Elena, Clotilde e Letizia. Ritratti di tre donne sabaude. La mostra storica al Castello di Moncalieri/Torino
Al Castello di Moncalieri aperta la mostra Elena, Clotilde e Letizia. Ritratti quotidiani di tre donne sabaude. Allestita negli appartamenti che furono delle principesse Maria Clotilde e Maria Letizia, l’esposizione è curata dallo studioso Pierangelo Calvo, socio fondatore dell’Associazione “Amici del Passato”, ed è organizzata in collaborazione con l’Associazione Internazionale Regina Elena OdV, insieme al Museo storico fotografico di Isola d’Asti, che conserva la collezione privata Luigi Corino e la Maison Tatì della costumista storica Silvia Porino.
Il percorso espositivo è dedicato alla vita in Italia della regina Elena (Cettigne, 1873-Montpellier 1952), a partire dal 1896, anno delle sue nozze con l’erede al trono Vittorio Emanuele III, fino al 1919, nonché alle vite delle principesse sabaude Maria Clotilde (Torino, 1843-Moncalieri 1911) e Maria Letizia (Parigi, 1866-Moncalieri, 1926), vissute nel Castello di Moncalieri fino alla morte. Protagoniste della rassegna sono le rappresentazioni grafiche stampate sulle cartoline e sulle riviste italiane e straniere dell’epoca. Una visione, dunque, sempre ufficiale dei personaggi di Casa Savoia, ma in una vulgata iconografica di lettura più semplice e immediata per il popolo, in cui risaltano tratti di umiltà, grazia e dolcezza, seppur comunque permeati da un alone di regalità. Sette sezioni tematiche approfondiscono passioni, momenti conviviali, viaggi e visite delle tre donne sabaude e sono anche presenti oggetti a loro appartenuti, di cui alcuni fino ad oggi mai presentati al pubblico, come macchine fotografiche, abiti d’epoca, albumine storiche, lettere autografe, libri e stampe. La mostra è aperta al pubblico e può essere visitata fino a domenica 18 giugno 2023 nell’ambito delle consuete visite agli Appartamenti Reali, in partenza ogni ora, nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi, in orario 10.00-18.00 (prenotazione fortemente consigliata).
Sezione 1 – La storia raccontata attraverso i piatti di porcellana
Nel solco di una tradizione ceramista iniziata in Francia dalla metà dell’Ottocento, con l’introduzione della stampa a transfert, anche i piatti di ceramica diventano testimoni storici del loro tempo. In mostra alcune serie di piatti raffiguranti la campagna coloniale italiana in Libia e i territori e le città ‘redenti’ liberate dall’esercito italiano nel corso della prima guerra mondiale. Esposti anche alcuni pezzi unici dipinti a mano di manifattura piemontese, raffiguranti le armi di principesse e regine d’Italia.
Sezione 2 – La croce rossa e la grande guerra
L’attentato di Sarajevo fu la miccia che fece esplodere la prima guerra mondiale nell’estate del 1914. L’Italia scelse la via della neutralità, ma successivamente prese parte al conflitto, accanto agli stati della Triplice Intesa. La regina Elena trasformò le sale del Quirinale in una enorme sartoria per gli indumenti dei soldati italiani impegnati al fronte e diede l’esempio di come una donna coraggiosa possa trasformarsi da mamma in crocerossina, aiutando con le proprie forze e visitando i teatri di guerra per dare conforto e speranza.
Sezione 3 – Le nozze tra Elena del Montenegro e Vittorio Emanuele di Savoia
Il 1896 è un anno terribile per l’Italia: la sconfitta delle truppe italiane e il massacro di migliaia di giovani soldati ad Adua pose fine alle guerre coloniali in Africa. Per questo motivo le nozze tra il giovane Principe di Napoli e la Principessa del Montenegro mantennero un profilo sobrio, senza sfarzo alcuno, uno stile di vita che venne anche mantenuto dalla coppia per tutta la vita.
Sezione 4 – Le passioni di una Regina
La Regina Elena amava, come il marito, trascorrere la vita privata all’insegna della tranquillità e delle passioni, tra loro condivise, per la fotografia, per le gite in auto e per la pesca nei torrenti di montagna a Valdieri. La vera vocazione di Elena, però, era la bontà che trasmetteva alla popolazione attraverso i suoi gesti caritatevoli. Per il suo buon cuore, nel marzo del 1937 Papa Pio XI, le conferì la Rosa d’Oro della Cristianità, consegnatale da un suo legato nella Cappella Paolina il 5 aprile dello stesso anno.
Sezione 5 – Cerimonie Reali
Con l’ascesa al trono di Vittorio Emanuele III nell’estate 1900, cambiano a corte gli usi e costumi in voga nel periodo umbertino, mentre in Europa inizia il declino della “Belle Epoque”. La sobrietà sovrasta lo sfarzo cerimoniale, i momenti conviviali vedono ridotte le portate, le bevande e i cibi prediletti diventano sempre più nostrani, celebrando l’italianità anche a tavola. Le cerimonie sono eleganti, ma mai sontuose.
Sezione 6 – Le visite e i viaggi dei Reali all’estero
Molte riviste e cartoline postali raffigurano i Reali d’Italia nella prima decade del Novecento, in visita nelle capitali estere, in particolare a Parigi, Londra e in Russia presso lo Zar Nicola II: è una rivoluzione totale della politica estera fortemente voluta da Vittorio Emanuele III, tenendo conto che l’Italia dell’epoca è legata da anni agli imperi centrali tramite la firma alla ‘Triplice Alleanza’.
Sezione 7 – Iconografia
La scelta di esporre le copertine originali con le immagini della famiglia reale sulle riviste che appaiono in edicola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, e le cartoline postali è stata fatta per evidenziare il legame tra la popolazione italiana e il casato reale, in un’epoca di difficoltà economiche e sociali per una nazione giovane, da poco unita, ma decisa ad emergere. In Francia, nello stesso periodo, le confezioni di cioccolata immortalavano le immagini dei personaggi famosi, prime naturalmente le famiglie Reali europee.
Carlo Franza