Fashioning Masculinities. La storia della moda maschile in mostra al V&A di Londra
Mostra insolita ma affascinante. E soprattutto storica. “Fashioning Masculinities. The Art of Menswear” è più di una mostra visto che si allarga sul versante socio-culturale, coniugando capi di moda e opere d’arte, spaziando non solo sul tema della moda maschile ma anche sul concetto di “mascolinità” attraverso i secoli. La si trova al Victoria & Albert Museum di Londra aperta fino al 6 novembre 2022. La mostra evento organizzata dal V&A di Londra unitamente alla casa di moda Gucci lascia vedere 101 modelli accanto a ben 100 opere d’arte, esposte rispettivamente in tre gallerie che sono Undressed, Overdressed e Redressed.
Il capitolo Undressed abbraccia -esplorandolo- il corpo e l’intimo maschile, facendo notare come gli ideali europei classici di mascolinità si siano tramandati, rielaborati e talvolta sono stati anche stravolti durante i secoli. Basti osservare i calchi statuari in gesso dell’Apollo del Belvedere e dell’Ermete Farnese, i quali lasciano ammirare la classica tradizione di raffigurare corpi maschili, talvolta coperti da tessuti che mostrano ugualmente anche quanto nascondono, o il confronto con le creazioni di moda contemporanea di Jean-Paul Gaultier e ARCOLD-WALL, unitamente a stampe e fotografie di Lionel Wendt, Zanele Muholi e Isaac Julien.
La seconda galleria Overdressed fa conoscere il guardaroba maschile di gran peso, materiali e stoffe preziose come sete e velluti pur con colori squillanti e motivi decorativi che denotano status, ricchezza e personalità.
La terza galleria Redressed focalizza il country tailoring inglese e le origini dell’abito su misura, con capi storici della collezione del V&A che fanno da contraltare a rivisitazioni contemporanee tipo un kilt di Nicholas Daley; poi una sezione di abbigliamento militare e l’influsso che da esso è provenuto sul guardaroba civile nel tempo. Con Redressed troviamo dipinti e fotografie che indagano su stili e atteggiamenti nel tempo, ecco Oscar Wilde, Claude Cahun, Cecil Beaton, i Beatles e Sam Smith.
E a guardarsi attorno nelle diverse sale, numerose sono le foto che mostrano abiti griffati indossati da star della musica, dello sport e dello spettacolo, basti pensare a David Bowie, Billy Porter, Harry Styles e Marlen Dietrich.
Carlo Franza