40a3c215fad1a4d69e2a1d43a4a8adc6d230f654Un appuntamento da non perdere assolutamente. Un capolavoro da guardare e riguardare. Si tratta di ripercorrere l’affascinante e intricata storia del ritratto marmoreo di Antinoo diviso in due frammenti: il volto e il busto. L’uno è conservato presso l’Art Institute di Chicago, l’altro al Museo Nazionale Romano e da oggi entrambi in mostra a Palazzo Altemps. Dopo Chicago, l’esposizione riunisce a Roma fino al 15 gennaio 2017 i due pezzi, assieme a una ricostruzione che ricompone l’originale, e ripercorre anche le ricerche che hanno consentito di identificare i due frammenti come parti di un’unica scultura. L’esposizione è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma e dal Museo Nazionale Romano con Electa, l’evento è stato curato da Alessandra Capodiferro. L’identificazione e il ricongiungimento dei due pezzi sono stati possibili grazie alla collaborazione di specialisti e studiosi del J. Paul Getty Museum, dell’Art Institute e dell’Università di Chicago. Il risultato di questa ricerca avviata un paio d’anni or sono è adesso visibile a Palazzo Altemps, grazie al modello 1:1 in gesso del volto di Antinoo accostato al busto: è così restituito l’aspetto originario che l’opera aveva in età romana. Il viaggio da Roma a Chicago di questo frammento è un’ulteriore prova della forza straordinaria del “mito del giovane Antinoo”, del quale si contano già in antico numerosi ritratti e repliche. Anche la contemporaneità ha mostrato grande interesse per il favorito di Adriano, come rivela la fotografia di Olivier Roller che completa questo focus espositivo sul celeberrimo ritratto di Antinoo e la sua storia.

Carlo Franza

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