L’artista Anish Kapoor nel mirino di vandali che hanno nuovamente imbrattato la sua grande scultura a Versailles con scritte antisemite.
Il danno è stato compiuto sabato notte, ma oggi le scritte offensive, di cui alcune antisemite, sono ancora lì, all’ingresso della grande scultura “Dirty Corner” di Anish Kapoor, installata nel parco della Reggia di Versailles. L’opera è stata trovata coperta da scritte antisemite e contro la scultura stessa fatte con della vernice bianca: “La regina sacrificata, due volte oltraggiata”, “Il secondo stupro della nazione a causa dell’attivismo ebraico deviante”. E’ stato il secondo attacco, ma l’artista anglo-indiano stavolta non ha la benché minima intenzione di far ripulire il ferro dell’installazione: “Il lavoro è diventato un ricettacolo per la politica sporca di vandali antisemiti, razzisti e monarchici di destra. Non permetterò che questo atto di violenza e di intolleranza sia cancellato. Dirty Corner sarà ora contrassegnata dall’odio e io conserverò queste cicatrici come un ricordo di questa storia”, ha dichiarato l’artista. ”. Anish Kapoor, famoso scultore britannico, ebreo, nato in India nel 1954 e che da anni vive a Londra, ha per ora deciso di non rimuovere le scritte: “Sono convinto che non vada cancellato nessuno di questi insulti, di queste parole proprie dell’antisemitismo che si vorrebbe subito dimenticare. Ora queste parole infamanti sono parte della mia opera, la superano, la stigmatizzano in nome dei nostri principi universali. D’ora in poi, sfido i musei del mondo a mostrarla così com’è, portatrice dell’odio che ha attirato. Questa è la sfida dell’arte”.
Fleur Pellerin, Ministro della cultura francese, ha invece riportato in un tweet che si tratta di un atto contro la cultura; Catherine Pegard, presidente dell’istituto, si è detta «scioccata»; e il presidente Hollande, in un comunicato, ha denunciato “con forza” questo atto e ha espresso la sua solidarietà all’artista Anish Kapoor. La polizia si sta occupando del caso e dovrebbe sfruttare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza. Una fonte vicina alle indagini citata da Le Monde ha parlato di un messaggio di “tendenza monarchica”.
Carlo Franza