duomo-di-vicenza-1003638_tnLe uscite di Papa Bergoglio sull’accoglienza e l’immigrazione sono all’ordine del giorno, insieme a tutto il codazzo dei bergogliani, dai cardinali  Bassetti a Parolin, dal cardinale Reinhard Marx fino a Mons. Becciu.  Per fortuna che a far fronte a ciò abbiamo  l’On. Salvini della Lega.   Bergoglio interviene sui migranti come fosse il Presidente del Consiglio italiano, mentre tralascia tutti i gravissimi problemi che ha nello Stato Vaticano, compresa la gestione delle resistenze al suo prontuario  teologico da taluni conDuomo-Di-Vicenza-696x522siderato eretico, la mancanza di dialogo con vescovi e cardinali, non ultimo il caso dei “dubia”, l’operato circa i vescovi in Cina, e il gravissimo problema  della pedofilia allargato a molti ecclesiastici con indagati illustri compresi il cardinale  della Gran Bretagna  Keith Michael Patrick O’Brien, il cardinale americano Law  che coprì decine di preti pedofili  e da ultimo il cardinale australiano Pell in questi giorni rinviato a giudizio. E se taluni volessero ancor più documentsi-masturba-in-chiesaarsi possono cercare in rete il sito RETEL’ABUSO vi troveranno centiil-kenyano-salesa-casali-si-masturba-nel-duomo-di-vicenza-1003639_tnnaia di preti e vescovi indagati e condannati. E allora si capisce ancor meglio la frase di Papa Bergoglio   quando dice “Chi sono io per giudicare?”. E già, quello che dovrebbe essere il Papa della Chiesa Cattolica Apostolica Romana  si interessa dei problemi italiani e ancor più dell’immigrazione quasi dicendo ai cattolici italiani che non possono non accogliere e che non è cristiano non accogliere. Si accoglie -per intenderci- chi è in regola e non i clandestini,  quanti ce ne sono nel nostro paese, spesati dallo Stato e dalla Caritas Vaticana. Provi Papa 1514886860570_1514886882.jpg--la_teologia_dell_invasione_di_papa_francesco_che_spiazza_molti_cattolici_Bergoglio a transitare sotto i  tunnel su direttrici vicino alla Stazione Centrale di Milano, vi troverà decine di poveretti a dormire per terra. Questo è il buonismo bergogliano, altro che populismo e “populorum progressio”, che hanno inondato le città da Milano a Roma, da Macerata a Padova,  di migranti che spacciano, rubano e ne combinano di tutti i colori. immagini.quotidiano.net

Chissà se per quanto  successo nel Duomo di Vicenza Papa Bergoglio avrà ancora detto: “Chi sono io per giudicare?”. Ebbene il fatto è avvenuto nel Duomo di Vicenza  sere orsono durante la celebrazione della Messa, attorno alle 19.30; una ragazza di 23 anni, entrando in Cattedrale ha notato un uomo masturbarsi, mentre era in corso la  funzione religiosa. A quel punto ha raccontato quanto visto alla madre, che ha immediatamente chiesto l’intervento del 113. Una pattuglia delle volanti, che si trovava in zona, è arrivata all’entrata del Duomo e ha fermato l’uomo. Nonostante avesse ancora la cerniera dei pantaloni abbassata ha negato ogni addebito, ma a quel punto è stato caricato sull’auto di servizio. A finire in manette, con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e atti osceni in luogo pubblico, Salesa Casali, 29enne originario del Kenya ora cittadino italiano e residente a Thiene, che già nei mesi scorsi, era stato denunciato sempre per atti osceni all’interno della boutique Zara di Vicenza. Durante il tragitto verso la Questura il 29enne ha iniziato a prendere a calci i vetri e la porta della volante. Il momento di follia è proseguito anche all’arrivo in Questura in viale Mazzini dove l’uomo ha sferrato due pugni in faccia a un poliziotto, causandogli una lesione al labbro con 5 giorni di prognosi. Nella mattinata successiva, il keniota, già colpito da un provvedimento di divieto di permanenza in città, è stato rimesso in libertà, con un ulteriore divieto di permanenza a Vicenza. E forse è gia a Milano, pronto a masturbarsi in  altro luogo sacro. Vorremmo dare anche un consiglio al vescovo di Vicenza  Beniamino  Pizziol,ovvero adoperarsi alla    riconsacrazione  della Cattedrale oggetto di  così grave atto sacrilego e oltraggio a Dio. Ma Beniamino Pizziol  è lo stesso vescovo che autorizzò la partecipazione di un suo  sacerdote alla cerimonia di Unione Civile di due donne tenutasi presso il comune di Schio. Con la pace di tutti i santi.

Carlo Franza

 

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