Renato Volpini e le Intelligenze Meccaniche dall’Universo. La mostra alla Galleria Allegra Ravizza di Milano
La Galleria Allegra Ravizza annuncia la mostra “Intelligenze Meccaniche dall’Universo – 60 anni di ricerca su macchine spaziali e astronavi senzienti” personale di Renato Volpini (Napoli, 1934 – Milano, 2017), pittore e scultore fantascientifico, abile incisore e dinamico sperimentatore.
A partire dal 5 febbraio 2025 la sede milanese sita in Via Gorani 8 sarà conquistata dalla miriade di visionarie navicelle e macchine spaziali di Volpini che proietteranno lo spettatore nell’infinta volta celesta che ci cinge.
Unico nel suo genere, non etichettabile o incasellabile in alcun movimento artistico, Renato Volpini, napoletano di nascita ma urbinate di formazione, attinge alla tradizione e al fermento artistico a lui contemporaneo – l’Informale prima e la Pop Art poi- rinnovandoli e rielaborandoli continuamente tanto da mantenere sempre una sua autonomia distintiva. Come scrisse nel 2007 il celebre critico Gillo Dorfles, uno dei massimi sostenitori del suo lavoro, “l’interpretazione estremamente libera e autonoma della figurazione e della spazialità ha permesso da sempre a Renato Volpini di evitare l’incasellamento entro gli schemi dell’astrattismo o del naturalismo“.
Durante un soggiorno a Panarea nel 1961 Volpini racconta di aver avvistato una macchina spaziale sopra l’orizzonte del mare, da quel momento tutto il suo lavoro, all’insegna del movimento e della ricerca, si rivolge all’Altrove indagando ed immaginando quelle stesse rotte celesti che la scienza stava progettando di percorrere. Affascinato dal mito delle navicelle e dall’ingegneria spaziale, Volpini riadatta l’elemento meccanico generando sagome dai colori vivaci che assembla e unisce insieme per dare vita a nuove figurazioni surreali ed oniriche. Durante questo processo e montaggio di forme, l’artista giunge ad animare i consegni spaziali e a personificarli facendo confluire la soggettività dell’immaginario collettivo all’interno dell’oggettività della macchina. Le macchine volpiniane infatti prendono ragione e interiorizzano l’essenza umana. Il fruitore è dunque libero di viaggiare e attraversare l’Universo infinito non più come essere all’interno di un veicolo ma come macchina spaziale aliena, immedesimandosi nell’oggetto dinamico stesso grazie all’intelligenza e al carattere che quest’ultimo possiede.
La dinamicità della macchina è resa da Volpini attraverso la brillantezza e la vivacità dei colori che generano un mondo surreale e onirico in continuo movimento.
Lo spazio cosmico diviene dunque un’estensione della fantasia terrena animata da astronavi senzienti e intelligenze meccaniche che invaderanno lo spazio milanese in Via Gorani 8 fino al 31 marzo 2025.
Carlo Franza