La bohème è un’opera in quattro “quadri” di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica ispirato al romanzo di Henri Murger “Scene della vita di Bohème” e rappresentata per la prima volta nel 1896. L’esistenza spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera, ambientata nella Parigi del 1830.

Ora Milano si ritrova a festeggiare i 160 anni della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado al Teatro Lirico Giorgio Gaber con due serate dedicate a La bohème di Giacomo Puccini, eseguita in forma di concerto, il 13 e il 14 giugno 2022. Qualcosa certo da non perdere, occasione irripetibile.

“Sarà uno spettacolo di giovani per i giovani”, afferma Roberto Favaro, direttore della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, “realizzato con lo scopo di avvicinare un pubblico estraneo alla lirica. La nostra Bohème è concepita come un lavoro di squadra e di saperi integrati. L’opera, in forma di concerto, vede la partecipazione degli studenti di strumento, canto e direzione d’orchestra della nostra Scuola e la collaborazione della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e, nella fase iniziale, del corso di scenografia dell’Accademia di Brera. Lo spettacolo rientra nel Progetto Bohème Experience 2022, un percorso didattico sull’opera pucciniana che ha impegnato gli studenti dell’Istituto di Musica Classica per tutto l’anno accademico nella sede di Villa Simonetta”.  Le celebrazioni  in questione incorniciano il lavoro altissimo che fa un’istituzione storica come  la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, uno dei dipartimenti d’eccellenza di Fondazione Milano Scuole Civiche, fondata nel 1862 con lo scopo di formare strumentisti per la Civica banda e coristi per il Teatro alla Scala, ufficialmente intitolata al maestro Claudio Abbado nel 2014,  è da sempre parte integrante della storia culturale milanese e ha formato generazioni di musicisti che anno dopo anno si affacciano sulla scena e affrontano l’emozionante avventura con il pubblico, con competenze, inclinazioni, passioni e aspirazioni personali.

L’esecuzione de La bohème mette dunque ancora una volta alla prova, e in modo significativo, gli studenti della Civica, che eseguiranno l’opera di Puccini in forma di concerto, con una sensibilità rinnovata nei confronti del passato e un’apertura verso il futuro, verso la professione che li attende. L’anniversario acquista così un senso più profondo perché fornisce l’occasione, a giovani artisti, di fronteggiare la grande sfida del palcoscenico e di confrontarsi con una platea importante come quella del Teatro Lirico, finalmente restituito alla sua città.

La scelta del capolavoro di Puccini, innovatore al di là delle mode, presenza stabile nei cartelloni dei teatri di tutto il mondo e figura amatissima dal pubblico, non è del resto casuale: i quattro quadri di Bohème, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratti da Scènes de la vie de bohème di Henri Murger del 1851, raccontano, attraverso una carrellata di momenti, la vita di giovani artisti, i loro sogni, i patimenti amorosi, i conflitti drammatici, le speranze, la gioia condivisa del gruppo e la più struggente solitudine.

Ora, come sottolinea nobilmente  l’illustrissimo  e caro amico Prof. Roberto Favaro, direttore della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, l’elemento dominante è la giovinezza: La bohème è un’opera che si focalizza sull’idillio di Rodolfo e Mimì ma è anche fortemente collettiva nella rappresentazione della vita di tutti i giorni dei suoi bohémien, sullo sfondo di una Parigi ottocentesca che, come afferma Debussy, “nessuno aveva saputo descrivere tanto bene quanto Puccini”.  

Gli amici sono molto più che colleghi, sono compagni, aspiranti artisti, eroi contemporanei con cui condividere illusioni e disinganni, in un percorso in cui la ricerca dell’arte e della fama è costantemente accompagnata alla ricerca dell’amore.  I temi sono dunque eterni, e sempre giovani.

Sul podio, a dirigere il cantanti, Cori, Coro di voci bianche e l’Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, costituita per l’occasione anche da ex allievi e professionisti esterni, è Giuseppe Famularo, diplomato della Scuola al corso di direzione d’orchestra, specializzato nell’ambito operistico e recentemente scelto dal maestro Riccardo Muti per partecipare, unico italiano tra candidati di tutto il mondo, al progetto Riccardo Muti Italian Opera Academy presso la Fondazione Prada di Milano.   Il cast vede Viviana Nebuloni e Stefania Butti nel ruolo di Mimì e Mariano Sanfilippo e Alessandro Fantoni in quello di Rodolfo. Raffaele Emmolo è Marcello; Akihiro Shiraishi è Schaunard; Angelo Vitali è Colline; Gaia Nicosia e Viviana Nebuloni interpretano il ruolo di Musetta; Manuel Zanaga è Parpignol e un venditore ambulante; Sergente dei doganieri e Guardia è Ma Shuyang.

La bohème della Civica Scuola Claudio Abbado vede inoltre la partecipazione straordinaria, nelle parti di Alcindoro e del signor Benoît, del baritono Armando Ariostini, artista versatile, capace di spaziare dal repertorio classico – operistico a quello contemporaneo, da ruoli buffi a drammatici.  Ariostini è stato invitato in importanti teatri e festival del mondo e ha lavorato con direttori, registi e cantanti di fama internazionale; recentemente è stato ancora Benoît nel cast de La bohème, il film-opera prodotto dal Teatro dell’Opera di Roma e da Rai Cultura con la regia di Mario Martone e la direzione di Michele Mariotti.

Le letture sceniche sono curate dalla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. L’attrice Corinna Andreutti leggerà, all’inizio di ogni quadro, i testi tratti dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henri Murger (1851) inseriti nel libretto dell’opera di Puccini.

Eccone il programma.  Uno spettacolo di giovani per i giovani 

 

Con la rappresentazione de La bohème di Giacomo Puccini in forma di concerto,

il 13 e il 14 giugno 2022 la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado festeggia

al Teatro Lirico Gaber di Milano i suoi 160 anni 

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La Civica Scuola di Musica Claudio Abbado presenta

La bohème  

di Giacomo Puccini , in forma di concerto

13 e 14 giugno 2022  

posto unico 15 euro

Teatro Lirico Giorgio Gaber, ore 20.30

via Larga 14, Milano

 

Mimì

Viviana Nebuloni  Stefania Butti  

Rodolfo

Mariano Sanfilippo  Alessandro Fantoni  

Marcello

Raffaele Emmolo 

Schaunard

Akihiro Shiraishi

Colline

Angelo Vitali 

Musetta

Gaia Nicosia – Viviana Nebuloni 

Parpignol/Venditore

Manuel Zanaga 

Sergente dei doganieri/Guardia

Ma Shuyang 

Con la partecipazione straordinaria di Armando Ariostini

nelle parti di Alcindoro/Benoît

 

Orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado 

Giuseppe Famularodirettore 

Alessandro Lotto, pianista accompagnatore

 Coro di voci bianche della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado 

maestri preparatori Dario Grandini, Fabio Zambon

I Civici Cori – Civica Scuola di Musica Claudio Abbado  

maestro preparatore Francesco Grigolo

 Letture sceniche Corinna Andreutti

a cura della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi

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Carlo Franza

 

 

 

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