Il trionfo del “Bianco e nero”nell’arte, in mostra alla Galleria Consadori di Via Brera a Milano. Eccezionali capolavori del Novecento.
Sono colori il “bianco” e il “nero”? Certo che lo sono. Colori utilizzati nell’arte in genere, li hanno descritti i poeti attraverso il simbolismo e li hanno utilizzati gli artisti italiani e stranieri come Malevic, fondatore del Suprematismo, che nel 1918 ideò un quadrato bianco su fondo bianco. Sono innumerevoli le immagini che affiorano nella mente pensando al “Bianco e nero”.
Il bianco e il nero lo troviamo nella moda, nell’arte, negli arredi. Il secolo del Novecento è stato per i due colori il trionfo. Un accostamento di intramontabile raffinatezza ed energia; un gioco di contrasti e di opposizioni a cui la Galleria Anna Maria Consadori dedica la sua mostra “Bianco e nero”, aperta nello spazio di via Brera 2 a Milano.
In uno scenografico allestimento rigorosamente “black and white”, sono esposti dipinti, sculture, mobili, oggetti di design, arredi e tappeti realizzati dai grandi maestri dell’arte e del design. Si va dalle credenze di Willy Rizzo, alla libreria “Nuvola rossa” di Vico Magistretti, passando dalle poltroncine di Vittorio Gregotti, le sedie di Enzo Mari e lo “Specchio misuratore” di Superstudio. Fontana Arte e Carla Venosta firmano le lampade esposte. Mentre nell’arte spiccano le opere di Bruno Munari, Agostino Bonalumi, Carla Accardi, Angelo Savelli, Damien Hirst, Helmut Dirnaichner e Richard Hambleton. Non manca una sezione dedicata alla fotografia d’epoca e contemporanea. Il tutto, immancabilmente, in “Bianco e nero”.
Carlo Franza