Il lavoro di un’artista si legge anche attraverso la documentazione che negli anni è andato approntando, la schedatura dei lavori, di opere su carta, opere uniche, dipinti, sculture, grafiche, libri d’artista, e ogni altra cosa prodotta. Ora per volontà dell’artista Gianni Bucher Schenker (Milano 1947), attivo a Milano nel suo studio di Via Leonardo Bruni 7, nel cuore del quartiere Dergano di Milano, finalmente si è costituito ufficialmente l’Archivio Gianni Bucher Schenker con sede a Milano presso lo Studio dell’artista, luogo e spazio pieno di luce che si affaccia su un cortile interno di un palazzo primo novecento. E’ li che da anni  Bucher scolpisce i suoi lavori, le sue sculture in vari tipi di legno, eppoi in marmo, in bronzo, in ferro, in resina, in terracotta. Archivio che sarà parte integrante dell’Associazione Gianni Bucher Schenker, istituzione che vivrà e programmerà attivamente il suo lavoro tramite il sito continuamente aggiornato, con le mostre sull’artista  già fatte o da programmare nel prossimo futuro, le  pubblicazioni e la bibliografia recente, le regole sull’archiviazione delle opere e l’autenticazione delle medesime e le new varie. L’Archivio Gianni Bucher Schenker ha un Comitato Scientifico composto dal Prof. Carlo Franza   Ordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Giornalista, Critico d’Arte de Il Giornale e Perito del Tribunale di Milano; l’artista Gianni Bucher Schenker, la Signora Fabrizia Irene Giotta, coniuge   dell’artista. Non dimentichiamo che l’Archivio d’Artista è di fatto un’istituzione privata o pubblica dinamica, scientifica e impegnata costantemente nell’aggiornamento, nell’organizzazione e conservazione delle tracce della vita e della personalità di un artista e ne promuove la conoscenza della figura e dell’opera. Resta che dietro gli archivi d’artista non ci debbano essere gallerie di basso profilo, o gallerie in genere o mercanti, ma comitati scientifici di Storici dell’Arte, di Critici di vasta esperienza, di intellettuali di forte portata. Per altre soluzioni o casi tutt’ora aperti in Italia è meglio dire “Associazione amici di …” che non vuol dire affatto archivi d’artista.  Esistono già in Italia numerosi Archivi d’Artista e l’obiettivo di   essi è tutelare e valorizzare i lasciti di autori che spaziano da Giorgio Morandi a Filippo de Pisis, passando per Pinot Gallizio, Ennio Morlotti, Enrico Prampolini, Bruno Cassinari, Remo Bianco, Gianni Dova, Cesare Andreoni, Michelangelo Pistoletto, Arturo Vermi, e altri ancora. Tutto ciò per mettere in sicurezza e rendere più trasparente il mondo dell’arte, garantirne la memoria e la valorizzazione degli artisti italiani di ieri e di oggi mettendo a sistema nuove specifiche normative e procedure; questo l’obiettivo degli Archivi d’Artista, che si propongono di operare in ambito sia nazionale sia internazionale, tessendo una rete che mette in dialogo collezioni e archivi pubblici e privati, centri studi, accademie, grandi musei d’arte moderna e contemporanea. Nasce da qui la volontà di mettere a regime i comportamenti virtuosi e scientificamente qualificati nelle attività degli Archivi nel rilascio di certificati di autenticità, nella redazione e nell’aggiornamento dei cataloghi ragionati e documentari dell’opera dell’autore e, qualora ne sussista la reale legittimazione, nella certificazione di attestazioni di autenticità, debitamente firmati dal Comitato Scientifico.

L’archivio lascia vivere nell’oggi e nel futuro la memoria dell’artista, e l’Archiviazione risponde al bisogno di raccogliere e tutelare le diverse testimonianze per il tramite dei documenti che fanno testimonianza di ciò.  E’ vitale   per un artista l’Archivio, diciamo che diventa il cuore del suo operato, ne conserva traccia materiale, procede a verifiche, ma anche a difesa e autenticazione delle opere. Personalità di rilievo, storici di chiara fama, periti di tribunale, amplificano certezze e valore, ispirano il percorso di lavoro e modalità di gestione dello stesso. E infine,  passa dall’Archivio dell’artista,  la serietà dell’autore  stesso, la sua deontologia professionale, la sua fede e la sua passione nell’arte, con il contributo di studiosi che ne sottolineano la storia, l’estetica e la poetica.

Carlo Franza       

 

 

Tag: , , , , , ,