Una rosa per il Vate D’Annunzio. Tra le novità di Verde Grazzano 2020.
Ci sarà anche “Gabriele D’Annunzio” a Verde Grazzano 2020 (Parco del Castello di Grazzano Visconti dal 25 al 27 settembre). Comparirà sotto forma di rosa, anzi di rosaio a cespuglio, a fiore grande. A presentare la nuova rosa è Rosai Barni, la celebre azienda pistoiese leader del settore. Gabriele d’Annunzio è nata grazie alla collaborazione tra Rosai Barni e il Vittoriale degli Italiani. Gabriele d’Annunzio è rosa dalla forma doppia e voluttuosa, di colore rosso scuro vellutato. I fiori grandi e uniflori sono portati con continuità fino all’autunno inoltrato. Resistente alle malattie grazie al bel fogliame verde scuro. Portamento eretto, altezza circa un metro. Colore e portamento sarebbero di certo piaciuti al Vate e anche al Duca Giuseppe Visconti di Modrone ideatore, tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, del magnifico parco in cui si tiene la manifestazione. D’Annunzio e il Duca erano infatti buoni conoscenti e proprio a D’Annunzio si deve il nome “Giacinto innamorato” per un profumo prodotto dal Duca, allora a capo dell’azienda chimico-farmaceutica Carlo Erba. Naturalmente, accanto alle rose, a Verde Grazzano i più importanti vivai italiani porteranno il meglio dei loro settori di specializzazione. Verde Grazzano conserva infatti, il suo elemento distintivo: ad essere ammessi alla rassegna sono esclusivamente i produttori e non coloro che commerciano piante prodotte da altri o importate. Inoltre è ammesso un solo rappresentante per ciascun settore. Il meglio del meglio, quindi, nell’attenta selezione degli organizzatori. Per i frutti antichi, settore che affascina i pollici verdi, il compito di rappresentare questo meglio del meglio, è quest’anno affidato a Maioli Piante che ha nel suo carnet ben 426 varietà di mele, 228 di pere e più di cento varietà di prugne, pesce, ciliegi, mentre le albicocche si fermano solo a quota 99 varietà. Il vasto e affascinante settore delle piante carnivore sarà presente a Verde Grazzano grazie alla collezione e passione di Vincenzo Castellaneta che segue le sue creature partendo dalla semina fino ad arrivare all’esemplare adulto. Con ovvia attenzione ai loro diversi metodi di nutrimento. Un fiore che è tornato di moda, dopo essere stato amato dalle nostre nonne, è la dalia (più esattamente dahlia), l’immensa famiglia di Asteracee il cui nome omaggia Anders Dahl, allievo di Lenneo. I tuberi proposti da Fenix Floricultura faranno felici gli appassionati. Saranno in molti a rimanere stupiti dalle capacità delle Tillandsia di vivere anche senza terreno, semplicemente catturando l’unità dell’aria. A proporle a Verde Grazzano sarà Claudio Camarda, con la sua azienda “Figlie del vento”. “Non siamo erboristi ma coltivatori e la natura ci è maestra se sappiamo osservare. Il pollice verde non esiste”. Esiste una persona che sa osservare le piante e relazionarsi con esse. Questa la filosofia con cui Claudio Purgato e la moglie Daniela, affrontano le loro coltivazioni di piante aromatiche. Settore che rappresentano a Verde Grazzano. Mentre Michael Schick dalla Germania porterà un’enciclopedica collezione di semi di pomodoro e altrettanti pomodori.
Stefano Magi, con la sua “Le Rose di Firenze” punta soprattutto sulla varietà di clematis e di rose antiche. Tra esse l’ampia collezione vintage, con varietà sia a cespuglio che rampicanti. Liviana Nifantani de “Il giardino delle passioni” farà la gioia di chi cerca arbusti per il proprio giardino. Si va dalle varietà e specie autoctone a viburni rarissimi, altrove introvabili. Ma anche cercis, weigeliae, spiree, callicarpe … 300 ettari di coltivazione e una collezione di oltre 2600 specie di piante: sono i numeri della Margheriti che da Chiusi porta a Verde Grazzano una straordinaria collezione di piante da giardino. Da alberi di grandi dimensioni ai più ridotti, ma non meno affascinanti: i cactus. Planet Cactus di Maurizio Gambini stupisce per la varietà delle sue proposte.
Chi ama le ortensie e ne crea collezioni non può non avere in Vivai Tara un fondamentale punto di riferimento. Le Hydrangee che saranno proposte in questa edizione conquistano anche i palati più fini. I frutti del Mediterraneo e del sole, ovvero gli agrumi, giungono a Verde Grazzano grazie alle proposte di Vivai Tintori che in Toscana, nella tradizione di una delle passioni medicee, hanno creato un vivaio specializzato in limoni, aranci, cedri e bergamotti… una collezione che conta oggi più di 400 cultivar. Poi le acquatiche, ovvero quei micro e macro mondi fatti d’acqua e di erbe e fiori, bio-sostenibili, naturali, che affascino sempre più persone. Davide la Salvia, con la sua Waternursery, coltiva e propone più di 1500 varietà di alberi palustri, colocasie, alocasie-aracee, fior di loto, iris, ninfee, felci, piante galleggiate e ossigenanti, tutto un mondo d’acqua e di verde. Rifnik presente a Verde Grazzano con una amplissima e preziosa collezione di piccole conifere e arbusti perenni viola eizanensis, chloranthus, hedychium, Zingber e soprattutto con i suoi consigli da maestro riconosciuto del settore. Ultimo, ma non certo per qualità e notorietà, Pier Luigi Priola è da oltre 50 anni il vero punto di riferimento per erbacee perenni e la più ricca collezione di graminacee ornamentali d’Europa oltre ad essere progettista e realizzatore di giardini. Da quell’angolo di Paradiso che è il suo vivaio, Priola porta a Grazzano collezioni di graminacee, salvia da fiore, Settembrine, Anemoni del Giappone, Achillee e tantissime altre cose.
Tutto questo, ma anche molto di più, attende i pollici verdi d’ Europa nel magnifico Parco del Castello di Grazzano Visconti, dal venerdì 25 alla domenica 27 settembre. Il percorso dilatato, nel verde secolare, consente una visita in massima sicurezza. Ammirando stand che sono dei veri e propri esempi di giardini, magari da cui trarre spunti o anche da copiare. Senza perdere d’occhio il Barone Rampante che non è un vivaista ma è un arboricoltore. Si occupa di tree climbing e diagnostiche per il riconoscimento del deperimento dei tessuti legnosi. E vederlo volteggiare tra le chiome è uno spettacolo da non perdere.
Carlo Franza