Il Grande Museo del Profumo a Parigi, pilastro della storia, del patrimonio e dell’arte di vivere in Francia.
A Parigi al numero 73 Rue du Faubourg Saint Honoré è stato appena inaugurato il Grand Musée du Parfum (Grande Museo del Profumo), certo unico nel suo genere e ospitato in un edificio del XIX secolo che vanta un importante passato come maison de couture di Christian Lacroix. Si capirà con esso ancor più la storia dei profumi e l’arte del parfumier. E dunque mèta irrinunciabile della capitale francese. Sappiamo dell’ importanza dell’industria profumiera in Francia, visto che qui ogni anno entrano in scena 400 nuovi profumi , per cui l’industria cosmetica-profumiera è la terza in assoluto per volume di esportazioni. Abbiam saputo che mai si era riusciti a mettere tutti d’accordo e a dare forma a un pensiero concreto nell’aria da anni, sicchè è stato merito del Syndicat Français de la Parfumerie, che ha saputo riunire le più grandi case creative, e di International Flavors & Fragrances, uno dei leader mondiali della creazione di profumi e aromi. Non dimentichiamo che certe fragranze rispecchiano esattamente la nostra personalità. E anche un profumo ideale – che diventa il nostro poi- può corrispondere al nostro carattere. Il museo ci racconta di un Paese, la Francia, per cui il profumo è un pilastro della storia, del patrimonio, dell’arte di vivere. L’ ‘esposizione è ospitata nei 1400 metri quadrati di un bellissimo edificio di rue Faubourg Saint-Honoré, un hôtel particulier (ovvero un palazzo privato d’epoca) appartenuto anche a Christian Lacroix,e subito dopo la visita si esce non solo edotti su storia e storie singolari e affascinanti di profumi e personaggi, su aneddotti di secoli di storia, ma anche catturati da più di 70 profumi di cui mai ci si sarebbe immaginati l’esistenza. Ma mi è parso che più che un Museo in senso stretto e passatista, un po’ retrò, il luogo è invece molto più di un insieme di vetrine. Badate bene che dopo il gusto nell’arte, c’è l’olfatto. Il museo è un percorso interattivo che, attraverso l’uso di video e dispositivi hi-tech, testimonia l’importanza del senso dell’olfatto nella vita quotidiana e ripercorre la storia dei profumi dall’antico Egitto sino ai giorni nostri.Ma l’attrattiva principale è la possibilità di farsi il profumo “tailor-made”. Tutto ciò grazie a un tablet in grado di rilevare i gusti olfattivi di ogni visitatore tra gli oltre sessanta aromi che si incontrano durante il percorso, ognuno può scoprire la fragranza più adatta a sé. Il visitatore, riceve all’ingresso una smartcard in cui “memorizzare” i suoi profumi preferiti. La visita del museo è scandita da tre sezioni diverse, sviluppate su più piani dell’hôtel particulier. La prima, più classica ma molto interessante, è dedicata alle storie dei profumi : dal kyphi, il primo profumo “inventato” dagli antichi Egizi, ai 40 litri di acqua di colonia che beveva ogni anno, dal genio di Houbigant – l’artista-imprenditore che nel 1884 creò il primo profumo dell’epoca moderna – fino al segreto dei ladri che nel Seicento erano apparentemente insensibili all’odore dei morti di peste, fino agli aneddoti e alle storie scoperti nell’affascinante piano interrato.
Poi si sale alla seconda sezione, dedicata all’immersione sensoriale, dove si impara che cos’è un odore e come funziona il senso dell’olfatto: qui il design inizia a intrecciarsi con il profumo, in un riuscito connubio di installazioni che vi sorprenderanno per la loro efficacia e raffinatezza. Sapevate, per esempio, che più di 400 molecole sono state identificate nel profumo di una rosa e che soltanto tre molecole sono sufficienti per evocare alla nostra mente quel profumo? Nel “Giardino dei sensi” avrete la prova, così come in un’altra stanza avrete la certezza che non tutti gli uomini sentono gli stessi odori. E’ così che arte, scienza, passione e orgoglio nazionale hanno portato alla creazione del Grand Musée du Parfum, il più grande museo di Parigi dedicato al profumo.
Carlo Franza