Da noi in Italia sono tutti già indaffarati per le elezioni politiche nazionali  e regionali. Apparizioni, spartizioni, parole alte, parole basse, clima infuocato, primarie, secondarie, terziarie, quaternarie, e via andare, sulla falsariga delle ere geologiche denominate per l’appunto così, il resto è brutta copia della politica  italiana. Partiti grandi e piccoli, volti nuovi e volti da rottamare, ma tutti con programmi   incerti e non ancora definiti, e in fondo sono questi gli indicatori che contano. Forse  covano anche  i “masanielli”, mentre il tessuto della nazione e il popolo, in questo caso non bue, ma stanco e sfibrato dalle tasse, attendono […]