Fino al 5 gennaio, l’Istituto Italiano di Cultura di Praga ospita la  mostra  fotografica dal titolo, “Resilient” sulle  opere  dell’importante  fotografo  internazionale  Marco Gualazzini, vincitore nel 2019 del prestigioso premio World Press Photo, il quale, in questa rassegna presenta  al pubblico ceco i suoi lavori sulle zone di crisi dell’Africa. Promossa da Fondazione Eleutheria,  in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Praga, la mostra è curata da FrancescoAugusto e Ottaviano Maria Razetto.

L’esposizione presenta, nella bellissima cornice degli spazi storici dell’Istituto di Cultura di Praga che proprio quest’anno compie 100 anni di attività, una cinquantina di fotografie, alcune di grandi dimensioni, sull’intensa attività che ha visto il fotografo italiano, originario di Parma, Marco Gualazzini, operare nelle aree di crisi dell’Africa. Questo appuntamento si inserisce temporalmente dopo una prima mostra dedicata ad una selezione di alcuni lavori dello stesso Gualazzini presentata a partire dal 21.11 e fino al 09.12.2022 presso gli spazi della Camera dei Deputati della Repubblica Ceca e promossa dalla stessa Fondazione Eleutheria insieme all’On. Vojtěch Munzar, Presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia italo-ceca.

Marco Gualazzini nasce a Parma nel 1976, e inizia la sua carriera di fotografo nel 2004, con il quotidiano locale della sua città, la Gazzetta di Parma. I suoi lavori includono reportage fotografici sulla microfinanza in India, sulla libertà di espressione in Myanmar, sulla discriminazione delle minoranze in Pakistan. Negli ultimi anni ha seguito ampiamente l’Africa. Ha ideato e partecipato alla realizzazione di un documentario per la RAI sul sistema delle caste in India, selezionato all’IDFA – The International Documentary Film Festival Amsterdam, ed è stato premiato con il Best Camera Work Award al il Festival Internazionale del Film Documentario di Al-Jazeera.

Gualazzini ha pubblicato su testate nazionali e internazionali e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Getty Images Grant for Editorial Photography, il PDN e il World Press Photo. Diversi suoi lavori sono stati pubblicati sulle più importanti testate giornalistiche tra cui si ricordano: The New York Times, GEO, Al-Jazeera, Paris Match, LIGHTBOX-TIME magazine, Courrier     International,     L’Express, 6Mois, Internazionale, L’Espresso, InsideOver, CNN, M (Le Monde), Der Spiegel, The Sunday Times Magazine, Newsweek Giappone, Vanity Fair.

Da anni collabora inoltre con insideover.ilgiornale.it che ha prodotto tutti i suoi reportage in Africa. Un’attività che lo stesso fotografo definisce svolta “sempre molto in punta di piedi”, provando il massimo rispetto per la sofferenza e il dolore che sono la terribile “normalità” di questa martoriata parte del mondo.

Questa di Praga per Gualazzini è la seconda mostra in un Istituto Italiano di Cultura; la prima a Dakar nel 2019 coincise con l’inaugurazione ufficiale di apertura dell’Istituto nella capitale senegalese. Un destino sembra quindi sancire un rapporto particolare tra Gualazzini a questa importantissima istituzione culturale italiana all’estero. La sua mostra in Africa coincise con l’apertura del primo Istituto di Cultura in Senegal e qui a Praga è presente nell’anno del centenario del più antico Istituto Italiano al mondo.

Durante la rassegna sarà proiettato anche un video documentario sull’attività di Gualazzini in Africa prodotto da Small Boss e con la regia di Stefano Cattini. La mostra è realizzata con il patrocinio di: Ambasciata d’Italia a Praga, Ministero della Cultura della Repubblica Ceca, Municipio di Praga 1, Comites della Repubblica Ceca, Camera di Commercio e dell’Industria italo-ceca, associazione culturale Parma Palatina. L’Istituto Italiano di Cultura (Šporkova 335/14, 118 00 Malá Strana) è aperto al pubblico con i seguenti orari: dal Lunedì al Giovedì: 10,00 – 17,00; Venerdì: 10,00 -13,00; Sabato e Domenica: chiuso

Carlo Franza

 

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