Con “Acquacciaio” Forges Davanzati ha realizzato in acciaio sculture dedicate alle creature dell’acqua.
Nel quadro storico del movimento ambientalista le relazioni tra artisti ed ecologia non sono meno evidenti e pregnanti di altri ambiti fino ad oggi tenuti in osservazione privilegiata, anzi nel clima culturale e artistico attuale, il profilo degli equilibri complessi e dello stato dei quattro elementi fondanti del mondo, acqua, aria, terra e fuoco ampliano i territori dell’immaginazione. Il Civico Acquario di Milano ospita “Acquacciaio”: la mostra di sculture di Andrea Forges Davanzati dedicate alle creature dell’acqua e realizzate in acciaio. Anellidi, Diatomee, Parameci, Madrepore, microscopici esseri rivivono nella forza e nella lucentezza dell’acciaio inossidabile. Troviamo in mostra anche installazioni di grandi sculture con cui Andrea Forges Davanzati vuole celebrare il rapporto tra arte, natura e scienza . La natura come fonte ispiratrice di forme, luci e movimenti. Lo studio e il disegno trasformano minuscole forme di vita in opere d’arte che l’acciaio, lavorato con moderne tecnologie, riproduce attraverso superfici riflettenti e specchianti fino a farle rivivere in enormi dimensioni. Le forme scultoree sono essenzializzate e, prive di ogni ornamento e citazione superflua, mantengono una forte carica espressiva: una geometria evocativa che rimanda a una natura silente, ma anche congiunzione di fascino estetico e difficoltà progettuale. Opere astratte che vivono e si muovono ancora grazie al sapiente utilizzo dell’acciaio inossidabile, tanto solido quando specioso, che rende evidente l’illusorietà della visione pura. Osserva Andrea Forges Davanzati: “Lavoro con l’acciaio inossidabile per la sua resistenza agli agenti atmosferici, ma anche per il suo modo di riflettere la luce. Mi piace come la superficie satinata o lucidata progressivamente a specchio rifletta una luminosità cangiante che consente di disegnare i volumi, quasi come con carboncino sfumato su carta. Quando piego del tondino di acciaio inossidabile con le mani, ma vale anche col processo meccanico, posso mantenere una curvatura regolare e progressiva in quanto il metallo è composto da molecole orientate nella stessa direzione.” La scienza e la natura offrono un supporto concreto alla pratica artistica. Le grandi creature di Andrea Forges Davanzati sono esposte negli spazi e nel giardino dell’Acquario come testimoni di una interpretazione artistica del mondo dell’acqua, come campo di osservazione privilegiati di un incontro che unisce natura, scienza e arte. Il rapporto tra discipline avviene con Forges Davanzati in modo dinamico e non programmato, va da sé che il vivere suo in Sardegna, ovvero in un habitat ancora tutto naturalmente vero, lo porta ad
esplorare una dimensione che ha acquisito una crescente importanza nelle poetiche attuali. Riproposizione, conservazione (vedi le alghe), permanenza, mutazione, ma anche metafora e analogia, vivono e si specchiano sui materiali lucidi che l’artista ci propone. La sua, è proprio il caso di dirlo, è arte contemporanea.
Carlo Franza