Laura Stringini e il suo “Principio del Giorno” in mostra nell’ex Studio di Piero Manzoni a Milano.
Esemplare la mostra-evento nell’Ex Studio di Piero Manzoni a Milano in zona Brera(aperta fino al 28 febbraio 2019 ) di Laura Stringini docente dell’illustrissimo Liceo di Brera a Milano, che impianta una sorta di installazione con grandi teleri che rammentano dal punto di vista contenutistico l’avvio della vita, il traghettamento nella pittura della febbre, del battito, di emozioni psichiche, di fondi di memoria. Questa mostra che è una novità per i suoi contenuti e le sue texture, segue altre due mostre da noi inaugurate, ma impaginate su un più leggibile naturalismo astratto che l’artista aveva aperto a Firenze e Berlino. Ed allora è facile comprendere come da questo nucleo vitale che muove la sua estetica pittorica emerga una pittura che porta con sé la complessità, una sobillante e irrefrenabile intuizione che spazia nell’anarchia del gesto e della materia, per portarsi poi verso un’estenuante volontà di ritmo, di struttura, di traduzione del proprio io nella frontiera assoluta della pittura. Si intuisce così come questo lavoro fatto con passione, fuoriesca da una lezione astratta, si fa lezione astratta, intemporale, proprio di sigla stilistica. E d’altronde in un luogo così sacrale e vitale dell’arte com’è l’ex studio di Piero Manzoni sono molto efficaci questi suoi teleri, in quanto confermano un’immagine pittorica capace di dialogare con l’eventicità dell’oggi, vissuta nel suo atto rischioso di quadrante filosofico, un’immagine pittorica immersa nella vertigine dei significati, proprio nel principio del giorno. Quell’esplosione di colori è una grande poesia che viene dalle profondità misteriose del mondo e del tempo, grazie a una materia che si sfibra sulla tela accendendola di luci miracolose, e una materia originaria dedita alla persistenza così come fecero i grandi artisti dell’espressionismo astratto americano che certamente hanno segnato la cultura dell’artista milanese; materia che già Talete chiamò archè, Anassimandro àpeiron ed Eraclito phisis, e che sconvolta in un ghirigoro di movimenti circola nell’aria verso una terra promessa.
E’ pur vero che questa mostra è e vuole essere solo una stazione del percorso che Laura Stringini ha iniziato a fare, ma i segnali declinanti il seme della completezza li vedremo tra qualche tempo, grazie alla sua ricerca che porta avanti con perseveranza e una patina di modernità.
Carlo Franza