Santi e Briganti. Opere dell’artista Matteo Guarnaccia in una originale mostra alla Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano
Per me, la creatività, è un dovere biologico. Sono un grande curioso, e per decenni mi sono occupato, e mi occupo, di portare a termine le mie curiosità attraverso la pittura, i disegni, i collage, la scrittura e le azioni… Ho disegnato, disegnato… scritto tutto quello che mi ha attraversato.L’arte è luce e nutrimento…L’amore è la più alta forma di consapevolezza…”(Matteo Guarnaccia)
“Santi e Briganti” – Immagini e pensieri da una coscienza ispirata dall’amore – è l’ultimo progetto pensato, ricercato e disegnato dall’artista Matteo Guarnaccia prima della sua scomparsa e dedicato a una serie di artisti, filosofi, musicisti, poeti, scrittori, rivoluzionari, guru, santi, pensatori, movimenti, outsider, trickster e compositori che hanno messo in discussione lo stato delle cose agendo di conseguenza, da Vivienne Westwood a Ipazia, da David Bowie a Bob Dylan, da Picasso ai Preraffaelliti, da San Francesco a Buddha, solo per citarne alcuni. Proprio come Guarnaccia, che ha sempre testimoniato – intensamente, attraverso la sua arte e la sua vita – lo stato delle cose, con azioni, gentilezza, rigore ed empatia.
A raccoglierne il pensiero e la creatività è il prezioso volume, pubblicato da ShaKe Edizioni in uscita il 18 ottobre 2024, che comprende più di cento ritratti dal tratto inconfondibile ed elegante, accompagnati da altrettanti pensieri dei protagonisti e schede a loro dedicate, oltre a numerose pagine che ripercorrono la straordinaria vita artistica di Guarnaccia e il suo percorso.
“Santi e Briganti” verrà presentato in anteprima giovedì 17 ottobre 2024 alle ore 18.00 da Antonio Colombo Arte Contemporanea, in via Solferino 44 a Milano, galleria da sempre presente con numerosi progetti di Matteo Guarnaccia, che inaugurerà la mostra dedicata agli oltre cento ritratti originali contenuti nel libro, esposti fino al 9 novembre 2024 nello spazio del “Magic Bus” all’interno della galleria.
Da musicisti come John Cage, Jim Morrison o Elvis Presley a filosofi come Apuleio, Ipazia o David Thoreau; da artisti come Vincent Van Gogh, Marcel Duchamp o i Futuristi, a icone come Vivienne Westwood, fino a rivoluzionari, guru, poeti, scrittori, santi, pensatori e outsider. I personaggi rappresentati provengono da mondi diversi, ma sono tutti affini per aver messo in discussione lo stato delle cose, come Matteo Guarnaccia che lo ha testimoniato attraverso la sua arte e la sua vita.
Nelle sue 256 pagine totalmente illustrate con 108 tavole in formato grande, il volume li racconta attraverso ritratti inediti ricchi di significati simbolici e caratterizzati dal tratto unico di Matteo Guarnaccia. Ciascun ritratto è inoltre accompagnato da un “pensiero”, una citazione del protagonista, insieme a un testo redatto da Matteo Guarnaccia e David Bernardini.
Scomparso nel 2022, Matteo Guarnaccia è stato una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea, protagonista negli anni Settanta della scena controculturale europea. Artista libero, raffinato e dai diversi talenti – dal disegno alla pittura, dalla scrittura alla docenza e dalla storia dell’arte alla musica – ha dedicato la sua vita e la sua arte alla bellezza della diversità, degli esseri umani e dell’universo, testimoniando sempre l’importanza di cercare l’origine delle cose. Un grande innovatore e “studioso”, colto, sincero e positivo, che ha sempre avuto uno sguardo acuto sul mondo, disegnando un meraviglioso e “possibile mondo”, elaborato con ironia, verità e bellezza.
Definito dalla critica: “… Un Bosch contemporaneo… Un uomo del Rinascimento dai lussureggianti mondi tribali…”, ma anche un fantastico narratore.
Matteo Guarnaccia (Milano 1954-2022) artista e storico del costume, è stato una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea. Già negli anni settanta è stato protagonista della scena controculturale europea, con la sua rivista psichedelica, “Insekten Sekte”. Attivo nel campo dell’arte, con mostre internazionali e installazioni: dalla Triennale di Milano alla Hall of Flowers di San Francisco, dalla Biennale di Venezia al Museo Pecci di Prato, dalla Fondazione Mazzotta e Mudima di Milano alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.
Ha esposto le sue opere in Italia, Olanda, Stati Uniti, Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Svizzera ecc. I suoi lavori compaiono su importanti riviste e cataloghi internazionali, fra cui Zoom (Francia), Underground Culture from all Parts of the World (Giappone): è uno dei pochi artisti italiani presenti nel prestigioso Art of Modern Rock di Grushkin & King del 2004.
Si è occupato di moda con vari progetti, collaborando con Vivienne Westwood (per la quale ha disegnato una Capsule Collection), Biba (Londra), Corso Como 10, Malo, Stephan Marais (Parigi). Nel campo del design ha lavorato accanto a Bruno Munari, Atelier Mendini, Italo Rota & Partners, Alessandro Guerriero, Piero Fornasetti.
Ha scritto e disegnato oltre sessanta “saggi” dedicati alle avanguardie e alle sottoculture del Novecento, pubblicati da diversi editori, tra cui Rizzoli, Phaidon, Hoepli, Mondadori, 24 ORE Cultura, oltre a collaborare con varie testate. Con ShaKe ha pubblicato Ribelli con stile (2009), Psichedelica (2010), Underground italiana (2011), Guernica Blues. Controstoria delle arti dal 1945 a oggi (2012), Sciamani (2016), Tutto ciò di cui hai bisogno è amore (2017), oltre ad aver illustrato splendidamente il classico travelogue di Terence McKenna, Vere allucinazioni (nuova ed. 2022).
Nelle sue 256 pagine totalmente illustrate con 108 tavole in formato grande, il volume li racconta attraverso ritratti inediti ricchi di significati simbolici e caratterizzati dal tratto unico di Matteo Guarnaccia. Ciascun ritratto è inoltre accompagnato da un “pensiero”, una citazione del protagonista, insieme a un testo redatto da Matteo Guarnaccia e David Bernardini.
Scomparso nel 2022, Matteo Guarnaccia è stato una figura di riferimento della cultura visionaria contemporanea, protagonista negli anni Settanta della scena controculturale europea. Artista libero, raffinato e dai diversi talenti – dal disegno alla pittura, dalla scrittura alla docenza e dalla storia dell’arte alla musica – ha dedicato la sua vita e la sua arte alla bellezza della diversità, degli esseri umani e dell’universo, testimoniando sempre l’importanza di cercare l’origine delle cose. Un grande innovatore e “studioso”, colto, sincero e positivo, che ha sempre avuto uno sguardo acuto sul mondo, disegnando un meraviglioso e “possibile mondo”, elaborato con ironia, verità e bellezza.
Carlo Franza