Alberto Serighelli, stampatore di eccellenza. Alla Galleria Bellinzona di Milano, una mostra certifica il lavoro di uno dei maggiori stampatori d’arte italiani.
Fino al 30 aprile 2016, la Galleria Bellinzona di Milano (via Volta 10) omaggia Alberto Serighelli, uno degli stampatori italiani che ha scritto pagine importanti nella storia della grafica del Novecento e che ha lavorato con artisti quali Appel, Baj, Bertini, Boetti, Cavaliere, Corneille, Dorazio, Dova, Jorn, Mattioli, Munari, Rauschenberg, Rotella, Schifano, Tadini, Vedova, Veronesi, e molti altri. L’esposizione, che si tiene in occasione del quarantesimo anniversario dalla nascita della stamperia Arte3 di Fizzonasco (MI), fondata dallo stesso Serighelli, propone un percorso attraverso l’universo creativo di sei artisti italiani Ugo Nespolo, Emilio Isgrò, Arnaldo Pomodoro, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Nicola De Maria, che hanno creato per l’occasione un’opera ciascuno contenuta in una cartella celebrativa a edizione limitata. “Dico solo grazie – afferma Alberto Serighelli – a tutti gli artisti che hanno attraversato la mia vita, che mi hanno dato fiducia, qualche volta coraggio, che mi hanno offerto la possibilità di affiancarmi a loro con rispetto e attenzione. Da ognuno ho ricevuto un’idea, ho appreso cose che non conoscevo, ma soprattutto ogni opera faceva scattare in me quella molla che mi spingeva a migliorarmi, rinnovando la passione per il mio lavoro”. Ugo Nespolo ha ideato una serigrafia nello stile dei suoi caratteristici “musei”, all’interno della quale ha inserito citazioni di opere di Chia, Paladino, Pistoletto, Arnaldo Pomodoro. Quello che ne risulta è una soluzione armonica e giocosa che sottolinea il clima di empatia in cui nascono e si concretizzano esperienze che chiamano in causa l’autore e lo stampatore. In Emilio Isgrò è maturata una soluzione che abbinasse i suoi caratteristici testi cancellati con un argomento che si potesse collegare a questo evento. L’ha trovata nella prima pagina di un articolo comparso sulla rivista “Serigrafia” da lui opportunamente contaminato lasciando alcune finestre di lettura che permettono all’osservatore curiosi collage linguistici. Arnaldo Pomodoro ha realizzato un’acquaforte-acquatinta che si collega a una delle prime indagini materiche di quasi cinquant’anni fa che Io hanno condotto alle attuali soluzioni scultoree, caratterizzate da scritture cuneiformi. Nella sua serigrafia riportata su acciaio inox, Michelangelo Pistoletto ha inserito i barattoli di colore adoperati quotidianamente da Alberto Serighelli che nella loro sequenza di colature forniscono un interessante contrasto cromatico con il foglio metallico che fa da sfondo e da contenitore dell’insieme. Nel suo complesso lavoro, Mimmo Paladino si è affidato all’acquaforte-acquatinta, al collage di materiali eterogenei come il legno, il canneté e i cartoni vegetali. Tali elementi sono stati da lui utilizzati per l’ordinamento a rilievo di alcune strutture iconografiche che costituiscono la personale cifra affidata a un’austera simbologia senza tempo. Nella serigrafia di Nicola De Maria, l’artista porta il visitatore nel suo magico mondo ad assaporare la musica del colore che travalica il senso della materia. E’ una mostra che offre da una parte un omaggio ad uno del maggiori stampatori d’arte italiani ( vedi Upiglio, Severgnini, ecc.), dall’altra trova nella cartella di commemorazione dei 40 anni di lavoro, un’edizione credibile di collezione.
Carlo Franza