91551-Tre_notti_d_amore_1964_Regia_Renato_Castellani_fotobustaLa città di Lignano Sabbiadoro festeggia il 60° anniversario dell’istituzione del Comune e inaugura l’apertura della stagione estiva con l’inedita e divertente mostra “CINEMA IN BIKINI. Italiani al mare: manifesti 1949-1999”, a cura di Andrea Tomasetig ed Enrico Minisini, presentata nel suggestivo spazio espositivo della Terrazza a Mare fino al 17 luglio 2019 .Canzoni…-in-bikini-1963-Regia-Giuseppe-Vari-manifesto-cm-140x100-284x400

L’esposizione, grazie alla nutrita e prestigiosa Collezione Minisini, di cui vengono proposti un centinaio tra manifesti, locandine e fotobuste, offre uno spaccato dell’Italia e degli italiani dalla metà del Novecento alle soglie del nuovo millennio attraverso il filone tutto made in Italy del cosiddetto ” cinema balneare “. Osservando i materiali pubblicitari dei film dal 1949 al 1999, è possibile scoprire vere e proprie opere d’arte della “scuola italiana del manifesto cinematografico”, come la definisce Stefano Salis, tcinema-in-bikini-mostrara le più importanti e riconoscibili a livello internazionale, a firma di grandi “pittori del cinema” come Enrico De Seta , Sandro Symeoni , Nano (Silvano Campeggi), Anselmo Ballester , Angelo Cesselon , Alfredo Capitani , Giorgio Olivetti , Renato Casaro per citare alcuni nomi presenti in mostra, nonché stimolare una riflessione sul ruolo del manifesto cinematografico, richiamo primario per l’occhio e la curiosità del potenziale spettatore.Tipi da spiaggia_1960_Regia Mario Mattoli_Manifesto di Enrico De Seta_lancio

Il linguaggio pittorico , da un lato semplice e immediato per essere recepito dall’ampio pubblico, sa anche raggiungere punte di alta raffinatezza, sia nelle allusioni che nella mano felice del proprio autore, venendo così a costituire una parte importantissima dell’immaginario visivo italiano . “Sono un’esplosione dei colori dell’estate – dichiara Andrea Tomasetig – coniugata ai simboli delle vacanze al mare: la sabbia, il sole, l’ombrellone, le vele in lontananza, le belle in bikini e i maschi in agguato. L’originale mostra è l’occasione per riscoprire, oltre a un filone di successo del cinema popolare con attori e attrici famosi come protagonisti, grafici di valore e un capitolo della storia sociale e del costume in Italia, dal secondo dopoguerra alla fine del ‘900”. Cuore della rassegna la sezione dedicata agli anni Cinquanta e Sessanta , età di un più diffuso benessere, del “boom economico”, fervida per la commedia all’italiana: sono gli anni della Tv, dei grandi elettrodomestici, della Fiat 500 e delle località balneari, dalla Riviera adriatica a Ischia, Capri e Taormina. Tutti gli attori famosi e i divi più popolari, da Alberto Sordi – che prenderà una casa proprio a Lignano in località Pineta – a Ugo Tognazzi , Walter Chiari , Aldo Fabrizi , Totò , Franco e Ciccio , Raimondo Vianello , Vittorio Gassman e molti cantanti in voga, come Mina , Ornella Vanoni , Jimmy Fontana , Miranda Martino , Gianni Meccia , Enrico Polito chiamati a interpretare i “tormentoni” dell’estate – uno su tutti Pinne fucile ed occhiali di Edoardo Vianello nel film Canzoni… in bikini di Giuseppe Vari del 1963 – sono presenze importanti in queste pellicole, che via via definiscono i personaggi tipici del bagnino, del commendatore donnaiolo, del playboy, della ragazza in cerca di marito, delle mogli al mare e dei mariti in città, all’insegna di umorismo e comicità.

Costa Azzurra_1959_Regia Vittorio Sala_Manifesto di Sandro Symeoni_cm 140x100_lancioCon gli anni Settanta il filone balneare si evolve in film più sessualmente espliciti e poi nei cinepanettoni, tipici dei fratelli Vanzina, anni Ottanta e Novanta , e nella comunicazione si passa dal manifesto disegnato a quello fotografico , così come dal bikini si arriva al topless  e lpalmae situazioni prendono una piega sempre più sexy. . Nel 1982, con Sapore di mare, i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina descrivono le vacanze degli italiani con un chiaro riferimento al filone del cinema estivo, tant’è che ambientano il film proprio nella Versilia degli anni 60: epoca che ha fatto storia, da ricordare con nostalgia ed anche, – perché no?-, un pizzico di malinconia. Il percorso espositivo termina quindi con la locandina di un film simbolo della società italiana in vacanza al mare a metà anni Novanta: Ferie d’agosto del 1996 di Paolo Virzì.

La mostra  “è uno specchio dell’Italia che cambia visto dalla spiaggia”, sostiene Enrico Minisini, ma anche un invito “a gettare uno sguardo curioso e indagatore su un fenomeno di massa, che contribuisce a costruire la storia collettiva dell’Italia”. Un’Italia che ha voglia di leggerezza, di divertimento, di ridere.

LIGNANO, TRA CINEMA E CULTURA. Ha una forte valenza simbolica il fatto che la città di Lignano Sabbiadoro ospiti la mostra “CINEMA IN BIKINI. Italiani al mare: manifesti 1949-1999” proprio nell’anno che ricorda la nascita della città turistica, sessant’anni fa, in coincidenza con lo svilupparsi del cinema balneare. Tutto infatti prende avvio negli anni Cinquanta. Lignano non è “solo” mare e vacanze, oggi è la terza località italiana del settore per presenze turistiche ed è, da allora, un luogo legato a opere e uomini significativi della cultura del ‘900. Dall’architetto Marcello D’Olivo che progettò la chiocciola di Pineta, a Ernest Hemingway che la definì la “Florida d’Italia”; dal multiforme scrittore e intellettuale Leonardo Sinisgalli con la sua bella villa, allo scrittore Giorgio Scerbanenco, caposcuola del genere noir che vi trasferì la residenza (il suo archivio è conservato nella locale Biblioteca), a Italo Zannier, il patriarca della fotografia italiana che da tempo l’ha eletta a suo buen retiro;  da Alberto Sordi, con la villa a suo nome, all’affascinante Virna Lisi, che i turisti dell’epoca hanno potuto ammirare sulla spiaggia, per tornare al binomio arte e cinema.

Le locandine e tutto il materiale pubblicitario di Cinema in bikini ci riportano nel passato grazie a quei manifesti firmati da Enrico De Seta, Nano (Silvano Campeggi), Alfredo Capitani, Anselmo Ballester, Giorgio Olivetti e altri illustratori, che sono opere d’arte a tutti gli effetti. È vero che le locandine hanno lo scopo di attrarre immediatamente l’interesse dello spettatore ma qui, esposte, ci sono alcune perle di raffinatezza che hanno contribuito a costruire gran parte dell’immaginario visivo di quegli anni. Tanti colori, allegria e grafici di talento ci accompagnano dunque in questa mostra straordinaria a Lignano Sabbiadoro, località fra le più mitiche del cinema. Balneare, certo.

Carlo Franza

 

 

 

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