Enrico Intra in Concerto. Domani l’evento musicale di un jazzista di fama mondiale, alla Chiesa di San Carpoforo in Brera, a Milano.
Enrico Intra, pianoforte
Andrea Strizzi, disegno estemporaneo
Presentazione a cura di Maurizio Franco
ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA
CHIESA DI SAN CARPOFORO – Piazza Formentini 10- Milano
GIOVEDI 30 MAGGIO 2019 ore 16.00
Corso di Storia della Musica e del Teatro Musicale. Prof. Roberto Favaro.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Concerto a cura di: ICARUS ENSEMBLE – Con il sostegno di SIAE – CLASSICI DI OGGI 2018-19
SEGNI NEL SUONO. Un protagonista degli ultimi decenni di musica italiana, il pianista e compositore Enrico Intra, jazzista di fama mondiale, propone un progetto titolato segni nel suono, dedicato alle quattro stagioni e alle due città simbolo della storia del jazz: New York, per gli Stati Uniti, Parigi per l’Europa. I “segni” saranno i disegni eseguiti in diretta da un giovane e brillante disegnatore uscito dall’Accademia di Brera, Andrea Strizzi, già insieme al Maestro in altri progetti di musica e immagine, che si muoverà ispirato dall’argomento delle canzoni (stagionale e metropolitano) per realizzare dei lavori di un realismo visionario. La musica prevede l’elaborazione di e l’improvvisazione su arcinoti standard del jazz: Autumn Leaves, song europeo e dalle particolariarmonie, e Autumn in New York, quindi White Christmas per l’inverno, April in Paris per la primavera e, per l’estate, due brani “cult”: Summertime ed Estate. Il linguaggio originale di Enrico Intra, che unisce la grande conoscenza della tradizione del jazz a una visione europea e contemporanea dell’improvvisazione, trasformerà in modo sorprendente i materiali sui quali si fonda questa performance, che verrà introdotta e commentata nei suoi aspetti essenziali dal musicologo Maurizio Franco, parte integrante del programma.
Enrico Intra. Pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti nella storia del jazz europeo, ma anche organizzatore e ideatore di eventi e situazioni che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano (come il lancio del cabaret con la fondazione dell’Intra’s Derby Club), Enrico Intra ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di vita musicale. Affermatosi giovanissimo negli anni ’50, ottenendo in pochi anni una serie di significativi riconoscimenti internazionali, ha sviluppato una poetica tesa all’incontro tra il linguaggio più squisitamente jazzistico e la musica europea contemporanea di matrice colta, e per questo è stato tra i primi musicisti italiani ad elaborare un concetto “europeo” di jazz. Nella sua musica unisce un profondo legame con la tradizione, pervaso da un autentico legame con il blues, all’adesione alle tendenze più radicali della scena musicale. Le sue composizioni si configurano come vere e proprie sfide a schemi formali ed espressivi consolidati e spaziano dal blues alla musica sacra (la Messa d’Oggi e la rilettura elettronica e strumentale dei cicli del gregoriano ne sono un notevole esempio). Tra i suoi capolavori realizzati a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 si segnalano Archetipo, To The Victims Of The Vietnam, Nuova Civiltà: di quest’ultima esiste una memorabile versione discografica a cui ha partecipato Gerry Mulligan ed è considerata dalla critica internazionale una delle più importanti opere non da leader del celebre sassofonista e compositore americano). Dalla seconda meta degli anni ’80 sviluppa in forme sempre nuove il progetto Sound Movie, basato sull’improvvisazione totale realizzata in contrappunto alla proiezione di famosi film del cinema muto di matrice espressionista (con compagni di avventura del calibro di Markus Stockhausen, Roberto Fabbriciani, Mauro Negri, Franco D’Andrea, Marco Vaggi, tra gli altri), e contemporaneamente elabora una personale e originalissima ricerca sui suoni elettronici che fa di lui uno dei tastieristi di punta a livello internazionale. La sua attività musicale lo ha visto anche arrangiatore di successo e direttore d’orchestra in famosi programmi televisivi, ed è celebre il sodalizio musicale che lo lega a Franco Cerri, con cui condivide da un quarto di secolo la leadership di un quartettotrasformatosi nel tempo in un vero e proprio “doppio trio”. Con Cerri è uno dei fondatori dell’Associazione Culturale Musica Oggi (Ambrogino d’Oro del Comune di Milano nel 2003), di cui il terzo esponente è il musicologo Maurizio Franco, con cui Intra ha stabilito (fatto rarissimo in campo musicale) un forte connubio culturale. Dal 1987, Musica Oggi è responsabile dei Civici Corsi di Jazz di Milano, parte integrante della Civica Scuola di Musica C.Abbado pareggiata con i Conservatori, una principali realtà didattiche europee di cui Intra è direttore e in seno ai quali ha formato La Civica Jazz Band, che dirige con entusiasmo e ha fatto diventare una delle orchestre di rilievo della scena italiana, protagonista di un’importante stagione al Piccolo Teatro di Milano. Dall’inizio degli anni 2000 fa parte, con il pianista classico Carlo Balzaretti e Maurizio Franco, del progetto Piani diversi –Conversazioni in musica tra piano jazz e piano classico, mentre da decenni, la sua attività si estende anche nell’ambito dell’organizzazione di festival e rassegne concertistiche di forte valenza culturale. La sua ricca produzione discografica, cominciata negli anni Cinquanta, dal nuovo millennio ha prodotto album di grande originalità quali Le case di Berio, Liebman Meets Intra, che nel 2008 ha vinto il referendum della critica della rivista Musica&Dischi, al quale sono seguiti gli album Canzoni, Preludi, Notturni con Giovanni Tommaso e Roberto Gatto, Piani diversi, prima opera in piano solo della sua carriera, ispirata dalle composizioni di Bartok, Three Generationscon Mattia Cigalini e Paolino Dalla Porta e Gregoriani & Spirituals con la voce di Joyce Yuille, l’’arpa di Marcella Carboni e la ritmica di Matteo Borotne e Stefano Tamborrino. Ha realizzato l’album in duo con Enrico Pieranunzi Bluestop (Alfamusic) e hapubblicato i libri-metodi: Improvvisazione altra? (Rugginenti editore), Audiotattile (Sinfonica Jazz) e Il do imperatore (Sinfonica Jazz). Nel 2008 è uscito il libro Enrico Intra –Intramood (ed.Sinfonica Jazz) curato da Maurizio Franco.
Andrea Strizzi
Andrea Strizzi è nato a Giussano nel 1993. Si è diplomato al Liceo Artistico Amedeo Modigliani e in seguito si è iscritto all’Accademia di Belle Arti di Brera, indirizzo scultura, dove ha vinto una borsa di studio come tecnico-assistente. Il 21 marzo del 2017 si è diplomato con il massimo dei voti al triennio di scultura ed ora è prossimo alla discussione della tesi quinquennale. Nel 2014 intraprende una collaborazione con la Civica Scuola di Jazz di Milano. Nel 2015 realizza numerose esposizioni di disegni al Piccolo Teatro di Milano, all’interno della rassegna “Piccolo-Orchestra Senza Confini” e alla Camera del Lavoro di Milano, nell’Atelier Musicale. Nel 2016 realizza la sua prima personale ad Iseo Jazz; nello stesso anno harealizzato la sua seconda personale, accompagnando i tre giorni di MitJazz festival 2016 al Piccolo Teatro Strehler di Milano, con le immagini dei protagonisti di questa festa del jazz italiano. Nel 2017 realizza cinque esposizioni di disegni al Museo del 900, nella rassegna musicale “Il Cammino della Voce”, dedicata al musicologo Luigi Pestalozza. Durante il Mitjazz festival 2017, presso lo Studio Melato del Piccolo Teatro, è stato proiettato, prima dei concerti, il suo progetto audio-visivo “ALTREBIOGRAFIE”, nel quale hanno collaborato: Enrico Intra, Franco Cerri, Maurizio Franco, Paolo Tomelleri, Franco D’Andrea, Emilio Soana, Tony Arco, Giulio Visibelli, Giovanni Monteforte e Marco Vaggi. Il 22 dicembre del 2017 nel Castello Oldofredi di Iseo, con Enrico Intra al pianoforte e Maurizio Franco in qualità di narratore, ha disegnato dal vivo la favola “Magia nella Lama”. Dal 27 gennaio al 27 febbraio 2018 ha esposto la sua terza personale, intitolata “Matitamente Jazz”, alla Camera del Lavoro di Milano. Dal 2017 collabora con due etichette discografiche: con l’etichetta Alfa Music, per la quale ha disegnato le cover dei CD “Tankio Band Plays Zappa, The return of the fat chicken” di Riccardo Fassi e “Gregoriani e Spirituals” di Enrico Intra, Joyce Yuille e Marcella Carboni, e con l’etichetta Map, per la quale ha disegnato le Cover dei CD “Bach Intra Mirkovic, Modern Jazz Duo” di Enrico Intra e Kristina Mirkovic e “Trieste” di Enrico Intra e Fabio Jegher.
Carlo Franza