01_14 (2)Le Gallerie Maspes di Milano (via Manzoni 45) di  Milano con una mostra aperta fino al 31 maggio,  rendono omaggio a Tranquillo Cremona (1837-1878), il più celebre esponente e caposcuola della Scapigliatura. L’artista, insieme a Giuseppe Grandi e a Daniele Ranzoni, è stato il protagonista assoluto di questa straordinaria stagione dell’arte italiana, che trova il suo ideale avvio nell’esperienza di Giovanni Carnovali detto il Piccio e proseguita nel tempo attraver02_14so la sperimentazione di Luigi Conconi e di una fitta schiera di seguaci.

La Scapigliatura intendeva proporre un linguaggio pittorico innovativo, lontano da ormai stereotipati modelli accademici, attento a temi sensibili nei confronti dei cambiamenti sociali e culturali dell’epoca, espresso attraverso una stesura vaporosa, fatta di pennellate morbid03_15e e vibranti alla luce diretta, per certi versi parallelo all’Impressionismo francese. L’evento, nato da un’idea di Francesco Luigi Maspes e curato da Sergio Rebora, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia, della Commissione Europea, riunisce a Milano, dopo quasi un secolo, i due capolavori del pittore scapigliato, Melodia e In ascolto, il più importante dittico dell’artista e forse il più popolare pendant della pittura europea di fine Ottocento, realizzato da Tranquillo Cremona tra il 1874 e il 1878 su commissione del noto industriale tessile Andrea Ponti per la sua villa di Varese, e che non vide mai la sua posa in opera nella prestigiosa dimora.

I due quadri vennero presentati al pubblico insieme per la prima volta nel 1878, in occasione della Mostra postuma delle opere di Tranquillo Cremona o06_11rganizzata da Vittore Grubicy De Dragon nel Ridotto del Teatro alla Scala di Milano, quindi nel 1912 alla rassegna dedicata al pittore dalla Biennale di Venezia e nel 1929 alla mostra per celebrare il cinquantesimo anniversario della sua morte nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano. Nel 1938, per l’ultima volta insieme, la coppia di tele condivise gli spazi della Sala del Petrarca accanto al celeberrimo L’edera alla mostra Tranquillo Cremona e gli artisti lombardi del suo tempo, svoltasi al castello Visconteo di Pavia.

Il volume che accompagna l’esposizione (Gallerie Maspes edizioni) contiene un testo di Sergio Rebora dedicato alla lettura dei due capolavori del pittore scapigliato, alla loro genesi, alla loro storia collezionistica e alla loro fortuna d’immagine. A esso segue una ricca sezione di apparati a cura di Elisabetta Staudacher, che ricostruisce la storia delle rassegne monografiche dedicate al pittore e a cui furono presenti insieme i due dipinti, integrata da altri contributi di Gianfranca Lavezzi, Elena Manara, Raffaella Ponte. In occasione dell’inaugurazione della mostra sarà presentato il progetto Archivi della Scapigliatura, per lo studio e la catalogazione di opere d’arte di artisti scapigliati. L’Archivio si pone come perfetta conclusione di un percorso di studio iniziato dalle Gallerie Maspes con i pittori Giovanni Carnovali detto “Il Piccio” e Federico Faruffini, proseguito con Daniele Ranzoni e ora approdato a Tranquillo Cremona.

Carlo Franza

 

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