Ai Weiwei. Un capolavoro dell’artista cinese da 1 milione di dollari distrutto con un gesto sconsiderato da un pittore semiserio di origini dominicane a Miami.
Un pittore di origini dominicane in Florida ha distrutto un vaso del valore di 1 milione di dollari dell’artista e dissidente cinese Ai Weiwei in segno di protesta nei confronti del museo di Miami che lo aveva in mostra. La notizia è stata data in anteprima dal South China Morning Post. Maximo Caminero, cinquantunenne, è stato arrestato dopo aver preso dal museo Perez Art Museum di Miami un vaso, facente parte dell’installazione dell’artista cinese Ai Weiwei e averlo gettato a terra volontariamente, frantumandolo. L’uomo è stato subito bloccato dagli agenti, ha detto di aver compiuto il gesto per protestare contro il museo che, a suo dire, esponeva solo opere di artisti internazionali e non anche locali, e di essersi ispirato a una delle foto della mostra. Infatti ha spiegato di essere un ammiratore di Ai e di aver tratto ispirazione proprio dalle foto del maestro cinese. Poi, resosi conto di rischiare la prigione, ha cambiato versione. Abbandonata la motivazione della protesta contro i curatori del museo che preferiscono opere straniere, Caminero ha detto: «Ero lì e ho visto quelle foto in cui Ai rompeva un vaso prezioso, ci ho letto una forte provocazione intellettuale e ho voluto replicare la performance di protesta». Caminero, pittore che vive a Miami da tempo, ha poi aggiunto di non sapere che quel vaso valeva tanto e di essere lui stesso fan di Ai Weiwei e delle sue opere. Il vaso distrutto fa parte di una serie di 16 vasi antichissimi, di oltre 2.000 anni fa, poi dipinti dall’artista cinese, opere risalenti alla Dinastia Han che dominò la Cina tra il 206 a.C. Cristo e il 220 d.C. Ai Weiwei aveva contribuito dipingendoli parzialmente di colori vivaci e battezzando il lavoro «Coloured Vases». Nel museo di Miami erano esposti a terra, sotto tre gigantografie di Ai Weiwei nelle quali il maestro cinese fa cadere un altro vaso Han nell’installazione «Dropping a Han Dynasty Urn», immaginata per richiamare l’attenzione sulla valutazione dell’arte e degli oggetti contemporanei e sulla loro fragilità. In passato Ai ha spesso utilizzato antichi manufatti come base per le sue opere, suscitando anche polemiche al riguardo. Su alcuni vasi antichi ha dipinto anche il logo della Coca cola. In base alla legge, Caminero rischia fino a cinque anni di carcere. Ai Weiwei, 56 anni, cinese, è uno degli artisti contemporanei più considerati e più vivaci artisticamente. Il suo nome è legato al disegno del Nido d’Uccello, lo stadio dei Giochi olimpici di Pechino 2008. Ma poi è entrato in rotta di collisione con il potere cinese per le sue critiche sul fronte dei diritti umani e della corruzione. Nel 2011 Ai Weiwei è stato in carcere per 81 giorni e da allora gli è stato ritirato il passaporto. Ai Weiwei, che a causa delle sue espressioni di dissenso politico è confinato in Cina, è stato così informato del fatto, ed ha commentato: «Le mie opere sono spesso danneggiate durante le esibizioni in giro per il mondo. Mi sono detto: ci penserà il museo, o l’assicurazione». Quando ha conosciuto i dettagli del gesto, però, Ai Weiwei ci ha ripensato: «È stato un artista, allora non va bene».
Carlo Franza