A Bob Dylan il Premio Nobel per la Letteratura.
Uomo e artista, letterato e poeta, cantautore e soprattutto mito per tante generazioni. Un mito vivente Bob Dylan. La notizia ha certo fatto sobbalzare tutti, perché Dylan non è solo emblema vivente del rock, ma oggi anche Premio Nobel. Di ciò pochi ne stanno parlando e pochi ne stanno scrivendo.
L’Accademia Svedese che gestisce i Nobel ha infatti deciso di assegnare il più alto riconoscimento mondiale per la letteratura, al cantautore statunitense con questa motivazione: “per aver creato una nuova espressione poetica nell’ambito della grande tradizione della musica americana”. Bob Dylan, nato il 24 maggio del 1941 a Duluth(Minnesota) con il nome di Robert Allen Zimmerman, è un cantautore e compositore statunitense. E’ stato anche scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico, e nei suoi testi da sempre ha affrontato temi politici, sociali e filosofici, sfidando le convenzioni della musica pop e appellandosi alla controcultura e spaziando poi dal country al rock al blues al jazz e infilandosi anche nella musica popolare inglese, nonostante gli esordi che l’hanno consacrato siano stati proprio legati al folk-rock, con l’album “Bringing it all back home” del 1965.
Ora il Nobel è arrivato quando ormai Dylan si è posizionato in cima alla carriera. Per la verità di premi ne aveva già avuti, basti pensare che, nel 1991 arrivò il Grammy Award alla carriera e dieci anni dopo il Premio Oscar per la canzone Things Have Changed, dalla colonna sonora del film Wonder Boys; ha vinto ancora il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of Arts nel 2009 e la Presidential Medal of Freedom nel 2012. Né va dimenticato che lo scorso anno, nel 2015, Rolling Stones lo ha inserito primo nella lista dei 100 migliori cantautori del mondo.
Ora il Nobel è stato un giusto riconoscimento mondiale a chi nelle musica e nelle parole ha travasato la forza e l’anima della poesia,certo anche il cuore del mondo.
Carlo Franza