I nudi di Livio Moiana a Monza. Super scatti d’autore che sono racconto di poesia e libertà.
Le Cucine di Villa Reale a Monza ospitano fino al 4 febbraio la mostra fotografica “Shapes (of freedom)” di Livio Moiana, nella splendida cornice della Sala Meritalia. L’esposizione di Livio Moiana è un racconto di libertà, di poesia, di vita nel senso più ampio del termine; le fotografie, in bianco e nero, rappresentano corpi nudi, mai volgari, in diverse pose, abbracci, incastri, linee morbide o spezzate, che riempiono lo spazio in un continuum senza margini, fino a racchiudere l’infinito dell’essenza. Gli scatti di Moiana analizzano la società contemporanea, veicolano emozioni forti e primitive, colgono preziosi attimi dell’esistenza umana, in un’altalena di desideri, passioni e proiezioni che, infine, sfociano in un potente grido di libertà. Quel che è interessante è che Moiana prima dello scatto fa prendere forma a uno “scarabocchio”, ovvero la fotografia prende forma sulla carta.
Corpi che si intrecciano, linee di corpi che si fondono in uno scambio energetico, quasi fossero luci e ombre a danzare.
Moiana è nato a Como nel 1960, ma vanta origini in un paesino del varesotto. Studi allo Ied di Milano, esperienze a Miami, poi un ritratto fatto ad un conoscente, Nikki, uno speaker di Dejeey Television e Radio Capital, gli ha permesso di essere notato dal titolare, Claudio Cecchetto di Radio Capital, che gli ha affidato il ruolo di fotografo ufficiale della radio. Fu una svolta nella sua fotografia perchè potè finalmente dedicarsi alla fotografia di ritratto sia per personaggi noti che per pubblicità. Continuando a lavorare in parallelo con moda e ritratti, dal 2000 Moiana incomincia a sviluppare la fotografia dei corpi umani in bianco e nero fino al 2002 quando esordisce con la sua prima mostra di corpi nudi.
Carlo Franza