Dal 10 al 22 agosto, presso il Padiglione Italia della Biennale Architettura di Venezia,  l’esposizione delle opere di Pinuccio Sciola dal titolo “Sound Architectures”, a cura di Pierandrea Angius,  che apre  una visuale sui lavori che più hanno avvicinato il Maestro Pinuccio Sciola al tema del costruito.
Le tematiche che guidano il progetto curatoriale proposto da Hashim Sarkis e Alessandro Melis, rispettivamente Curatore della Biennale e Curatore del Padiglione Italia, gravitano intorno all’idea di comunità intesa come strumento primario per offrire una risposta efficace e coordinata alle criticità che mettono a rischio la possibilità di un futuro sostenibile per il pianeta e l’umanità. Il leit motive della mostra sarà, in tal senso, rappresentato dalla sensibilità architettonica che ha caratterizzato gran parte della produzione artistica dello scultore di San Sperate.L’esposizione è realizzata dalla Fondazione Sciola in partnership con la Galleria Copetti Antiquari di Udine, con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Sound Architectures
 espone una selezione di opere che mostra una particolare sensibilità in relazione al tema della pluralità e della complessità urbana. Le serie scultoree delle Città Future e delle Città Sonore sono le protagoniste dello spazio espositivo; la loro mutazione morfologica, fatta di sincronie e contrappunti, definisce un ecosistema scultoreo complesso e articolato, arricchito dal repertorio audiovisivo del Maestro. Sono opere che rappresentano la volontà di un confronto con il tema urbano, con una scala operativa che si muove oltre l’individualità e la singolarità, tramite una lettura articolata e complessa della realtà umana e della ricchezza espressiva che nasce dal processo dialettico.

Il 10 agosto 2021, sempre nel Padiglione Italia, si è tenuto inoltre il Concerto per pianoforte tenuto dal compositore e pianista Andrea Granitzio ispirato al dialogo con la liquidità del suono delle Pietre Sonore di Pinuccio Sciola che, per l’occasione, sono state suonate dalla figlia Maria.

L’esposizione è maccompagnata dalla pubblicazione di un catalogo: “Pinuccio Sciola. Una sensibilità architettonica” a cura di Giulia Pilloni, Storica dell’Arte, con la collaborazione di Viviana Vergeiro Guerra, art critic e art consultant e la prefazione del curatore della mostra Architetto Pierandrea Angius. Lo stesso si pone l’obiettivo di mettere in risalto le opere più importanti della produzione dell’Artista da un punto di vista architettonico. Sarà infatti un’immersione tra le installazioni in ferro omaggio a Gaudì, Le Colonne InfiniteLe Tombe Vuote, la scenografia della Turandot di Giacomo Puccini in collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari, il progetto utopico della 131 e la Città Sonora che si potrà ammirare in esposizione. Il catalogo ed il concerto inaugurale si svolgono grazie al supporto della Fondazione di Sardegna

In contemporanea Sciola sarà in esposizione a Cagliari al Castello di San Michele per una mostra dal titolo Madre Pietra, a cura di Simona Campus e Tiziana Ciocca, fino al 3 ottobre e nel parco sculture Braida Copetti a Leproso (Udine).  In Sardegna, inoltre, si trova, nel paese di San Sperate, il suo Museo a cielo aperto, il Giardino Sonoro, nel quale sono custodite, immerse tra aranci e piante aromatiche mediterranee, più di 700 opere scultoree, di cui alcune monumentali. Un angolo senza tempo e carico di energie; uno spazio che può essere attraversato senza dover seguire un percorso obbligato, vagando liberamente tra i megaliti capaci di amplificare magicamente il senso di smarrimento.
Un luogo d’arte, dove basalto e calcare producono suggestivi suoni arcaici, ancestrali e mistici; dove i “semi” di pietra sono seminati affinché la cultura fecondi la natura; dove i graniti, nel buio della notte, svelano attraverso la luce radente nuove super ci tridimensionali. Un luogo magico ed inaspettato, che coinvolge tutti i sensi, dando la possibilità ai visitatori di poter godere, in una dimensione inedita, di Arte e Natura. Una natura viva, con un no al suo più immobile e silenzioso elemento: la pietra.

Carlo Franza

 

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