fotosettimana_balenaplasticaL’immagine, vista dall’alto, è rizhao-rizhao-cina-il-24-luglio-2018-rizhao-cina-un-squalo-balena-davvero suggestiva. Ha dell’incredibile, ma è vera.  E’ impressionante, se si pensa al suo forte messaggio carico di civiltà negata e di possibile futuro di morte. Mostra un’installazione raffigurante uno squalo balena fatto di 40.000 bottiglie di plastica recuperate in mare realizzato da ragazzi e adulti. L’opera la troviamo  nel Rizhao Ocean Park a Rizhao, provincia orientale cinese dello Shandong. Vi confesso che l’avrei portata in esposizione alla Biennale di Venezia 2019.  Ogni anno circa 12 milioni di tonnellate di plastica, per lo più sotto forma di imballaggi monouso, vengono scaricati negli oceani del mondo. Un vero e proprio incubo ecologico.

rizhao-rizhao-cina-il-24-luglio-2018-rizhao-cina-un-squalo-balena-fatto-di-piu-di-40000-abbandonato-le-bottiglie-di-plastica-Nel Pacifico esiste da tempo un’isola di plastica (incredibile ma vero), formata da un immenso accumulo di rifiuti galleggianti portati lì dal gioco delle correnti oceaniche. La quasi totalità è costituita da plastiche (99,9%). Il 75 per cento del materiale è composto da detriti provenienti da contenitori, bottiglie, coperchi, sacchetti, nastri da imballo, cavi, tutto materiale della civiltà dei consumi, e dell’uomo che ha dimenticato il rispetto per l’ambiente, per la natura, per il mare.

E non è finita. A tutto ciò  va aggiunto anche il problema delle microplastiche, ossia le minute particelle di plastica, micidiali per la fauna (i pesci se ne nutrono, purtroppo) e ormai ingrediente comune  dell’intera catena alimentare. Ne va, sia chiaro ormai, della salute dell’ambiente e dell’uomo. Si è mossa,  o l’hanno purtroppo telecomandata, qualche mese fa persino Gretina  che ha fatto il giro del mondo. Cosa fare allora? Dipende da noi, non da me e da qualcun altro, o da uno Stato piuttosto che un altro. Serve un’inversione di rotta, un cambiamento di stili di vita, a nord a sud a est e a ovest, nell’intero pianeta. A cominciare da corrette pratiche di riciclo, riduzione, recupero, riutilizzo degli oggetti di plastica. Il mondo scherza  abbondantemente con prodotti che lo uccidono e lo sommergono. La UE pensa a tante stupidate, dalle carote di centimetri tot  ai pomodori  che non possono superare un tot di peso. E la plastica invece rivestirà a breve la natura, il mondo intero e  le acque, snaturando ogni cosa e trascinando con sè anche l’intera Unione Europea. 

Carlo Franza

 

 

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