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Mentre c’è chi sussurra che il Presidente della Regione Puglia, Emiliano, stia tessendo la rete per essere nominato ministro degli interni  del Governo Conte, la Regione Puglia vive momenti drammatici. Provate a percorrere la Regione dall’alto in basso, dalla Capitanata (Foggia) patria di Giuseppe Conte, fino al Salento(Lecce), il paesaggio è desolante. La sanità è allo stremo con tanti ospedali chiusi e dell’eccellenza neppure a parlarne visto che chi ha bisxylella-0070-keGD-U434801177837614BAG-593x443@Corriere-Web-Sezioniogno  per la sua salute deve affrontare i viaggi della speranza; la disoccupazione poi, specie quella giovanile,  è alle stelle, e dei giovani laureati neppure l’ombra visto che tutti, proprio tutti,  rimangono al Nord o vanno all’estero; il turismo non ha strutture, il paesaggio  è diventato spettrale, da incubo, a motivo della xylella-1peste degli ulivi, la Xylella,  che ormai  ha distrutto milioni di alberi.  Secondo i dati in possesso di Coldiretti a causa della batteriosi e del disseccamento tre alberi di ulivi su quattro sono andati persi in provincia di Lecce, con un calo netto della produzione di oltre il 70 per cento. xylellaIl paesaggio che gli occhi colgono ha dell’incredibile, paiono luoghi di spettralità, da horror.  E’ la peste del secolo che ha distrutto milioni di alberi centenari.  Il crollo della produzione di olio ha comportato il rialzo dei prezzi e una serie di conseguenze come la svendita dei frantoi che vengono smontati e inviati in paesi come la Grecia, il Marocco, la Tunisia. La Regione ha assistito inerme a questo dramma paesaggistico, sicchè   il pericolo di desertificazione  è ormai reale e si tratta principalmente di un’area che ad oggi interessa circa 180mila ettari. 195617455-cfd8c7b1-e8a1-4b5e-900d-336340c75ce1Secondo le osservazioni sul campo, il disseccamento avanza al ritmo di due chilometri per mese verso nord. Quella terra amata dai poeti Vittorio Bodini e Girolamo Comi, amata nel paesaggio   e  negli  alberi  perchè persino la rivista comiana  “L’Albero” ne elogiava  la struttura e la visione paesaggistisa, ebbene quella Puglia sta morendo.

Persino la Chiesa ha rispolverato riti che nel Settecento e nell’Ottocento si facevano, ovvero processioni di Santi per frenare invasioni di cavallette, disastri, miseria e altro. Così ha fatto l’Arcivescovo di Lecce, un invito alla speranza, al coraggio dell’impegno civile e una preghiera ai santi patroni (Sant’Oronzo) perché possano trovare un antidoto al disseccamento rapido degli ulivi “che la scienza non è ancora riuscita a trovare”.

L’arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia, nella conferenza stampa di presentazione della festa patronale di Lecce (dal 24 al 26 agosto), ha lanciato un monito nel timore della desertificazione di un paesaggio che racchiude il senso di tante generazioni di agricoltori e produttori e che costituisce un elemento identitario per tutto il Tacco d’Italia. Seccia ha aggiunto: “Io, da contadino, ho qualche perplessità” lasciando intendere di avere più domande irrisolte che risposte adeguate rispetto all’avanzata del batterio della xylella e alla devastazione del paesaggio agricolo. L’arcivescovo, che lo scorso anno rivolse il suo primo messaggio alla città, dopo la processione, dalla cassa armonica in piazza e non dal sagrato del Duomo, ha sottolineato ancora una volta la necessità di lavorare, ciascuno per quanto nelle proprie possibilità e competenze, per il bene comune.

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Intanto lo stato della Regione Puglia è fallimentare per il Governo Vendola prima e per il Governo Emiliano oggi.  Si paventa il nome di Emiliano per la poltrona di Ministro dell’Interno perché ebbe a dire(certo parlava per sé): “I pugliesi vogliono dare un segnale all’Italia intera: questa è la terra dell’accoglienza, questa è la terra che risponde a Salvini dicendogli ‘smettila di pensare che il successo politico di qualcuno possa essere costruito sull’odio’. Bari è il simbolo dell’Italia che non si arrende alla chiusura, alla paura. Bari è insieme a tutta la Puglia il segno di un cambiamento”, ha detto Emiliano. In realtà il suo partito in Puglia è un disastro. Alle Europee il M5s è arrivato primo con il 26,29 per cento, come alle Politiche, seguito da Lega al 25,28 (cinque anni fa era lo 0,6 per cento), mentre il Pd è arrivato solo terzo con il 16,64 (sotto anche la media dell’Italia meridionale, ferma al 17,85, e ancora più sotto il risultato nazionale, pari al 22,69 per cento). Al Sud il Pd pugliese non ha eletto neanche un europarlamentare. O meglio, esagerando un po’, si potrebbe dire che il maggior risultato lo ha ottenuto con l’elezione di un leghista. Il cortocircuito pugliese infatti ormai è tale che grazie all’aiuto di un assessore di Emiliano la Lega è riuscita a far eleggere un rappresentante a Bruxelles: l’assessore regionale all’agricoltura Leonardo Di Gioia, di cui i consiglieri del Pd e Leu hanno chiesto le dimissioni, ha fatto campagna alle Europee per Massimo Casanova, proprietario del Papeete Beach e candidato con la Lega (eletto). img_20180913_wa0005E intanto mentre la Puglia muore, il governatore ha deciso di spegnere le sue 60 candeline attorniato dal calore dei baresi. “Buon compleanno Michele Emiliano” era scritto sulla torta.   Ecco che è nata così l’idea di una festa pop nella piazza di Largo Albicocca, nel cuore di Bari vecchia tutta a base di focaccia, panzerotti, sgagliozze e birre ghiacciate offerte gratuitamente alle centinaia di cittadini che si sono affacciati per fare gli auguri di persona all’ex sindaco del capoluogo pugliese

“Vi abbraccio tutti uno ad uno – ha detto Michele Emiliano alla folla – molti mi hanno detto: “non hai paura di festeggiare in piazza?”, ma io ho risposto loro che con questa gente al mio fianco non avrò mai paura di niente”.

Ora a fine estate mentre impazza il toto ministri con il nome  anche di Michele Emiliano (Ministro dell’Interno), il quale già pensava di ricandidarsi a governatore Puglia nel  quinquennio 2020-2025, pur se il quadro politico  pugliese è da commissariare per via delle negligenze, dell’inettitudine, della mancanza di volontà  a far vivere decentemente una regione che ormai è in stato comatoso. Ma vedrete la Regione nel 2020 sarà in mano alla Lega, col benestare dei santi portati in processione.

Carlo Franza

 

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