Povera Matera abbandonata, altro che Capitale della Cultura nel 2019. Matteo Renzi si bea di durare fino al 2019 per presenziare l’evento.
Quel Matteo Renzi, nostro non amato Presidente del Consiglio, si riempie spessissimo la bocca di Cultura, Arte, Pompei, ecc. ecc. Ma si riempie la bocca solo di parole, perché di tutto ciò che dice ben poca cosa si concreta. Anzi, a dire il vero non succede nulla, ma proprio nulla, non si concretizza nulla. Ora sentite, Matera dovrebbe essere la Capitale della Cultura nel 2019. Non ci credo affatto. Matera è stata la capitale della Cultura in altra epoca con Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Rocco Mazzarone, Giovanni Russo,ecc.! Ultimamente alla Leopolda di Firenze Matteo Renzi ha detto: “Matera ha le condizioni per fare nel 2019 una città della cultura che sia indimenticabile, basta questo”. Questo cosa? Non si sa. Certo che ha spiegato -ma pare un avvertimento- la differenza tra mah e wow (il mah appartiene ai disfattisti misoneisti, cioè gli italiani e il wow agli entusiasti solidali, cioè gli americani). Matteo Renzi si è fatto un giro di questi tempi a Matera? Io ci sono stato, e ho approfittato anche per far visita alla Tomba di Rocco Scotellaro nel cimitero di Tricarico, di cui ho sempre cara memoria. Basterà asfaltare qualche strada per equiparare Matera alla Milano dell’Expo? Beh Milano è la grande Milano, e Matera è la città dei Sassi con qualche possibilità in meno. Vi do qualche nota: la biblioteca provinciale Stigliani, per esempio, con 30mila volumi antichi, 100 manoscritti, 60 incunaboli, 130mila volumi moderni e 1200 testate, è passata sotto la Regione e grazie ai 25mila euro di finanziamenti non solo non compra un libro da un anno ma ha un futuro incerto, così come la Casa di Ortega il Polo Museale inaugurato un anno fa e mai aperto, e il Cineteatro Duni l’unico Cineteatro della città che ha chiuso a maggio. Sotto elezioni, tante parole, faremo, faremo, faremo. Sta di fatto che a Matera ci sono solo i Sassi e nei Sassi locati i “resort” , ma con dei prezzi da capogiro. E la Cultura? La Cultura si è fermata a Eboli a voler parafrasare il romanzo di Carlo Levi.
Carlo Franza