Presentato il libro “Parete Manzoni” testimonianza di un Progetto di ricerca e workshop del Prof. Stefano Pizzi. La cerimonia nell’Aula 49 a Brera in occasione dell’anniversario della morte (6 febbraio 1963) dell’artista concettuale di chiara fama.
Certo non può passare inosservata la cerimonia che si è svolta Mercoledì 6 Febbraio 2019, alle ore 11 -nell’anniversario della morte di Piero Manzoni-, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, aula 49 ex studio di Francesco Hayez, della presentazione al pubblico e alla stampa del libro “Parete Manzoni” edito da Brera Academy Press Milano. Lectio magistralis sull’artista, sull’evento-libro e sulla storia di Brera dei professori Stefano Pizzi (artista), Gaetano Grillo (artista) e Carlo Franza (storico dell’arte moderna e contemporanea). In realtà il libro è un documento preziosissimo che va a segnare un capitolo artistico, un progetto di ricerca e workshop ideato e diretto dall’illustrissimo Prof. Stefano Pizzi, ordinario della Cattedra di Pittura a Brera, Dipartimento di Arti Visive, Scuola di Pittura. Ebbene, qualche tempo fa, ovvero nel 2017, è stato proprio il Prof. Stefano Pizzi che su quella famosissima parete bianca dell’ex studio Piero Manzoni, monocroma, pur con talune quadrature originali, dava corso a cinque incontri incontri con artisti-docenti di chiara fama e dei loro migliori allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera a fronte delle loro opere progettate e realizzate nel solco delle ricerche concettuali di Piero Manzoni. Incontri così calendarizzati: 28 marzo 2017 Giorgio CATTANI; 2 maggio 2017 Gaetano GRILLO; 16 maggio 2017 Stefano PIZZI; 30 maggio 2017 Cosmo LAERA; 20 giugno 2017 Giacomo INFANTINO, Elay LI, Simone PARISE, Priscilla SCLAVI. Dell’intero progetto fu messo in piedi un catalogo significativo carico di storia, di idealità e di concettualità, con testi di Maurizio Guerri, Giorgio Cattani, Gaetano Grillo, Cosmo Laera e Stefano Pizzi; la pubblicazione editata da Mimesis Editore collana Brera Academy Press. In realtà si ebbero su quella “Parete Manzoni” delle mostre significative che andavano a rendere omaggio ad un artista italiano fortemente storicizzato, che segnò con taluni altri, come Fontana e Burri, una svolta nell’arte del Novecento.
La cerimonia dottorale nell’ Aula 49 a Brera, seguita non solo dagli studenti, ma anche da una cerchia di professori (Nicola Salvatore, Roberto Rosso, Guido Pertusi, Marisa Settembrini e altri ancora), artisti vari, collezionisti e amanti dell’arte, ha trovato nelle parole del Prof. Stefano Pizzi la spiegazione del Progetto con lo svolgimento e l’esecuzione di esso, infine la cornice del mondo di Brera dagli Anni Sessanta ad oggi con i cambiamenti culturali, artistici ed economici che si sono susseguiti; tutto raccontato con aneddoti e autentica storia di un mondo dell’arte che oggi in gran parte non c’è più. Il Prof. Gaetano Grillo nel suo intervento toccava anch’egli il lavoro svolto sulla “Parete Manzoni” e ricordava anche gli anni della frequentazione dell’Accademia con Maestri di chiara fama. Infine il Prof. Carlo Franza metteva in luce da Storico dell’Arte Contemporanea l’evoluzione del mondo espositivo, dalle gallerie storiche di Milano e di Brera fino alla contemporaneità dell’oggi, al cambiamento sociologico dell’esposizione che oggi vive un trapasso netto -dopo più di un secolo dalla nascita- a favore dei luoghi storici, com’è per l’appunto l’Ex studio di Piero Manzoni, e di spazi polivalenti; e infine dava un quadro possibile di risposta alla domanda “dove va l’Arte Contemporanea?”, sottolineandone ben tre capitoli: la ripresa del reale, il linguaggio analitico, la living art. E per chiudere, la parola è passata al proprietario dell’Ex Studio di Piero Manzoni, ovvero Graziano Zecchillo che ha ereditato dal padre il baritono Giuseppe Zecchillo lo spazio storico, mantenendone le caratteristiche culturali e artistiche per ridare a Brera ancora la possibilità di poter tornare a far vivere un quartiere il cui nome è un brand famoso ormai in tutto il mondo.
Carlo Franza