza Artificiale; momenti di valorizzazione della vasta collettività italiana negli Stati Uniti e rassegne cinematografiche; appuntamenti dedicati alla collaborazione spaziale e a settori di punta come l’agroalimentare, la moda e la meccanica; un focus sulle giovani generazioni e gli studenti e attenzione ai temi del clima, la protezione dell’ambiente e lo sviluppo delle nuove fonti di energia; la protezione del patrimonio archeologico e la promozione dei giovani ricercatori nei settori tecnologici più avanzati.

Un’apposita sezione “Guestbook” raccoglierà i messaggi di personalità italiane, americane ed italo-americane che nel corso dell’anno offriranno la propria testimonianza sull’importanza delle relazioni tra Italia e Stati Uniti.
La sezione “Discover Italy” rappresenterà una finestra sulle bellezze del nostro Paese curata da ENIT.
Il lancio dell’iniziativa è stato allietato dalle note della grande tradizione musicale che ha rappresentato il filo di questa relazione davvero unica con  il Maestro Gianandrea Noseda, Direttore Artistico della National Symphony Orchestra del Kennedy Center for the Performing Arts, che ha diretto un concerto speciale con un programma quanto mai ricco – da Verdi, Respighi e Maderna a Aaron Copland.

Carlo Franza

 

Tag: , , , , , , , , ,