BRAFA Art Fair archivia una 67a edizione che ha segnato il grande ritorno del pubblico in presenza, per la prima volta negli spazi di Brussels Expo, da Domenica 19 a Domenica 26 Giugno 2022.

Molte le vendite messe a segno dalle 115 gallerie, che esponevano oltre 15.000 opere di epoche e stili differenti, dall’archeologia all’arte contemporanea, al design.

L’ospite d’onore Arne Quinze, autore dell’allestimento immersivo che ha accolto i visitatori, si è dimostrato anche un campione di vendite: 14 le opere cedute dalla galleria Maruani Mercier per cifre che vanno dai 50.000 a 125.000 Euro. Molto apprezzate le eleganti opere di arte africana presentate dalla galleria milanese Dalton Somarè: il pubblico del Brafa è peraltro tra quelli più preparati sull’arte tribale e tra le sculture vendute anche una rara figura guardiana dei Kota del Gabon -prima metà XIX secolo- per una cifra intorno ai 70mila Euro.

Didier Claes – tra i protagonisti di questa specializzazione, nonché membro dell’associazione degli Antiquari del Belgio che organizza la manifestazione – ha venduto un’imponente figura nkisi Songye proveniente dal Congo nell’ambito della sua mostra dedicata alle sculture nkisi e agli oggetti di potere. Il belga Serge Schoffel – Art Premier ha venduto l’intera collezione di rombi volanti del Golfo di Papua a un unico collezionista per oltre 50.000 Euro mentre la galleria parigina Xavier Eeckhout ha comunicato la vendita di diverse opere tra cui un piccione dalla coda piatta in marmo bianco del 1925 (Jan e Joël Martel) e un bellissimo Anon africano in bronzo di Armand Petersen (circa 45.000 e 60.000 Euro). Venduto anche l’alligatore di Sirio Tofanari – una variante della scultura collocata nella Fontana del Tettuccio di Montecatini Terme – accanto a cui si sono fotografati moltissimi visitatori.

Alexandre Fleury titolare della galleria francese A&R Fleury, specializzata in pittura e scultura moderna, ha sottolineato come questa edizione di BRAFA sia stata la migliore a cui abbia mai partecipato. Le opere vendute dalla galleria hanno prezzi che vanno da 200.000 a 500.000 Euro. Francis Maere Fine Arts ha venduto un’opera di Henri Evenepoel, Charles au grand chapeau, 1898, per circa 600.000 Euro e molte opere di Dodeigne, tra cui una scultura a 185.000 Euro e altre due per 85.000 e 35.000 Euro.

La parigina Helene Bailly ha venduto un disegno di Picasso del 1966, due opere di Hans Hartung del 1967 e del 1973, un’opera su carta di Kees Van Dongen del 1951 e una tartaruga di François-Xavier Lalanne per importi compresi tra 80.000 e 350.000 euro. Die Galerie ha venduto un disegno firmato da Paul Delvaux per 80.000 Euro. La Galerie Oscar De Vos di Sint-Martens-Latem, culla degli impressionisti e dei simbolisti belgi, ha venduto diverse opere tra cui due dipinti di paesaggio: Tempelhoeve en été di Maurice Sys (1910 circa) e Enfants jouent à la ferme di César de Cock del 1864. Sempre molto amato il grande design italiano, grazie anche alle proposte di Robertaebasta Gallerie Milano che a Bruxelles hanno presentato opere di altissima qualità tra cui un’originale della poltrona “Proust” del 1972, con motivi puntinisti dell’architetto e designer italiano Alessandro Mendini (venduta per 16.000 Euro) e uno specchio con cornice decorativa in ottone e struttura in metallo di Ettore Sottsass (1917-2007).

Baronian ha trovato un acquirente per un’opera di Robert Mangold, Four squares within a square 3, del 1974, per 320.000 euro. La galleria Samuel Vanhoegaerden di Knokke ha presentato uno stand dedicato ai logogrammi dell’artista belga Christian Dotremont, uno dei fondatori del gruppo COBRA, e ha realizzato una trentina di vendite tra i 10.000 e i 100.000 euro. Se lo spostamento nell’imponente sede fieristica di Brussels Expo è stato apprezzato da tutti, specie grazie all’intervento elegante ecolorato dell’artista Arne Quinze, la data della prossima edizione  BRAFA Art Fair torna ad aprire il calendario delle manifestazioni internazionali d’arte dal 29 Gennaio al 5 Febbraio 2023.

Carlo Franza

 

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