L’Universitas Libertatis, l’Università  delle Libertà, a Villa Gernetto in Brianza, per la preparazione dei politici del domani (se ne sentiva il bisogno invece di veder  spesso seduti sugli scranni del Parlamento personaggi incapaci a gestire la politica – ricordo  la scuola del PCI alle Frattocchie a Roma  fondata nel 1944), Universitas  voluta da quel gran mecenate e politico di razza che è  Silvio Berlusconi,  che aveva pensato di ingaggiare il professor Vladimir Putin per una lectio magistralis, prima che la guerra in Ucraina facesse saltare il piano. A rivelarlo è stato proprio Giovanni Puoti, pro-rettore dell’Università telematica Niccolò Cusano (ateneo partner che certifica il valore legale di tutti i corsi) e membro del comitato scientifico dell’Universitas Libertatis. Già questo invito al capo della Russia la dice tutta sulla statura di Berlusconi, uomo e politico di grandissime vedute, spesso da decenni oltraggiato e schernito. E forse l’unico, oggi, che avrebbe potuto mettere in piedi un piano di pace.

La notizia è stata data a “La Repubblica” proprio da Giovanni Puoti, vale a dire da colui che ha gestito direttamente il reclutamento dei docenti all’Universitas Libertatis di Silvio Berlusconi, e ha detto: “Sì, abbiamo discusso della possibilità di invitare Putin per una lectio magistralis. Se n’è parlato fino al periodo che va da dicembre ai primi di gennaio”. Poi con l’invasione russa in Ucraina datata 24  febbraio 2022  ha fatto tramontare l’invito e l’evento: “A quel punto il progetto l’abbiamo dovuto accantonare”, ha detto ancora Giovanni Puoti.

La trattativa per l’invito di  Vladimir Putin a Villa Gernetto sarebbe stata gestita direttamente da Silvio Berlusconi. Puoti ha dichiarato: “Noi come comitato scientifico non ce ne siamo occupati, ovviamente. Credo che i contatti fossero tenuti personalmente dal presidente Berlusconi, che Putin lo conosce bene”.

Si era nell’aprile del 2010 e fin da allora Silvio Berlusconi aveva preannunciato pubblicamente l’intenzione di avere Vladimir Putin docente in quella che allora, nei piani, sarebbe dovuta essere una vera e propria Università delle Libertà. In una nota d’agenzia dell’epoca si diceva : “Vladimir Putin sarà il primo docente dell’Università del pensiero liberale che sarà aperta a Villa Gernetto, la villa settecentesca acquistata dal premier dove oggi si è tenuto il vertice Italia-Russia. Lo ha annunciato oggi il premier Silvio Berlusconi”.

L’Universitas Libertatis, come si legge sul sito ufficiale, è nata “con lo scopo di costruire una classe politica di eccellenza, culturalmente capace di affrontare il dibattito democratico e di condurre con consapevolezza e approfondite argomentazioni il ragionamento politico sulla base di una robusta preparazione scientifica”.

Per questo è stato lanciato il primo corso di alta formazione politica di orientamento liberale, cristiano, garantista ed europeista, che è aperto a tutti i cittadini che sposano questi valori. L’università telematica Niccolò Cusano certifica il valore legale di tutti i corsi. Le lezioni si svolgono online, mentre la sede dell’Universitas Libertatis, sita in Villa Gernetto, ospiterà le Lectio Magistralis, e sono tante, di illustrissimi colleghi. Ma non ci sarà adesso la Lectio Magistralis di Vladimir Putin, che attesissima da molti, e ora saltata,  lascerà l’amaro in bocca.

Carlo Franza

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