Giovanni Boldini, il pittore della Belle Epoque, è sbarcato all’Ermitage di San Pietroburgo .
La mostra “Boldini. Painter of the Belle Époque” , fa proprio bella mostra all’Ermitage Museo Statale di San Pietroburgo, e soprattutto tiene alto il nome dell’Italia e della cultura artistica del nostro paese. Dopo la Repubblica Popolare Cinese, è approdata per la prima volta in Russia una mostra dedicata a Giovanni Boldini. Cinquantaquattro capolavori dell’artista ferrarese sono esposti a San Pietroburgo, nella prestigiosa cornice del Museo Statale dell’Ermitage. Per il direttore dell’Ermitage, Michail Piotrovsky “quella di Boldini è una mostra di grande successo, mi aspetto numeri importanti, i russi resteranno stupiti dalla bellezza delle opere di Boldini”.
Il fulcro dell’esposizione, curata da Barbara Guidi con la collaborazione di Maria Luisa Pacelli, è costituito dalle 37 opere provenienti dalle collezioni del Museo Giovanni Boldini di Ferrara, che permettono di documentare tutta la carriera dell’artista, evidenziando il ruolo di spicco del ferrarese nel rinnovamento della pittura italiana e internazionale. Il progetto vanta, inoltre, la partecipazione di importanti istituzioni museali italiane: dalle gallerie fiorentine degli Uffizi e di Palazzo Pitti alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, dalla Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” di Barletta alla Galleria Nazionale di Parma, dai Musei Civici di Pavia alla Collezione Salce di Treviso, rappresenta una nuova opportunità per valorizzare l’opera di Boldini oltre i confini italiani.
L’esposizione consente sicuramente al pubblico russo di ripercorrere la parabola creativa di Boldini: dalle prime esperienze nella Firenze dei Macchiaioli alla produzione successiva all’approdo nella Parigi degli impressionisti fino al successo con quelle icone della ritrattistica con cui si impone sulla scena internazionale. Per restituire il contesto nel quale lavorò e per raccontare la vicenda dei suoi contemporanei, il percorso è completato da una selezione di opere di altri celebri pittori italiani come Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Paolo Troubetzkoy e Vittorio Corcos, attivi tra Italia e Francia al volgere del secolo e che, insieme a Boldini, animarono la scena artistica del tempo. A differenza dell’edizione cinese è presentata in questa sede anche una sezione dedicata a manifesti pubblicitari dell’epoca, provenienti dalla Collezione Salce di Treviso.
Carlo Franza