Omar Galliani, artefice del grande disegno italiano, in mostra all’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Un grande artista lo si riconosce dagli appunti di viaggio, dagli schizzi, dai disegni che colgono velocemente quanto visto e pensato. Omar Galliani (1954 Montecchio Emilia, qui vive e lavora) è artista che va riconosciuto senza troppe parole. Adesso nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (ex chiesa di S. Ignazio, via Belle Arti 54), vi troviamo “Croquis de voyage. I libri dei ritorni”, la prima mostra mai realizzata con i taccuini di viaggio di Omar Galliani, l’Artista che ha portato nel mondo “il grande disegno italiano”. Schizzi, appunti, primi pensieri per altri più vasti disegni, disegni compiuti; nei taccuini da viaggio di Galliani si susseguono le molteplici declinazioni del linguaggio che ha preceduto e contribuito a creare la scrittura. La mostra ospita circa quaranta taccuini, riempiti da Galliani nei viaggi in America e Asia, Europa e Africa, un giro del pianeta con una matita che rappresenta, disegna, riproduce, appunta mondi. Galliani disegna paesaggi del mondo e dell’Italia , di Cina e Zanzibar, di Bali e di Otranto, di Grecia e Vietnam. E nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna è esposto anche “Respiro”, un’icona di quattro metri per quattro simbolo dell’alfa e dell’omega del viaggio dell’uomo sulla terra e nel cosmo. Il grande disegno a matita su tavola, illuminato dal lucernaio dell’ex Chiesa di S. Ignazio, sovrintende al dispiegarsi delle linee e dei tratti dei taccuini da viaggio custoditi nelle bacheche di vetro. Segno, disegno scrittura, tracce, Galliani insegue il mondo e lo ferma con, magia,maestria e mistero; vi appunta visi, volti, alberi, ulivi, fiori, cose e miti, luce e tenebre, eppoi una serie di tracce e di alfabeti del mondo. Ecco un’eccellenza dell’arte italiana, classicità e modernità, passato presente e futuro, che vive a Bologna ma insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Carlo Franza