In Giappone, a Hiroshima, prima città al mondo martoriata dall’attacco nucleare degli Usa il 6 agosto 1945, sul finire della Seconda guerra mondiale, ha riaperto il museo d’arte moderna (Moca) che ospita proprio opere sulla bomba atomica e sulla pace. «Prima e dopo» è il titolo della mostra speciale sul tema del cambiamento organizzata dal Moca fino a giugno (100 opere esposte) per celebrarne il ritorno sulla scena dopo la ristrutturazione durata un paio di anni. Un evento che è stato definito un nuovo inizio dal direttore Junji Teraguchi.
Il museo è stato progettato da Kisho Kurokawa (1934-2007) fondatore del movimento Metabolista la cui espressione massima è la Nakagin Capsule Tower (due torri con capsule abitative) edificata a Ginza (Tokyo) tra il 1971-’72 e appena demolita. Il Moca si trova nel Parco Hijiyama. Inaugurato nel 1989 è stato il primo museo pubblico dell’Arcipelago.

La versione rinnovata piace a residenti e turisti almeno a giudicare dai commenti dei primi visitatori riportati da Japan Today. I lavori, importanti, sono stati eseguiti a porte chiuse e hanno interessato tutto l’edificio, interni ed esterni. Sono serviti anche a eliminare le barriere architettoniche dai bagni e dalle sale per i servizi di assistenza con lo scopo di rendere il museo più accessibile. All’ingresso è stata realizzata una caffetteria e uno spazio polivalente. Il tetto in alluminio è stato sostituito e sono state installate luci a led che d’ora in poi illumineranno le opere d’arte.

Carlo Franza

 

 

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