Al via Orticolario 2019, a Cernobbio. Evento dove la “fantasmagoria” fa illuminare piante, verde e viaggi. Spiccano le installazioni dell’artista Nicola Salvatore che incornicia la balena come metafora del vivere.
Al via l’undicesima edizione di Orticolario, dedicata a “Bacche e piccoli frutti” e al tema del “Viaggio”. L’evento culturale e artistico per chi vive la natura come stile di vita è pronto a sorprendere ancora, dal 4 al 6 ottobre nel parco storico di Villa Erba, sul Lago di Como. “Sembra esserci nell’uomo, come negli uccelli, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove” ( Marguerite Yourcenar).
Cernobbio (CO), ottobre 2019 – Chiudete gli occhi e stimate quanto tempo occorreva secoli fa per spostarsi da un Paese all’altro. Sempre rimanendo in un’epoca lontana, ipotizzate un gruppetto di esploratori e cacciatori di piante, stupiti e incuriositi nel farsi passare tra le mani un seme o una pianta mai visti nel Vecchio Continente. Sempre a occhi chiusi, immaginateli fare un salto nel tempo e salire su un giardino viaggiante. Ora riaprite gli occhi e pensate che a Orticolario 2019 tutto questo è realtà. Dopo un fervente anno di preparativi, dopo aver decifrato tavole botaniche e diari di bordo, e ascoltato racconti di viaggio e leggende, gli organizzatori sono pronti a “partire”. Ed ecco l’undicesima edizione, intitolata “Fantasmagoria” e dedicata al “Viaggio”, alle bacche e ai piccoli frutti, in corso da oggi venerdì 4 a domenica 6 ottobre nel parco storico di Villa Erba a Cernobbio (CO), dimora ottocentesca sul Lago di Como, già residenza del regista Luchino Visconti. Un’edizione speciale proprio come l’avrebbe voluta Emilio Trabella, tra i fondatori di Orticolario, paesaggista molto amato, “l’uomo che sussurra alle piante” per definirlo con le parole di Renzo Piano. A lui è dedicato Orticolario 2019. Le piante arrivate fino a noi da Paesi lontani hanno trasformato giardini e paesaggi e permettono tuttora il miglioramento della vita umana attraverso la scienza, di cui la natura è guida. Inizia così il viaggio: intorno al mondo, in giardino. E in prima fila tra i viaggiatori, gli uccelli, infaticabili globetrotter, che in autunno e in inverno prediligono i giardini con bacche e piccoli frutti, vere delizie per i loro becchi. Generose, rotonde e carnose, sono perle colorate sui rami nudi o tra le foglie di siepi e cespugli, il segreto per un fantasmagorico giardino in tutte le stagioni. Più info: https://orticolario.it/orticolario-2019-fantasmagoria/ L’essenza di Orticolario è nitida in ogni suo dettaglio: è un viaggio intorno alla natura, tra giardinaggio, paesaggio, arte e design, tutti elementi che contribuiscono a solleticare una certa sensibilità, a creare un’idea evoluta di giardino, che può essere fuori e dentro le mura di casa, senza confini concettuali. Orticolario non è solo un garden show, né tantomeno una mostramercato, è soprattutto un evento culturale e artistico per la cultura del paesaggio che genera un circolo virtuoso con finalità benefiche: le attività culturali in scena a Villa Erba sono realizzate proprio attraverso il Fondo Amici di Orticolario che devolve poi contributi a progetti sociali di cinque associazioni del territorio lariano. Queste stesse associazioni sono a loro volta impegnate attivamente in Orticolario. Più info: https://orticolario.it/orticolario-per/ E la diffusione della cultura del paesaggio, quest’anno è ribadita dalla scelta dell’ospite d’onore: lo svizzero Paolo Bürgi, architetto paesaggista tra i più apprezzati a livello internazionale, a cui viene assegnato il premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019. Come in ogni viaggio che si rispetti non manca “L’Isola del tesoro”, installazione del Padiglione Centrale firmata dal paesaggista Vittorio Peretto e ispirata all’Isolino Virginia (Lago di Varese), il sito Unesco più antico dell’arco alpino. Punto di partenza per addentrarsi nelle installazioni nel parco, ispirate al tema dell’anno e selezionate tramite il concorso internazionale “Spazi Creativi”. Per la prima volta, tra i finalisti, progettisti da Stati Uniti e Russia. Il vincitore si aggiudica il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”. Ampia l’offerta di piante rare, insolite e da collezione proposte da selezionati vivaisti nazionali e internazionali, oltre che di artigianato artistico. E ancora installazioni d’arte (quest’anno sono ben cinque gli artisti presenti) e design (in particolare il progetto “DehOr. Design your horizon”, aree espositive e di relax realizzate da designer). E fra tutte, mi soffermo sulla installazione di Nicola Salvatore, artista oggi fra i più acclamati e conosciuti, già Ordinario di Pittura nella Storica Accademia di Belle Arti di Brera, suoi i teleri di seta (come si vede nelle immagini) all‘ interno della Villa Erba già dimora di Luchino Visconti, mentre all’esterno nel parco antistante la Villa si noteranno le balene di bronzo, che paiono volare e hanno come titolo “stelle”. Questa capacità di Nicola Salvatore di far vivere l’arte attraverso materiali diversi è segno e segnale fra i più nobili del nostro tempo e fa di lui, sia per le tematiche attualissime legate alla natura e all’ambiente, sia per le poetiche del linguaggio visivo che vi troviamo innervate nella tradizione più vera e più letteraria (le balene hanno molto da raccontare sul mondo abitato) della narrazione e della contemporaneità, l’artista italiano illuminato che ha fatto transitare l’arte dal ventesimo al ventunesimo secolo con scelte da nuova avanguardia. Il lavoro di Nicola Salvatore è una ricerca continua, “viaggia” solcando ed esplorando tutte le possibili esperienze e luoghi dell’arte. Spiega l’artista: “Ho trovato nella balena il mio rifugio artistico, ma anche umano. È allo stesso tempo un mammifero e un monumento al mammifero, ma è soprattutto la più leggendaria e suggestiva creatura che popola i mari. La balena, da mitico animale di un territorio smisurato, è diventata la protagonista del territorio della mia arte. Dentro di lei viaggio e con lei dialogo. Con ‘Le balene nel salone’ mi ritrovo in una casa, insieme a tante balene che discutono, parlano, gridano tra loro e navigano con me per il mondo”.Che dire poi del programma di incontri culturali e di laboratori didattico-creativi per i bambini? Denso e articolato, fa di Orticolario il principale evento dedicato alla cultura del bello. Un evento da vivere uno o più giorni, fino all’ultimo istante. E non per modo di dire. Dalle 18 di domenica 6 ottobre scatta infatti “Lo smantello”: alcuni arredi e accessori delle installazioni e degli “Spazi Creativi” vengono messi in vendita (con la possibilità di prenotare il proprio acquisto anche prima di domenica). Informazioni dettagliate su Orticolario 2019 sul sito: http://orticolario.it/ category/ visitatore/ Orticolario 2019 è realizzato con il sostegno di Mantero Seta e Fondazione Cariplo e con il contributo di Banca Generali, Bennet, Dodo Boutique di Como, Elmec Solar, Ethimo, Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, San Carlo, Sicuritalia e Wide Group. L’evento, inoltre, ha ottenuto il sostegno e il patrocinio della Camera di Commercio di Como-Lecco, del Comune di Como, del Comune di Cernobbio e della Provincia di Como, oltre al patrocinio di: Accademia delle Belle Arti di Brera; Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Province di Como, Lecco e Sondrio; Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como. E Regione Lombardia ha patrocinato e riconosciuto Orticolario come manifestazione di carattere nazionale. Si ricorda, infine, la convenzione con il FAI – Fondo Ambiente Italiano e le partnership con SIA, Società Italiana di Arboricoltura, e da quest’anno con AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, e Assofloro.
LA PAROLA A… Moritz Mantero, presidente di Orticolario: “L’undicesima edizione è il giro di boa verso il secondo decennio dalla fondazione. Una vera sfida per un evento come il nostro, dal doppio valore culturale e sociale. Siamo pronti a iniziare un altro viaggio, a meravigliare e a essere ispirazione, sempre nel segno della bellezza della natura, nostra prima musa ispiratrice”.
LA BIBLIOGRAFIA DI ORTICOLARIO “I cacciatori di piante”, Michael Tyler Whittle (DeriveApprodi, 2015) “Il giardino dei sensi”, Maurizio Zarpellon (Blu Edizioni, 2000) “Giardini d’inverno”, Cedric Pollet (L’ippocampo, 2017) “Memorie di un bucaniere”, William Dampier (Mursia, 2018) “La favolosa storia delle verdure”, Évelyne Bloch-Dano (add editore, 2017) “Nell’Antropocene. Etica e politica alla fine di un mondo”, Gianfranco Pellegrino, Marcello di Paola (DeriveApprodi, 2018) “L’incredibile viaggio delle piante”, Stefano Mancuso (Edizioni Laterza, 2018) “Origine e viaggi avventurosi delle piante coltivate”, Luigi Mariani (Mattioli 1885, 2017) “Elogio delle erbacce”, Richard Mabey (Ponte alle Grazie, 2017) “Mindscapes. Psiche nel paesaggio”, Vittorio Lingiardi (Raffaello Cortina Editore, 2017) “Paolo Bürgi. Paesaggi Passaggi”, traduttore: A. Bergamin (Libria, 2011)
COME DOVE QUANDO 4-6 ottobre 2019 Villa Erba, Cernobbio (CO), sul Lago di Como
Carlo Franza