ROMA – La mostra su Felice Barnabei al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia restera’ aperta fino al 30 agosto. La proroga di quasi due mesi è stata annunciata sul sito web del museo.

La mostra “CENTUM DEINDE CENTUM. Alle origini dell’archeologia nazionale” offre un viaggio nel tempo alla scoperta della figura di Felice Barnabei e del suo impegno pubblico che portò alla nascita del museo di Villa Giulia, ma anche dei suoi rapporti piú intimi e familiari che rivelano la figura di un uomo fuori dal comune, personalità di spicco nel panorama scientifico e politico italiano.

A 100 anni dalla scomparsa di Felice Barnabei ( Castelli 13 gennaio 1842 – Roma 29 ottobre 1922) è stato un  archeologo, politico italiano, deputato al Parlamento del Regno d’Italia,   la mostra punta i riflettori su un pezzo di storia d’Italia, e su una figura che fu testimone e protagonista della piena affermazione dell’archeologia come disciplina storica e  pioniere del concetto di valorizzazione e dei principi giuridici che ancora oggi tutelano il patrimonio culturale in Italia e sono diventati un modello a livello internazionale.

Dopo il ‘Barnabei Day’ del 29 ottobre 2022 realizzato presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e dedicato alla sua impresa più ambiziosa, quella di raccogliere in un’unica sede le antichità che venivano alla luce al di fuori delle mura della Capitale e fondare, quindi, nel 1889 a Villa Giulia il Museo Nazionale Etrusco, la mostra ricorda l’impegno profuso personalmente da Barnabei affinché i Musei diventassero non solo custodi della tutela, ma anche luoghi di diffusione della conoscenza scientifica del patrimonio culturale nel superiore interesse collettivo.

La mostra, curata da Maria Paola Guidobaldi, Valentino Nizzo e Antonietta Simonelli, vuole essere un racconto dell’articolata vicenda privata e istituzionale di Felice Barnabei, ricca di successi ma anche di amarezze in cui la storia personale di un uomo fuori dal comune si intreccia con la Storia della nazione.

Carlo Franza

 

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