Elisabetta II Regina d’Inghilterra nel ricordo di artisti di fama mondiale
Poche parole, le altre anche a volerle dire e scrivere, sarebbero superflue per la grande Regina d’Inghilterra Elisabetta II. Il ricordo, le azioni, il suo regno. Una grandissima Regina. 150 milioni di sudditi, in tutto il mondo ne piangono la scomparsa, ed hanno un’emozione unicamente british. E migliaia saranno le persone che andranno in pellegrinaggio in Scozia, dove la Regina si trovava, al Castello di Balmoral, per onorarla. Ha avuto 70 anni di Regno e solo il Re Sole Luigi XIV ne ha fatti di più, 72 anni e 110 giorni. Seconda anche in termini di longevità: la madre, Elizabeth Bowes Lyon, visse fino a quasi 102 anni.
Regina d’Inghilterra, ma anche icona pop del Novecento. Sempre sotto i riflettori, sulle copertine patinate dei Tabloid, ritratta da Andy Warhol, Annie Leibovitz, Lucian Freud, George Condo e tantissimi altri fotografi e artisti in tutte le sue sfaccettature, sorridente, imbronciata, sorpresa, vagamente minacciosa, con la corona, con centinaia di cappelli diversi, vestiti con colori sgargianti, orecchini e collane, e welsh corgi pembroke che è una razza canina di origine britannica e nipotini. Sempre ritratta tanto da divenire il ritratto di se stessa. “God Save The Queen”, l’inno nazionale inglese – e l’indimenticabile cover dei Sex Pistols – ha portato bene ad Elizabeth Alexandra Mary, incoronata il 2 giugno 1953 come Elisabetta II e arrivata alla veneranda età di 96 anni, portati piuttosto bene. Ritrovo che sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, “The Crown”, la serie Netflix incentrata sulla vita di Elisabetta II, ha un indice di gradimento del 92%, con un voto medio di 8.9. Anche Winston Churchill e Lady D sono personaggi particolarmente amati ma loro, nel corso delle stagioni, vi compaiono, mentre la Regina Elisabetta II c’è.
Indimenticabili alcuni dei ritratti memorabili di Elisabetta II, quello di Lucien Freud del 2001, quello di Andy Warhol del 1985, quello di Pietro Annigoni del 1954, e le memorabili foto di Cecil Beaton, quella del 2015 e quella riferentesi alla Coronation Day del 1953.