indeximages6david-bailey-and-catherinec2a0deneuve-1965“ Parlo per ore con il soggetto prima di scattare una foto. Cerco di capire, ma senza empatia. Se c’è empatia si finisce col non dire la verità. Il giudizio dev’essere asettico. Non so se perché vengo dall’East End, certamente non sono uomo di compromessi. Ho sempre fotografato quello che volevo, se qualcosa non mi piace, non faccio niente, neanche se me lo chiede Anna Wintour”. Con oltre 300 scatti in mostra, dal titolo “Stardust” (ovvero Polvere di stelle) il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano celebra David Bailey(Londra 1938), uno dei più grandi Johnny-Depp-1995-®-David-Baileyfotografi viventi e offre al pubblico uno sguardo inedito su un artista iconico, che ha ritratto in modo creativo e sempre stimolante soggetti e gruppi, catturati nel corso degli ultimi cinque decenni: molti di loro famosi, alcuni sconosciuti, tutti coinvolgenti e memorabili. Istrionico, surreale, graffiante, autoironico, certamente grande, grandissimo fotografo, amante anche del cinema e della pittura. Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura e Tod’s, la mostra segna l’inizio di una SCAN0016collaborazione pluriennale tra la prestigiosa azienda internazionale e il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea per la produzione di grandi mostre sugli artisti protagonisti del nostro tempo.

Universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, David Bailey è l’autore di alcuni tra i ritratti più iconici degli ultimi cinque decenni. I suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l’atmosfera degli anni Sessanta a Londra, quando con i suoi scatti ha fatto nascere stelle di una nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l’energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il 13.-Rolling-Stones-Avebury-Hill-1968-®-David-Baileysuo stile.
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Curata dallo stesso artista e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine ICON, la mostra contiene una vasta serie di fotografie, selezionate personalmente da Bailey come le immagini più significative o memorabili della sua carriera, che ha attraversato più di mezzo secolo. Innovativa e provocatoria, l’opera di Bailey include immagini intense ed evocative di attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi. Ha fatto, per la mostra milanese, tutto da solo eccetto la copertina del volume edito in Italia da Skira, realizzata dall’amico Damien Hirst che ha inserito una stella rossa al posto del suo occhio.
Il coinvolgimento tra artista e e6c680e6dfd88e78149a73f57c52c05csoggetto è palpabile e presente in tutti i suoi scatti: da quelli realizzati con celebrities come Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson e Kate Moss, ai nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il david-bailey-8suo progetto “Democracy” tra il 2001 e il 2005; dalle icone della musica come i Beatles o i Rolling Stones, a grandi protagonisti delle arti visive come Salvador Dalì ritratto insieme ad Andy Warhol, ma anche Francis Bacon o Damien Hirst. Il percorso della mostra non procede cronologicamente, ma per temi, mettendo a confronto generi molto diversi: dalla fashion photography agli still lives, fino alla fotografia di viaggio. La mostra ripercorre per capitoli ritratti, luoghi e personalità insieme agli scatti raccolti da Bailey intorno al mondo: immagini dell’India, dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e del Sudan convivono così in un continuum con quelle dell’East End londinese e quelle più glamour delle “Pin-Up”.

Per questa esposizione, l’artista ha realizzato nuove stampe in gelatina d’argento, che gli hanno permesso di rivedere ogni singola immagine. Il suo stile inimitabile e senza tempo cattura lo Zeitgeist, ossia lo spirito del tempo, la tendenza culturale dominante, e la vitalità della cultura moderna attraverso la sua peculiare interpretazione, sicchè le immagini, i suoi scatti e i suoi ritratti trasmettono una creatività e un temperamento che sono inequivocabilmente targati David Bailey.

Carlo Franza

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