Celebri Natività dipinte. Capolavori da Correggio a Domenichino, da Gerrit van Honthorst a Mathias Stom.
Siamo al Natale 2025. La Natività di Gesù o Natività del Signore (o soltanto Natività, è contenuta nei Vangeli secondo Matteo e secondo Luca oltre che nel Protovangelo di Giacomo. Con la nascita di Gesù nasce la cristianità, tutto con
l’avvento dell’anno 1 dopo Cristo.
Il dipinto “La Santa Notte” di Correggio si trova nella Galleria d’Arte dei Maestri Antichi a Dresda.
Descrizione Il heil. Notte. La stalla si presenta sotto forma di una rovina con colonne, a destra, Maria si inginocchia e guarda Gesù bambino, che tiene con entrambe le braccia sopra la paglia della mangiatoia. Una luce brillante emana dal bambino e, come il volto di sua madre, illumina i pastori adoranti a sinistra della mangiatoia. Proprio davanti c’è un pastore anziano e barbuto che, muovendosi velocemente, si appoggia a un possente bastone; al centro è inginocchiato un uomo più giovane, che ha appoggiato il braccio sinistro sulla mangiatoia e guarda beatamente verso il cielo; un po’ più indietro, infine, alla colonna, c’è una cameriera che, accecata, tiene la mano sinistra davanti al viso. Un cane sta ai piedi dei pastori. Joseph è impegnato con l’asino nel mezzo a destra. In alto a sinistra, però, appare una danza rotonda di angeli adolescenti, discesi tra nuvole, con arti stranamente intrecciati. Sullo sfondo un paesaggio azzurro crepuscolo.
Il quadro riprende un episodio del Protevangelium di Giacomo: sulla strada per Betlemme, iniziarono i dolori del parto di Maria. Joseph trovò solo una grotta come alloggio, nella quale condusse Maria, poi cercò un’ostetrica. Quando tornò, una nuvola coprì la grotta, che si ritirò e una grande luce riempì la grotta in modo che gli occhi non potessero sopportarla… Questa idea pittorica di luce illuminata fu adottata da vari pittori anche prima di Correggio, prima da pittori delle Fiandre come Geertgen tot Sint Jans e Hugo van der Goes
Dal settembre 1746, “La Santa Notte” di Correggio(in alto a sinistra) si trova a Dresda, un dipinto che è stato inserito nell’inventario pittorico come “famosa notte”, famoso in tutta Europa. Prima del 1800, era il quadro più noto della collezione di Dresda e fu sostituito dalla Madonna Sistina
Nel XVI secolo, l’opera “L’Adorazione dei pastori” non era ancora famosa; fu solo con la sua riscoperta da parte di Annibale Carracci nel suo dipinto perduto L’Adorazione dei Pastori,
di cui esiste una copia abbastanza esatta di Domenichino(in alto a destra), che ciò fu modificato; è di Gerrit van Honthorst (4 novembre 1592 – 27 aprile 1656) è stato un pittore olandese. Fu uno dei seguaci di Caravaggio ed è considerato uno dei Caravaggisti di Utrecht. Gerrit van Honthorst aveva diversi pseudonimi: Gherardo delle Notti, Gerard van Honthorst, Gherardo Fiammingo o Gerardo van Hermansz.
La Natività di Mathias Stom. Genova e la Liguria l’avevano conosciuta proprio un anno fa, bellissima, emozionante, ma segnata dal tempo e dall’oblio. Dodici mesi dopo la ritroviamo in tutto il suo accecante splendore, tornata a nuova vita dopo un lungo lavoro di restauro. La Natività di Mathias Stom, pittore fiammingo di scuola caravaggesca della prima metà del Seicento, continua a sorprendere. L’opera è stata riscoperta dal collega Storico dell’Arte Giacomo Montanari (Università di Genova, oggi Assessore alla Cultura del Comune di Genova) all’interno del patrimonio storico-artistico della Provincia di Sant’Antonio dei Frati Minori, nella sede genovese del Convento della Visitazione.
Grazie al prezioso e fondamentale supporto della Casa di Cura Villa Montallegro, sul dipinto sono state realizzate importanti indagini diagnostiche, coordinate da Paolo Triolo (Università di Genova), necessarie per valutarne lo stato di conservazione e comprendere le fasi di gestazione compositiva che ne hanno accompagnato l’esecuzione. Il successivo restauro del dipinto e della cornice, affidato alla competenza di Elena Parenti in collaborazione con Nino Silvestri e sotto la direzione di Caterina Olcese (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria), ha permesso di restituire all’opera una miglior condizione conservativa e di valorizzarne l’alta qualità pittorica, rendendola un tassello di notevole importanza nella produzione di Matthias Stom.
Mathias Stomer, o Stom o Stomma è stato un pittore olandese o fiammingo nato a Amersfoort attorno al 1600 e morto in Sicilia dopo il 1650. Fu influenzato dall’opera dei seguaci non italiani di Caravaggio in Italia, in particolare dai suoi seguaci olandesi spesso indicati come Caravaggisti di Utrecht, nonché da Jusepe de Ribera e Pieter Paul Rubens. Non condivideva la preferenza degli altri caravaggisti del Nord per le scene di genere umoristiche e talvolta scabrose e per le elaborate allegorie decorative, ma prediligeva invece le storie della Bibbia. Lavorò in varie località italiane, dove godette del patrocinio di istituzioni religiose e di importanti membri della nobiltà. Mentre in passato l’artista veniva solitamente indicato come Stomer, oggi si ritiene che il suo vero nome fosse Stom, poiché questo è il nome che usava come firma. Insieme a Anton Van Dyck, Matthias Stomer è uno dei più importanti pittori dell’area dei Paesi Bassi che visitarono la Sicilia nel Seicento stabilendovisi per un lasso di tempo e lasciandovi opere significative che influiscono non poco sull’arte locale. Nello spazio di circa un decennio, egli realizza una trentina di opere, di cui solo una decina sono pervenute.
Carlo Franza
