Mims Contemporaneo. Il Ministero delle Infrastrutture (MIMS) si diverte a fare mostre.
L’Italia crolla, le infrastrutture dell’Italia da Nord a Sud non tengono più, sono vecchie, scuole decadenti, strade e ponti fatiscenti, degli ospedali meglio non parlare. E potrei continuare. Ognuno dovrebbe fare il suo mestiere si diceva una volta, mentre oggi non é così. Questa classe politica dopo l’uscita di scena dei partiti storici (DC, PSI, PCI, PLI, MSI, ecc.) fa ridere, e neppure troppo, perchè il Paese Italia vive tristemente una rabbia che appare di giorno in giorno incontenibile. Quante parole al vento, zero decisioni, e zero progettualità. Quindi niente futuro. In Italia i diversi Ministeri dovrebbero svolgere i compiti che loro competono. Così anche per il Ministero delle Infrastrutture, che ora invece di dare sviluppo a suoi obiettivi ha pensato di mettere in piedi nel suo ministero una mostra. Non lo fa il Ministero dei Beni Culturali di Dario Franceschini -che dovrebbe-, lo fa invece quello delle Infrastrutture di Enrico Giovannini. Strana quest’Italia e ancor più strano il comportarsi dei ministri. La politica è diventata un gioco a spese dei cittadini.
Oggi 16 luglio 2022 il Ministero delle Infrastrutture (Mims) a Roma, aprirà le porte al pubblico della mostra Mims Contemporaneo, che lo scorso 9 giugno è stata inaugurata dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. Dopo la pausa estiva d’agosto, il pubblico ogni terzo sabato del mese potrà visitare gratuitamente la mostra allestita nella sede del ministero in piazzale Porta Pia, con ingresso cadenzato su tre fasce orarie: 10:00-11:00; 11:00-12:00; 12:00-13:00.
E pensate che hanno anche avuto la bella idea di accaparrarsi delle guide turistiche -come dovessero illustrare il Colosseo- per condurre i visitatori alla scoperta delle opere d’arte esposte, per chiarire le caratteristiche e le estetiche di ogni tela e scultura selezionata per il percorso artistico. Mi sono detto, ma a queste guide turistiche le competenze -che sono degli storici e dei critici d’arte-, chi gliele ha fornite?
Voi pensate che ci saranno tanti visitatori? Non lo penso affatto, perché i visitatori vanno nei Musei e non in un Ministero. Mi si obietterà, ma anche al Ministero Affari Esteri c’è una mostra del Contemporaneo, quella è la Collezione Farnesina voluta dall’ illustrissimo Ambasciatore Umberto Vattani, ma aveva ed ha oggi ancora quella bella facciata di far conoscere al mondo l’arte italiana. Quella vera! Va da se che con l’Ambasciatore Umberto Vattani abbiamo dato corso al Circolo Esteri della Farnesina a quel mio bellissimo progetto Mondi di mostre sui Contemporanei di altissimo livello, progetto ancora in corso. Ma nel Ministero delle Infrastrutture non è proprio così. Hanno messo in piedi a spese dello Stato anche delle brochure, distribuite gratuitamente all’inizio del percorso. Si sa che questa idea curiosa di creare un percorso artistico all’interno del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili nasce da un’idea già realizzata lo scorso anno dal segretariato generale della presidenza della Repubblica con il progetto “Quirinale contemporaneo”, progetto che non era granchè, e che poteva meritare appena una sufficienza. Hanno detto e dicono che il loro obiettivo è quello di mostrare le straordinarie creazioni degli artisti italiani contemporanei, per dimostrare ancora una volta la grandezza della produzione italiana nel mondo dell’arte. Beh, vi dirò che non è di loro pertinenza. Ciò spetta al Ministero dei Beni Culturali e non a quello delle Infrastrutture in Italia. Il Ministero delle Infrastrutture pensi ad altro, pensi a quell’Italia in caduta libera; gli artisti italiani hanno altri ambienti da arredare per richiamare visitatori. E ancora chi lo dice che le opere in mostra sono di maestri di riconosciuto valore? Forse perché sono state installate negli ambienti di rappresentanza del Ministero, nella stanza del Ministro o negli uffici dello staff di Gabinetto? Suvvia, un po’ di serietà e competenza.
Carlo Franza