L’inglese Lesley Foxcroft a Milano in mostra alla galleria A arte Invernizzi con il suo minimalismo che ridisegna lo spazio. Una lezione esemplare.
La galleria A arte Invernizzi di Milano ha inaugurato una mostra personale di Lesley Foxcroft, artista inglese di significativo linguaggio e spessore, e in galleria si trovano esposte opere realizzate appositamente per gli spazi che le accolgono, 6 opere di piccole dimensioni al piano superiore, e 9 grandi lavori al piano inferiore. L’artista opera tra minimalismo e costruttivismo, intercetta e ridisegna lo spazio, inchioda elementi geometrici, li itera, li assembla, li segmenta, li modula.
Nella prima sala del piano superiore si trovano lavori in gomma industriale, quali Folds e Knotted, materiale relativamente nuovo per l’artista inglese, che tuttavia lavora da sempre con materie prime semplici e basilari dall’uso fondamentalmente quotidiano – quali carta, cartoncino e MDF. In queste opere come anche nell’installazione Eye level, presente nel secondo ambiente del piano superiore, Foxcroft utilizza un linguaggio essenziale e rigoroso per manipolare la materia e creare forme non comunemente ad essa associate. La capacità di evidenziare delle caratteristiche del materiale meno note rispetto alle qualità che ne risultano evidenti dall’utilizzo quotidiano, appare evidente anche in Stacked o Milan corner e negli altri lavori esposti al piano inferiore della galleria e realizzati in MDF. Foxcroft riesce a combinare la flessibilità della materia prima in un equilibrio perfetto con la semplicità degli elementi funzionali – quali uncini, asole, morsetti o viti – tanto da creare una nuova entità, un nuovo insieme, che guida la percezione in modo nuovo, chiaro e logico-razionale.
Il lavoro di Lesley Foxcroft (Londra, 1948) pare avere una così forte familiarità con la materia che ne fa l’uso che più gli aggrada. L’artista inglese costruisce, monta e smonta a suo piacimento i materiali che assembla, essenzializza, estroflette come nelle linee mdf che panciute movimentano il territorio e lo spazio. Arte senza cornici, anzi arte oltre la cornice, piani di mdf rettangolari o intersecati a stella offrono non solo un dato estetico architettonico, ma piani di composizione color legno che si allargano sulle pareti bianche, per cui lo spazio è nuovo rispetto al clima originario delle pareti-stanza. I lavori lasciano trasparire una resa estetica sensazionale, un po’ monastica ma capace di far respirare l’arte, l’opera, ogni opera, attraverso un’aura interrogativa, di resa alle geometrie che qui aprono e chiudono ogni senso, ogni origine e ogni fine.
Carlo Franza