image2(1)Grande successo a Cleveland (USA) per la preview della mostra Renaissance Splendor: Catherine de’ Medici’s Valois Tapestries, che  ha aperto al pubblico dal 18 novembre  e resterà visibile fino al 21 gennaio 2019.  Ho visto e notato di persona in che considerazione è tenuto il nostro patrimonio artistico.

I sei arazzi delle Gallerie degli Uffizi esposti a Cleveland sono tornati a splendere grazie al restauro iniziato nel 2015 finanziato da Veronica Atkins, che per mezzo dei Friends of the Uffizi Gallery ha donato 500mila euro alle Gallerie. All’inaugurazione dell’esposizione oltreoceano, oltre al Direttore e Presidente del Cleveland Museum of Art, William M. Gr20181115_190419iswold, erano presenti il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidte la Presidente dell’associazione Friends of the Uffizi Gallery, Maria Vittoria Colonna Rimbotti.

Vedere i sei stupendi arazzi restaurati della serie Valois di Caterina de’ Medici in un allestimento davvero spettacolare a Cleveland è emozionante, e ci dà un’idea quanto il futuro Museo degli Arazzi a Palazzo Pitti potrà diventare attrattore per il pubblico, oltreché punto di riferimento per gli studiosi- ha dichiarato Eike Schmidt -. Siamo gratissimi ai Friends of the Uffizi, e in particolare a Veronica Atkins, di aver restituito al m10ondo queste opere enormi, in grado di rievocare le festività della corte reale francese in maniera avvolgente e immersiva”.

“Con la mostra Renaissance Splendor  il pubblico americano può finalmente ammirare dal vivo i frutti dati dalle donazioni della mecenate Veronica Atkins, socia dei Friends of the Uffizi Gallery, esempio più emblematico e virtuoso del vero mecenatismo, nato da noi nel Rinascimento, ma molto più sentito negli Usa, dove la lunga pratica della defiscalizzazione ha svolto una funzione educativa e di sensibilizzazione – ha detto Maria Vittoria Colonna Rimbotti -. Il restauro degli arazzi appartenenti alla serie Feste dei Valois è stata un’opera molto complessa e costosa (circa 400.000 dollari solo per i primi quattro arazzi, degli otto che compongono l’intera collezione), data la delicatezza e la grandezza degli arazzi stessi. Sarà una gioia poterli vedere tutti insieme nel Museo degli Arazzi di Palazzo Pitti prossimo all’apertura”.

Carlo Franza

 

 

 

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