“Quello che sta succedendo ora lo conferma”, parole  del filosofo  Paolo Becchi che guarda all’America più preoccupato che indignato. L’intero mondo sotto la gran cassa e il tambur battente della stampa si scaglia contro Donald Trump accusandolo di aver fomentato la rivolta dei suoi sostenitori che hanno assaltato il Campidoglio. Il filosofo sovranista  Paolo Becchi su Twitter concentra la sua attenzione sul neo-presidente Joe Biden, arrivato alla Casa Bianca anche sull’onda di ferocissime polemiche e sospetti sui brogli. “Avrà pure vinto le elezioni – ricorda Becchi a proposito dell’esponente democratico – ma lascia un’America socialmente divisa e profondamente ferita”.  Lo segue  a spada tratta   il collega Vittorio Sgarbi: “La violenza va condannata, sempre. Ma il popolo va ascoltato e rispettato. E il popolo di Trump la violenza l’ha patita; la ragazza ferita è una martire dei suoi ideali”.“Ha dell’incredibile”, osserva il filosofo  Massimo Cacciari  che non nasconde la sua contrarietà alla decisione di Facebook e Twitter di silenziare Donald Trump. I fatti del 6 gennaio 2021, giorno in cui i sostenitori repubblicani hanno preso d’assalto Capitol Hill, vale a dire il Campidoglio degli Stati Uniti d’America,  hanno messo il presidente uscente degli Stati Uniti in una posizione molto scomoda. Gli accusatori di Trump sostengono  che il tycoon avrebbe aizzato i suoi fan con l’intento di ostacolare la nomina di Joe Biden. Vero o meno, per il filosofo Massimo Cacciari  una cosa è certa: “Un’impresa economica la cui logica è volta al profitto non può decidere chi parla e chi no. Non è più neanche un sintomo. È una manifestazione di una crisi radicale dell’idea democratica e che alcuni democratici non lo capiscono vuol dire che siamo ormai alla frutta”, ha spiegato  al quotidiano  Repubblica. Anzi, dice ancora l’ex sindaco di Venezia, The Donald non si fermerà di fronte a questo, ma “continuerà a parlare sui giornali, alle televisioni, è evidente che continuerà a parlare”. In ogni caso è una “questione di principio”. “Che un politico – prosegue nella sua idea – costretto per svolgere il suo mestiere a usare questi mezzi, possa averne accesso in base a decisioni del capitalista che detiene il potere assoluto su questi mezzi stessi, a me pare inaudito”. Cacciari invoca un’autorità politica costituita sulla base di procedimenti di legge,  non invece un social media e “che non si capisca lo scandalo di questa cosa vuol dire che ormai siamo proprio pronti a tutto. Lo diceva anche Lacan: volete un padrone? Lo avrete”.

D’altronde è bene ripeterlo, se muore  l’informazione, pur minimamente libera, muore la democrazia. E’  regola lapalissiana. Alla luce della successione trumpiana, dell’assalto  al Palazzo del Campidoglio di Washington, della non proprio limpida elezione di Biden   -buona parte delle notizie mi provengono direttamente dai miei familiari americani-  si direbbe che la stampa è risultata ampiamente viziata, anche per via  di un’informazione mondiale antitrumpiana al 99% , possiamo dirlo  senza remore. Tanti giornalisti ampiamente di parte, altro che deontologia professionale, nonostante  gli Ordini  dei Giornalisti  -e non solo- impartiscano  lezioni urbi et orbi, sulla Deontologia.   Ho voluto mappare tutta la stampa italiana  e internazionale sulla “presa” del Campidoglio americano – da sociologo quale sono, anche-  e ho notato  che molti  giornalisti  non hanno compiuto il loro dovere.

Mi sono detto, ma questi una coscienza ce l’hanno, o a sera quando vanno a letto dormono  sonni sereni grazie alla loro cinicità? Perché un al di là esiste, e un inferno pure esiste, e lo stesso Dante fosse oggi vivo  – quest’anno 2021 è l’anno che celebra i 700 anni della  morte del poeta italiano estensore della Divina Commedia-  avrebbe calato nel IX Girone dell’Inferno,  tra i fraudolenti, proprio  questi giornalisti di parte, che hanno rotto il patto con la società, pur sporcandosi la bocca  di una libertà  tanto reclamata ma tanto osteggiata, e  innescando nella società una catastrofe senza fine.

Lo sapete cari lettori che le due più grandi odiatrici di Trump sono Kamala Harris  e Nancy Pelosi – proprio lei che in queste ore impazza tra la stampa e preme per l’impechment di Trump- ?  Ebbene non le ho mai amate  perché sono,  a  detta dell’amico  Agostino Nobile, -e concordo con lui- “due delle donne più immorali e bugiarde della storia americana” (Su  Stilum Curiae del 10 gennaio 2021).  Ve ne spiego il perché.  Due donne  che in modo superlativo  sostengono l’aborto  e premono per legalizzare  l’after birth abortion. Un crimine da farle sprofondare nell’ultimo girone dantesco, dove sono  i traditori, e dove è di casa Belzebù, il Diavolo in persona, lo stesso che  ha tenuto sulla corda Cristo e i grandi santi ad iniziare da San Pio da Pietralcina  detto Padre Pio.

Ebbene, queste due  anime cariche di odio, Kamala Harris  e Nancy Pelosi, insieme a Joe Biden presidente  in carica a  giorni, vogliono anche cancellare la figura del maschio e della femmina. Trovano non di loro gradimento le definizioni  di padre e madre, figlio e nipote. E forse stanno già tramando a che i nonni spariscano  per sempre grazie all’eutanasia che potrebbe divenire grazie a loro  obbligatoria intorno ai settant’anni.  Per gli increduli, per coloro che alzano gli occhi al cielo leggendo quanto scrivo, consiglio di andare a vedere (https://www.youtube.com/watch?v=_Qj4sx5JTx0)  come l’efebico Biden, in un video alla portata di tutti  ebbe a dire che un bambino di otto anni deve essere libero di scegliere il proprio orientamento sessuale.  Pensate che genialità  è stata eletta alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Sarà bene sapere  che non tutti i mali vengono per nuocere perchè  “Dio vede e provvede”.   E devo dirvi ancora che  i nuovi inquilini della Casa Bianca dal 20 gennaio 2021, vale a dire Joe Biden   e Kamala Harris sono sostenuti in primis dal presidente cinese Xi Jinping,  ma anche dalle uniche compagnie che con i lockdown hanno alzato i profitti, vale a dire  Google, Facebook, Twitter e, soprattutto, dalla multinational investment management BlackRock, la più potente e ricca corporation del mondo che fin dalla sua nascita, nel 1988, spolpa il mondo e rende più ricchi i ricchi. Ma queste cose chi le scrive? Pochissimi. Dove sono i  super giornalisti che dovrebbero scrivere ciò? Non ci sono, o meglio   ci sono ma scrivono altro.   Il mondo d’oggi impazza di calunniatori.  Basterebbe vedere  come anche da noi in Italia  giornali e TV hanno demonizzato e stanno demonizzando Trump, unico presidente antiabortista. Tutti a spare a zero su Trump, nessuno dice che con Trump non ci sono state guerre  ed è stato il Presidente che ha messo pace tra Israele e i Paesi arabi. Senza tralasciare i successi economici  e sociali (vedi sanità americana) di The Donald Trump. E per finire consegno ai lettori la notizia che Nancy Pelosi ha origini italiane, meglio dire toscane, precisamente della Versilia, di Camaiore, ricevuta a suo tempo persino  dal sindaco Alessandro Del Dotto, il quale  quando apprese le origini italo-americane della deputata statunitense, fece cominciare le ricerche all’anagrafe: “Siamo stati in grado di fornire alla famiglia l’intera documentazione storica attestante le origini Camaioresi della suocera  della Pelosi, Corinna Bianchi, nata a Capezzano Pianore”. Ma il prossimo futuro, alla luce di questi sviluppi,  ci farà leggere pagine catastrofiche  e molti si morderanno labbra  e lingua. Sarà troppo tardi.

Carlo Franza

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