L’esposizione ripercorre la lunga storia dell’arte xilografica e tipografica, attraverso il dialogo e il confronto tra alcune antiche edizioni illustrate della Biblioteca Reale e le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna per la rivista SMENS. La rassegna celebra l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista SMENS, donato da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna.

Dal 13 gennaio al 25 marzo 2023, la Biblioteca Reale di Torino ospita una mostra che ripercorre la storia della xilografia, partendo dall’esperienza della rivista SMENS, fondata da due artisti piemontesi, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna; un raffinato progetto che mette in dialogo poesia e arte e rende omaggio al fascino dell’incisione su legno.

Pubblicata in edizione limitata, stampata su carta di cotone e con torchio a braccia, con caratteri in piombo, SMENS è illustrata con opere originali degli stessi ideatori e di importanti figure dell’arte contemporanea quali Barry Moser, Leonard Baskin, Nespolo, Salvo e altri.

L’esposizione, curata da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna, promossa e organizzata dall’associazione culturale Nuova Xilografia, propone un confronto tra le incisioni su legno contenute in alcuni incunaboli ed edizioni del Cinquecento conservati alla Biblioteca Reale – come il Liber chronicarum di Hartmann Schedel, il Libellus de natura animalium, l’Opera de’ facti e precepti militari di Roberto Valturio – con 11 lavori realizzati da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna per SMENS.

“La rivista, afferma Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali di Torino, incrocia una relazione fondamentale nella storia dell’umanità, ossia quella tra la parola e l’immagine. Che si tratti dell’arte visiva, includendo l’ampio capitolo della comparsa e dell’evoluzione del libro, o che ci si soffermi sulle mappe infinite delle reti digitali, la complessità di questa relazione e la sua importanza per la forma della memoria è un tema cruciale della nostra cultura”.

“SMENS, dichiara Giuseppina Mussari, direttrice della Biblioteca Reale, non è solo un omaggio all’affascinante arte della xilografia, è un visionario esperimento di recupero e celebrazione dell’antica arte tipografica, ne ripete la sintesi tra testo e figure e recupera con rispetto filologico l’accurata manualità della composizione dei caratteri tipografici e delle matrici lignee nello spazio di una stessa forma di stampa. Questa esposizione e gli incontri programmati con i curatori, sono un’occasione importante, continua Giuseppina Mussari,  per diffondere, anche tra le nuove generazioni, il gusto per l’arte xilografica e la consapevolezza del grande potere creativo del libro”.

L’avventura di SMENS, che Gianfranco Schialvino definì “un’idea a suo tempo bizzarra, però vincente proprio per questa sua caratteristica di essere apparentemente assurda”, iniziò nel 1997 con la nascita dell’associazione Nuova Xilografia, e venne pubblicata semestralmente in undici numeri fino al 2003.

I primi dieci esemplari sono dedicati a una serie di concetti chiave del pensiero, per lo più giocati sull’opposizione: ‘bianco e nero’, ‘bene e male’, ‘verità e menzogna’, ‘natura e cultura’, ‘sacro e profano’, ‘panem et circenses’, ‘sogno e realtà’, ‘volontà e destino’, ‘verba et res’, ‘alfa e omega’; l’ultimo fascicolo, invece, è intitolato alla ‘follia’. La rivista e i suoi editori diventano un crocevia di dialoghi tra letterati, artisti, critici e pensatori. Tra gli estensori dei testi si trovano autori quali Mario Luzi, Norman Mailer, Mario Rigoni Stern, Gianfranco Ravasi, Federico Zeri, Roberto Sanesi, Elémire Zolla, oltre alle grandi voci del Piemonte, tra cui Nico Orengo, Guido Ceronetti, Francesco Tabusso, Giacomo Soffiantino, mentre le illustrazioni erano realizzate da importanti xilografi, quali Barry Moser, Leonard Baskin, Evgenij Bortnikov, Jean Marcel Bertrand, Nespolo, Salvo, Tabusso oltre agli stessi fondatori della rivista.

La rassegna è anche l’occasione per celebrare l’ingresso nelle collezioni della Biblioteca Reale di Torino dell’intero corpus della rivista SMENS, donato da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna. Accompagnano la mostra un catalogo edito dai curatori con la partecipazione dei Musei Reali e tre laboratori, dedicati alla tecnica xilografica, con esempi pratici (venerdì 13 gennaio, ore 16.00), sulla storia dell’illustrazione xilografica, applicata al libro ed alle “gazzette” di fine Ottocento (venerdì 10 febbraio, ore 16.00) e sulla vicenda di SMENS, con riferimenti agli autori, sia dei testi sia delle immagini (venerdì 10 marzo, ore 16.00); per l’occasione sarà presentato, attraverso bozzetti su carta, tavole di legno da intagliare e già incise, bozze di stampa, il numero 12 della rivista, dedicato all’Amore, con progetti e incisioni dei più illustri xilografi contemporanei, tra cui Mimmo Paladino e Giacomo Soffiantino.

Gianfranco Schialvino, pittore e incisore, nasce a Pont Canavese nel 1948. Si laurea in Storia della musica all’Università di Torino con Massimo Mila. Studia disegno con Tullio Alemanni. Espone dal 1971. Partecipa alle esposizioni collettive L’Incisione del Novecento in Piemonte (Torino, Circolo degli artisti, 1985) e The Artist and the Book in 20th Century Italy (New York, MoMA, 1992). Partecipa all’estero a più di cinquanta mostre personali: Stoccolma, Edimburgo, Montevideo, Buenos Aires, Montréal, Ankara. Ha collaborato fino al 2013 con il quotidiano La Stampa come recensore di mostre d’arte. Vive a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino.

Gianni Verna nasce a Torino nel 1942. Si diploma all’Accademia Albertina di Torino, allievo per la grafica di Francesco Franco e per la pittura di Francesco Casorati. Espone dal 1965. Partecipa alla XVIII Biennale di arti grafiche (Lubiana, 1989) e all’esposizione De Bonnard à Baselitz. Estampes et livres d’artistes: dix ans d’enrichissements du Cabinet des estampes, 1978-1988 (Parigi, Bibliothèque nationale de France, 1992). Partecipa a molte mostre personali in Italia e all’estero: Praga, Marsiglia, Lione, Firenze, Milano, Copenaghen, Ulm, Montréal, Madrid. Ha tenuto corsi di xilografia alla Scuola Internazionale di Grafica d’Arte Il Bisonte di Firenze. Vive a Quagliuzzo, in provincia di Torino.

Carlo Franza

 

 

 

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