La Germania segreta di Ernst Kantorowicz tra storia e mito, uscito da Edizioni Marietti 1820
Le Edizioni Marietti 1820 hanno pubblicato “La Germania segreta” di Ernst Kantorowicz a cura del professor Gianluca Solla, professore associato di Filosofia teoretica all’Università di Verona. Nome quest’ultimo che figura accanto ad altri eminenti storici del Novecento della dimensione profonda, vale a dire Ferdinand Braudel e a Johann Huizinga. La silloge di scritti intitolata Germania segreta, uscita in Italia nel catalogo Marietti (pp. 208, gennaio 2022, euro 22,00) per la cura di Gianluca Solla, rappresenti in modo magistrale la sua visione del mondo. I saggi qui riuniti per la prima volta raccontano un aspetto essenziale, ma sconosciuto, del grande storico autore dell’innovativo “I due corpi del re” e contribuiscono a disegnare il tragitto esistenziale di un grande intellettuale europeo. Mentre gli anni ’20 lo vedono prendere parte al circolo di Stefan George, l’avvento del Terzo Reich lo costringe – in quanto ebreo – ad accettare l’esilio negli Stati Uniti, dal quale non farà più ritorno. Nella Nota introduttiva al Federico II Imperatore, Kantorowicz racconta di una corona d’alloro, da lui ed altri sodali di George, deposta sulla tomba imperiale del Duomo di Palermo nel maggio del 1924. Su di essa campeggiava la significativa scritta “Ai suoi imperatori ed eroi. La Germania segreta”. A cosa si riferisce tale formula? Lo spiega con chiarezza l’autore: essa indica un “potenziale” spirituale andato smarrito nella storia dei tedeschi, definiti il popolo di Hölderlin. Meglio: “La Germania segreta…è la comunità dei poeti e dei saggi, degli eroi e dei santi, dei carnefici e delle vittime, che ha creato la Germania e che si sono offerti alla Germania” (p. 19). Sono gli anni che segnano una svolta decisiva, soprattutto nel suo modo di concepire, leggere e raccontare la storia, prima contro la barbarie del nazismo, poi contro la politica del maccartismo e le sue distorsioni della libertà accademica. Sullo sfondo di quegli anni si staglia una riflessione potentissima sul ruolo della Germania e sul senso della cultura europea.
Sommario. Parole come gesti. Ernst Kantorowicz tra Europa e America di Gianluca Solla. GERMANIA SEGRETA. 1. Una “visione mitica”. 2. Limiti, possibilità e compiti della storiografia medievale. 3. Lettera al ministero – 20 aprile 1933. 4. La Germania segreta. 5. Il papato tedesco. 6. L’ospite, l’amico. 7. Le università tedesche prima di Hitler. 8. La questione fondamentale.
Ernst Kantorowicz (1895-1963), storico tedesco di origini ebraiche, legato al circolo del poeta simbolista Stefan George, è stato professore di Storia all’Università di Francoforte. Nel 1933, dopo la salita al potere di Hitler, sospese l’attività accademica e sei anni dopo emigrò negli Stati Uniti, dove ottenne la cattedra di Storia medievale all’Università di Berkeley. Licenziato per non aver prestato giuramento di anticomunismo, continuò a insegnare al prestigioso Institute for Advanced Study di Princeton. Le sue opere più celebri sono Federico II imperatore (Garzanti 2017) e I due corpi del re (Einaudi 2012).
Carlo Franza