1437674720_034875_1437685904_noticia_normal                         Il Consiglio Provinciale di Lleida(Catalogna-Spagna) ha censurato il manifesto della mostra Untitled Exhibition(ism) di Miguel Andrés Yecla che ultimamente ha esposto nella Sala Gotica dell’Instituto de Estudios Ilerdenses. Nella versione originale della locandina l’artista compariva completamente nudo, con tutti gli attributi in bella evidenza, stringendo nella mano sinistra una bandierina americana e in quella destra un’immagine pixellata del suo volto. Sul basso ventre ben visibile e a chiare lettere un messaggio tatuato “ Temet Nosce”, ovvero “conosci te stesso”. Ma lo sdegno dell’artista è stato enorme quando ha scoperto che il manifesto era stato modificato, tagliato proprio nelle parti più significanti. E’ stato detto che tale censura era stata effettuata per salvaguardare i minori, a cui non è neppure consentito l’ingresso alla mostra. Pare anche che le fotografie e i video esposti in mostra siano stati oggetto di una lunga trattativa tra Yecla e i responsabili del centro. Ma l’arte può essere sottoposta a logiche moralizzanti o dovrebbe esserne fuori ? Decenni di storia dell’arte, anzi millenni, e ancora dopo l’arte greca, l’arte romana, il Rinascimento, i nudi michelangioleschi ecc. ecc., la nudità fa ancora scalpore? Scusate, ma fa più scalpore il nudo maschile a quanto pare, meno quello femminile.

Carlo Franza

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