image001Gaetano Cortese  uno dei nostri ambasciatori italiani tra i più colti e preparati  e con una professionalità diplomatica  ad ampio raggio,  ha pubblicato un nuovo volume dal titolo “Il Palazzo sul Tiergarten. L’ Ambasciatimage00113a d’Italia a Berlino nel 145° anniversario delle relazioni diplomatiche fra l’ Italia e la Germania e nel 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma“. Fa parte di una interessantissima collana, editata dagli Stabilimenti tipografici Carlo Colombo di Roma, che fa il punto sul patrimonio architettonico e artistico delle nostre sedi diplomatiche nel mondo, e non solo, ma luoghi anche che vivono come sedi museali in quanto ricchi di raccolte d’arte, ovvero con  dipinti, sculture, arazzi, mobili,  mosaici, vetri e  argenti. Il volume  sull’Ambasciata di Berlino si aggiunge ad altri tomi pubblicati, non ultimo quello su Vienna che abbiamo già recensito su Il 1280px-Be_ItalianEmbassy_01Giornale. La collana dell’editore Colombo è diretta dall’Ambasciatore Gaetano Corteamb_berlino_smse che ha curato personalmente i volumi sulle ambasciate a Bruxelles, L’Aia, Oslo, Washington e Vienna. L’opera in questione è completamento degli otto volumi editi fra il 1969 e l’89 curati da Maria Pia Fanfani dedicati alle centotredici ambasciate d’Italia nel Mondo.  Un testo fondamentale ricco di notizie storico-artistiche e architettoniche capace anche d’essere testo di base per gli Storici dell’Arte che portano avanti studi sul nostro patrimonio nel mondo.  E’ certo che la nostra Ambasciata a Berlino è una delle sedi diplomatiche_MG_3089 italiane di maggior prestigio, intanto per i rapporti intensi che già l’Italia ebbe nel ventennio fascista, eppoi  anche per l’interesse storico dell’edificio che per la  ricchezza dell’arredo interno che comprendono la collezione di arazzi Manifattura di Bruxelles e Manifattura di Beauvais, i dipinti provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte antica di Palazzo Barberini di Roma e tanti altri capolavori di inestimabile vambasciata_Berlin1alore.

Oltre cinquecento pagine, un libro fondamentale per gli storici, curatissimo e di grande interesse, in versione italiana e tedesca, con illustrazioni significative e tagli mirati, sulla scia delle precedenti pubblicazioni che l’ambasciatore Gaetano Cortese ha dedicate alle nostre più prestigiose rappresentanze diplomatiche, tese  per l’appunto a promuovere e valorizzare il patrimonio architettonico ed artistico delle proprietà demaniali dello Stato italiano all’estero (L’Ambasciata _MG_3213d’Italia a Bruxelles, L’Ambasciata d’Italia a L’Aja, Il Palazzo di Sophialaan, La Villa di Inkognitogaten – L’Ambasciata d’Italia a Oslo, Il Palazzo sul Potomac – L’Ambasciata d’Italia a Washington (2011) – The Embassy of Italy in Washington (2012 e seconda edizione 2014), Il Palazzo Metternich nel bicentenario del Congresso di Vienna (2015), Il Palazzo Metternich nel 170 anniversario della sua costruzione (2017). La nobile intenzione dell’Ambasciatore Gaetano Cortese è stata di andare  a far luce oltre quelle che sono le funzioni  politiche, economiche, tecnologiche, culturali e sociali  delle nostre ambasciate  scavando e dando invece forza alla faccita e al carattere delle sedi italiane sparse nel mondo,  veri e propri monumenti storici ed architettonici.

_MG_1916Il volume contiene numerosi discorsi e contributi, tra cui quelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank Walter Steinmeier, dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania a Roma Susanne Marianne Wasum – Rainer, dell’Ambasciatore d’Italia a Berlino Pietro Benassi, dell’Ambasciatore ambasciata_Berlin2-720x500Umberto Vattani (con il ricordo della sua missione diplomatica a Bonn ed il trasloco della sede a Berlino) dell’Ambasciatore Rocco Cangelosi (con illuminanti  considerazioni sull’evoluzione dell’idea di Europa  e il futuro della UE) e del collega universitario Prof. Francesco Perfetti già prestigioso Direttore ambasciata_Berlin3dell’Archivio Storico del Ministero degli Esteri. Il libro contiene anche un’intera sezione, ampiamente illustrata, sui protagonisti delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Germania. Nella parte finale del volume viene anche riportata integralmente la Dichiarazione di Roma, firmata il 25 marzo 2017, arricchita da splendide immagini che ripercorrono le celebrazioni della firma dei Trattati di Roma del 1957.  _MG_3328L’Ambasciatore Pietro Benassi, accreditato presso la Repubblica Federale di Germania, nel suo intervento espone la storia  dell’Ambasciata italiana a Berlino, sullo sfondo dei tragici sviluppi del secondo conflitto mondiale. Il palazzo progettato e realizzato in stile neoclassico dall’architetto Friedrich Hetzelt, e la costruzione si compì tra il 1939 e il 1943 nel quadro del generale rinnovamento urbanistico di Berlino progettato da Speer.196 L’edificio fu gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943. Impressionante e grandioso lo stile, carico di simboli, che rimandano ai grandi imperi della classicità. Era allora ambasciatore Bernardo Attolico, uno dei protagonisti della realizzazione dell’Asse Roma-Berlino. Non ebbe buoni pronostici l’edifBerlino colore 1-44icio,  in quanto  appena ultimato fu gravemente danneggiato dai bombardamenti, che lo resero inaccessibile. Per ben 65 anni si sono prolungati i restauri ripresi nel 2000 su progetto di Vittorio De Feo e solo nel 2003 ultimati. Il restauro degli elementi lapidei dell’Ambasciata d’Italia a Berlino ha concluso il complesso rinnovamento della sede intrapreso con la ristrutturazione complessiva dell’edificio negli anni 2000-2003. Il progetto di restauro voluto nel 1992 dal governo della Germania riunificata univa al rispetto dei canoni stambasciata_italiana_a_berlino54a_1507998775ilistici dell’edificio il tentativo di accrescerne la funzionalità.

Berlino colore 1-44Non meno prezioso e affascinante il parco che contorna l’Ambasciata, il più grande e il più bello di Berlino, con i suoi 210 ettari -fra i più estesi parchi urbani del mondo-, con prati, boschi, laghi, nato come zona di caccia nel XVI secolo per il Margravio di Brandeburgo e poi del Re di Prussia. Sin dal 1740 il parco è stato aperto al pubblico per volontà di Federico II. In epoca romantica è stato trasformato in parco all’inglese e nel 1844 si inaugurò il giardino zoologico progettato dall’Architetto Lemé.  E non paiono poco interessanti que1991ste notizie sul Tiergarten -per via del “giardino degli animali selvatici”, prima riserva di caccia e poi giardino zoologico- anzi vi aggiungono maggior curiosità e fascino al palazzo cui il volume è dedicato.
Gli arazzi preziosi e caratteristici sia per l’iconologia che   per i materiali impiegati, ovvero lana e seta, oro e argento – cinquecentesco quello sulla “Caccia al cervo con ninfe cacciatrici” tessuto a Bruxelles – sono stati realizzati su cartoni da grandi artisti. L’intera residenza si snoda con la descrizione e le foto bellissime del salone d’ingresso, della “galleria delle colonne”, del salone delle feste, della sala di rappresentanza, della sala per i pranzi di gala, del “salotto ovale” riservato al capo missione, dei salotti del Consigliere, delle sale delle riunioni, della sala delle conferenze, dell’appartamento del Ministro, e ancora dei  cortili, e della terrazza panoramica. Fruttuosi dal punto di vista storico i  capitoli dedicati ai protagonisti della storia diplomatica fra Italia e Germania, ai promotori delle relazioni italo-tedesche, ai sovrani sabaudi e poi ai Presidenti della Repubblica Italiana, ai Presidenti del Consiglio dei Ministri, a vari ministeri interessati alla politica estera italiana; senza tralasciare i sovrani e i primi ministri tedeschi, il Nazionalsocialismo, i ministri degli Affari Esteri tedeschi, fino al periodo della rinascita e all’Unione Europea. E ad aver tra le mani il bellissimo volume “Il palazzo sul Tiergarten: l’Ambasciata d’Italia a Berlino”, nobilmente curato e redatto dall’ambasciatore Cortese, ci si accorge di avere con sé un gioiello di parole, di storia e di iconografia, un volume vitale alla ricostruzione della storia italiana, germanica, europea e internazionale.

CORTESE Gaetano, Il Palazzo sul Tiergarten. L’Ambasciata d’Italia a Berlino, Servizi Tipografici Carlo Colombo, Roma, 2017, pp. 528.

Dal 2006 al 2009 Gaetano Cortese è stato Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC) a L’Aja e dal 1999 al 2003 Ambasciatore d’Italia nel Regno del Belgio. In precedenza ha prestato servizio presso le Ambasciate d’Italia di Zagabria, Berna, L’Avana, Washington e alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea di Bruxelles, in qualità di Ministro Consigliere. Dal 1992 al 1999 ha ricoperto l’incarico di Consigliere aggiunto per la Informazione e la Stampa del Presidente della Repubblica. E’ autore di testi giuridici e di numerosi articoli di diritto comunitario e internazionale pubblicati quando a Parigi era Docteur de l’Université de Paris en Droit International della Facoltà di Giurisprudenza della Sorbona e a Roma Assistente di Organizzazione Internazionale e di Diritto Internazionale alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Universita’ degli Studi (La Sapienza).

Carlo Franza

 

 

 

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