Invito_lancioUna straordinaria mostra, testimonianza del presente e memoria per il futuro è esposta presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente di Milano fino al 28 dicembre 2018. Intitolata “GLI SCALI FERROVIARI DI MILANO. OGGI, PRIMA DI DOMANI. Fotografie di Marco Introini e Francesco Radino” mette in luce con un’ inedita campagna fotografica, realizzata dai due grandi fotografi contemporanei Marco Introini e Francesco Radino, i sette scali ferroviari di Milano, attualmente dismessi, ma in fase di riqualificazione.

Francesco Radino_Scalo Rogoredo_2018_lancioIdeata e organizzata da Fondazione Aem – Gruppo A2A, che quest’anno in attesa della riapertura dei suoi Archivi Storici ha privilegiato il taglio contemporaneo, l’esposizione è curata da Marco Introini, Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio. I lavori dei due fotografi ritraggono gli scali Farini, Greco, Lambrate, Porta Romana, Rogoredo, Porta Genova e San Cristoforo , che insieme ricoprono una superficie di 1.250.000 mq, aree attualmente abbandonate, ma che un tempo contribuirono allo sviluppo industriale, agevolando il trasporto e la consegna di prodotti finiti e generi di prima necessità, nonché la crescita dei quartieri limitrofi.Allestimento mostra (2)_Foto Domenico Giberti

Marco Introini attraverso scatti in bianco e nero si sofferma maggiormente sull’aspetto architettonico, sulle vedute esterne e sulla ricerca delle intersezioni tra la città otto-novecentesca e la Milano degli anni Duemila, mentre Francesco Radino con immagini a colori pone l’accento sugli spazi interni, sul dialogo tra memoria, uomo e natura, rappresentato da una visione dal gusto poetico.Francesco Radino_San Cristoforo_2018_stampa su carta di cotone_cm 67x100

I due “ testimoni della modernità” come afferma Fabrizio Trisoglio “hanno avuto il compito di sintetizzare i rapporti complessi tra le diverse memorie presenti nel tessuto della città, darne una precisa interpretazione e anamnesi, selezionando tra ‘pieni e vuoti’ e trasformando i muraglioni degli scali in limes, confini ora permeabili ora valicabili, tra passato, presente e futuro “. Ognuno, attraverso il proprio obiettivo, valorizza e offre una testimonianza della trasformazione urbana che restituisce al contempo elementi legati alla storia e l’immagine della realtà attuale.

Francesco Radino_Scalo Farini_2018_stampa su carta di cotone_cm 67x100Fondazione Aem, cui già negli anni ’80 era stato assegnato il compito diFrancesco Radino_Scalo Porta Romana_2018_stampa su carta di cotone_cm 67x100 (2)documentare la città in trasformazione, così come gli innovativi e complessi progetti di modernizzazione delle infrastrutture di rete, grazie a questa mostra prosegue questo cammino documentaristico, cogliendo l’opportunità per far riflettere su temi chiave della comunità e dell’impresa e focalizzare, nel contesto metropolitano milanese, il rapporto tra servizi e territorio, a partire dallo scalo ferroviario di Porta Romana, dove ha avuto sede Aem con la sua storica centrale. Commenta Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem – Gruppo A2A: ” Gli scali ferroviari dismessi sono senza dubbio un argomento chiave per lo sviluppo della città: il superamento delle loro cesure, urbanistiche ma in alcuni casi anche sociali, ha richiesto e richiederà una regia pubblica condivisa e coesa per scommettere su qualità urbana e innovazione. Marco Introini_Scalo Farini_via Valtellina_2018_stampa fine art a pigmenti_cm 75x100L’esposizione è inserita nei palinsesti di Photofestival e Novecento Italiano e accompagnata da un catalogo con oltre 80 immagini e con testi di Marco Introini, Francesco Radino e Fabrizio Trisoglio, oltre alle introduzioni istituzionali dell’Assessore Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica, di Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem – Gruppo A2A e di Giovanni Valotti, presidente A2A. Numerosi sono gli eventi e le aperture straordinarie previste lungo tutta la durata della mostra.Marco Introini_Scalo Greco-Pirelli_via Sesto San Giovanni_2018_stampa fine art a pigmenti_cm 75x100

Marco Introini nasce a Milano nel 1968. Fotografo documentarista di paesaggio e architettura, è docente di Fotografia dell’Architettura e Tecnica della Rappresentazione di Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 2006 viene pubblicato all’interno del catalogo del Padiglione Italiano della X Biennale di Architettura curato da Franco Purini. Inserito nei venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni, viene intervistato da Letizia Gagliardi per il libro La Misura dello Spazio (Roma 2010). Nel corso del 2015 è stato impegnato nel lavoro di documentazione dell’architettura dal dopoguerra ad oggi in Lombardia per la Regione Lombardia e il MIBACT ed invitato da OIGO (Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere) a partecipare ad una campagna fotografica sulla Calabria, The Third Island. Con il progetto fotografico Milano Illuminista, nel 2015 viene selezionato dal Fondo Malerba per la Fotografia. Marco Introini_Scalo Lambrate_via Leonardo Bistolfi_2018_stampa fine art a pigmenti_cm 75x100Nel 2016 ha esposto con la mostra personale Ritratti di Monumenti al Museo d’Arte Moderna MAGA e per la XXI Triennale il progetto fotografico Warm Modernity_Indian Paradigm che con omonimo libro (curati da Maddalena d’Alfonso) ha vinto il RedDot Award 2016. Attualmente è impegnato nei progetti Mantova, architetture dal XII secolo al XX secolo per la Cattedra Unesco del Politecnico di Milano e Orema: segni del paesaggio per il progetto Nasagonado Art Project. Ha all’attivo diverse pubblicazioni, oltre a mostre fotografiche di architettura e di paesaggio esposte in numerose città italiane e opere presenti in collezioni pubbliche.Marco Introini_Scalo Porta Genova_via Bergognone_2018_stampa fine art a pigmenti_cm 75x100

Francesco Radino nasce a Bagno a Ripoli (Firenze) nel 1947. Dopo studi di Sociologia, negli anni Settanta si dedica completamente alla fotografia in vari ambiti da quello industriale al design, dall’architettura al paesaggio. Da sempre intreccia lavoro professionale e ricerca artistica ed è oggi considerato uno degli autori più influenti nel panorama della fotografia contemporanea in Italia. A partire dagli anni Ottanta partecipa a numerosi progetti di carattere pubblico di ricerca sul territorio, fra i quali le campagne fotografiche  Archivio dello Spazio  all’interno del Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano, il progetto Osserva.Te.R  promosso dalla Regione Lombardia, il progetto  European Eyes on JapanAtlante italiano 2003  per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e  Tramsformazione  per il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (Milano). Stimato in Italia e all’estero, Radino dal 1984 ha collaborato con l’Aem a numerose campagne fotografiche, che hanno costituito uno dei fondi più ricchi e pregiati dell’Archivio fotografico contemporaneo di Fondazione Aem. Ha pubblicato inoltre numerosi libri e realizzato diverse opere audiovisive. Ha esposto in gallerie e musei italiani, europei, giapponesi e statunitensi e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali.

Carlo Franza

 

Tag: , , , , , , , , , , , , ,